All’insegna della tecnologia

I cinque specializzati facenti capo alla gamma “200 Vario” di Fendt  per contenuti e dotazioni nulla cedono nei confronti dei grandi trattori da campo aperto offrendo tutto ciò cui può oggi ambire un moderno operatore e forse anche qualche cosa in più

Foto notizia 3Cinque modelli. Siglati “207”, “208”, “209”, “210” e “211”, connotati dalla denominazione “Vario” e forti di un marchio, Fendt, che in tutto l’Occidente è sinonimo di concezioni progettuali avanzatissime che si concretizzano nei contenuti tecnici più esclusivi oggi disponibili nel settore della meccanizzazione agricola. Una filosofia che Fendt applica a tutti i suoi trattori, dalle grandi macchine da campo aperto agli specializzati, e che per questi ultimi è stata semplicemente riadattata a un settore che per forza di cose deve miniaturizzare al massimo le meccaniche. Da qui la scelta di equipaggiare le macchine con motori a tre cilindri anzichè a quattro e di muoverle mediante trasmissioni continue “Vario” che non rappresentano solo un’esclusività di settore ma hanno anche il pregio di essere molto compatte, al punto da poter essere installate sotto la piattaforma di guida senza che questa ne accusi la presenza. Niente tunnel o altri ingombri in cabina quindi e un’abitabilità di standard superiore che tale si mantiene anche quando i trattori sono proposti nelle loro configurazioni più strette, quelle siglate “V” le cui larghezze minime superano di pochi millimetri il metro senza che ciò ne limiti però le prestazioni. Tutti i modelli della gamma “200 Vario” di Fendt sono in effetti disponibili in allestimento “V”, anche il top di gamma “211 Vario” da ben 115 cavalli di potenza, e comune a tutte le macchine risulta anche l’allestimento “F” che vede le larghezze minime crescere al limite dei 140 centimetri. In appannaggio solo ai tre modelli di maggior potenza “209”, “210” e “211” invece le versioni “P”, larghe circa 170 centimetri e quindi orientate sia alle coltivazioni caratterizzate da interfilari ampi sia alle manutenzioni aziendali. In tutti la gamma “200 Vario” si propone quindi in 13 allestimenti, diversi oltre che nelle larghezze anche nelle tarature di potenza, comprese fra i 75 e i 115 cavalli, ma accomunati oltre che dalle già citate cabine ad alto tenore di comfort anche dalla presenza di assali anteriori sospesi, sollevatori posteriori a controllo elettronico con sistema antidumping di serie e sistema di gestione del powertrain “Tms”, una funzione che permette all’agricoltore di impostare la velocità di lavoro ritenuta più adeguata alle esigenze del momento lasciando poi alla centralina di bordo il compito di mantenerla gestendo regime motore e rapporto di trasmissione in modo da minimizzare i consumi. Da segnalare anche le capacità degli impianti idraulici orientati al lavoro che possono arrivare a 71 litri di olio al minuto, flusso che nessun altro trattore di tale concezione propone, e gli angoli di volta da quasi 60 gradi che realizzano doti di manovrabilità superiori.

Tre cilindri agricoli

I motori che muovono i Fendt “200 Vario” sono unità di produzione Agco Power derivanti dall’esperienza motoristica Sisu Diesel che ha sempre privilegiato le progettazioni finalizzate a quelle generiche. I motori nascono quindi sulla base di un esplicito orientamento costruttivo all’agricolo, connotazione peraltro concretizzata dalla presenza di canne dotate di appoggi intermedi sui basamento per assicurarne una maggior rigidità che a sua volta dà luogo a una maggior silenziosità di funzionamento e a una durata superiore. La corsa lunga, 120 millimetri contro i 108 di alesaggio, è invece stata voluta per garantire rendimenti volumetrici superiori e quindi bassi consumi, prestazione quest’ultima che si traduce in un consumo specifico medio di soli 154 grammi di gasolio per cavallo/ora. A tale obiettivo concorrono ovviamente il sistema di sovralimentazione di tipo turbo/intercooler e il sistema di alimentazione common rail mentre all’emissionamento guarda il sistema “AgRex”, di fatto un egr esterno e refrigerato. Da segnalare la possibilità di far lavorare il motore anche con biodiesel senza dover attuare modifiche di alcun tipo.

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