Red Robot

Debutto europeo per il trattore autonomo senza cabina “Acv” di Case Ih. Opera sulla base di sensori radar, di telerilevamenti laser e di videocamere ad alta risoluzione

CASE ACV

Sbarca nel Vecchio Continente il futuro dell’agricoltura. Dopo l’anteprima dello scorso agosto negli Stati Uniti, Sima 2017 è stato infatti il palcoscenico scelto da Case Ih per la prima uscita europea del suo trattore autonomo “Acv”, un concept senza cabina futuribile e spettacolare che anticipa quello che potrebbe essere lo sviluppo della meccanizzazione agricola del prossimo quinquennio. L’obiettivo del Marchio è in effetti di commercializzare il trattore autonomo già dal 2020 sfruttando in tale ottica tecnologie di gestione collaudate. Realizzato sulla piattaforma di un modello “Magnum”, “Acv” opera infatti attraverso sensori radar, sistemi di telerilevamento laser e videocamere ad alta risoluzione che permettono alla macchina di lavorare seguendo traiettorie generate in automatico da uno specifico software, previa memorizzazione delle dimensioni e della forma del campo, degli eventuali ostacoli e delle larghezze delle attrezzature in uso. Sempre lo stesso software provvede inoltre a rilevare eventuali ostacoli non previsti e a fermare la macchina in caso di perdita del segnale satellitare, arrivando anche a modificare in tempo reale le attività preassegnate in funzione di allerte meteo ricevute via satellite, scegliendo se velocizzare il lavoro in corso o interromperlo. Un vero e proprio robot quindi, sempre monitorabile e controllabile dagli operatori però attraverso un’interfaccia remota visualizzabile sia su computer sia su tablet che consente anche di intervenire sulla macchina in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo. Ciò grazie a un’applicazione strutturata sulla base di diversi livelli che, attraverso altrettante schermate, visualizzano il percorso della macchina e trasmettono in tempo reale le riprese delle quattro telecamere di bordo, posizionate due anteriormente e due posteriormente, così da consentire di verificare e se necessario modificare sia i parametri funzionali del trattore sia le impostazioni dell’attrezzatura utilizzata. Così concepita la macchina è in grado di operare in modo autonomo 24 ore su 24 e sette giorni su sette sempre al massimo delle loro potenzialità, riducendo sia i rischi di errori umani sia i problemi di carenza di manodopera specializzata durante i cicli operativi più intensi.

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