Incroci evolutivi

Rinnovati in termini motoristici e a livello estetico, i nuovi “Td4F” di New Holland coniugano i passi e le dimensioni tradizionalmente in appannaggio dei trattori compatti con le masse e le prestazioni tipiche degli specializzati di fascia alta

New Holland Td4F

Semplicità d’impiego, affidabilità meccanica e versatilità operativa. Sono queste, in estrema sintesi, le peculiarità dei rinnovati “Td4F” presentati da New Holland in anteprima lo scorso mese di febbraio in occasione di Sima 2107. Rivisti a livello motoristico per adeguarli agli standard emissivi stage 3B e in termini estetici per armonizzarne il look al nuovo family feeling New Holland, i “Td4F” di ultima generazione si configurano sia quali compatti di alta potenza sia quali veri e propri specializzati, abbinando al passo e alle larghezze minime dei primi, pari rispettivamente a poco più di due metri e a un metro e mezzo, le masse e le prestazioni dei secondi. Il peso delle macchine stalla infatti intorno ai 28 quintali, mentre le potenze oscillano tra i 75 e i 99 cavalli, valori che ne enfatizzano le doti di polivalenza, realizzate peraltro dai tecnici della Casa giocando su soluzioni costruttive semplici e di collaudata affidabilità che permettono di fatto alla serie “Td4F” di proporsi con un rapporto fra prestazioni globali e investimenti decisamente competitivo. Guarda proprio a tale obiettivo la presenza di motori Fpt Industrial serie “F5C” a quattro cilindri da tre litri e 400 di cubatura, omologati, come detto, stage 3B mediante un catalizzatore doc esente da necessità di rigenerazione. Ne derivano quindi unità sovralimentate che trovano nella bassa richiesta di manutenzione, con cambi olio previsti ogni 600 ore di lavoro, e nella linearità dell’erogazione di coppia le loro migliori prerogative, permettendo di gestire qualsiasi situazione di lavoro con una trasmissione meccanica sincronizzata strutturata sulla base di tre gamme e quattro marce che danno origine a 12 rapporti in avanzamento e altrettanti in retro, con questi ultimi innestabili attraverso l’inversore idraulico “Power Shuttle” operante sotto carico alle basse velocità. Nel caso le lavorazioni lo richiedessero è poi possibile integrare il gruppo con un super riduttore che agisce sulle due gamme basse, elevando così i rapporti avanti disponibili a 20, senza tuttavia precludere alle macchine la possibilità di marciare su strada a velocità nell’ordine dei 40 all’ora. Alle applicazioni in campo guarda invece un impianto idraulico a doppia pompa che mette a disposizione fino a 64 litri al minuto, 19 dei quali destinati all’idroguida e ai servizi di bordo e i restanti 45 dedicati al lavoro, portata quest’ultima che consente ai “Td4F” di nuova generazione di gestire anche le attrezzature più impegnative in termini di richiesta idraulica attraverso quattro distributori posteriori e due ventrali. A controllo meccanico invece il sollevatore posteriore da tre mila chili di capacità massima, gruppo integrato dal sistema di gestione “Lift-O-Matic” e affiancato da una presa di forza a due velocità di lavoro, 540 giri in versione standard ed eco. Così strutturati i “Td4F” di nuova generazione sono dunque in grado di far fronte con successo a qualsiasi esigenza applicativa in ambito aziendale e specializzato, permettendo anche agli operatori di lavorare ben oltre le canoniche otto ore grazie a posti guida ben isolati dal carro attraverso silent block e organizzati secondo i più recenti standard ergonomici che garantiscono il facile raggiungimento di tutti i principali comandi del trattore, ivi compresi quelli relativi al sollevatore posteriore e ai distributori.

Related posts