Bkt: nuova espansione a Bhuj, obiettivo 2 miliardi di dollari

Bkt prosegue il suo percorso di crescita in termini di prodotti, tecnologie e qualità continuando l’espansione del sito produttivo di Bhuj. Realtà industriale inaugurata nel 2015 che ha permesso al colosso indiano di diventare nel 2023 una società da un miliardo di dollari e consolidarsi quale Marchio di riferimento nel comparto dei pneumatici per applicazioni off-highway.

Obiettivo raggiunto grazie a una solidità economica e infrastrutturale che vede oggi Bkt detenere uno share di mercato dell’11 per cento a livello mondiale, toccando in Europa, e superando in alcuni Paesi, il 20 per cento di share. I piani di crescita dell’azienda, che vedono ulteriori espansioni dello stabilimento di Bhuj, puntano ora a far raggiungere una produzione annua di 600.000 tonnellate metriche di pneumatici permettendo il raggiungimento in meno di tre anni di 2 miliardi di dollari di fatturato.

Nel 2012, quando il primo pneumatico è uscito dalla linea di produzione di Bhuj, lo stabilimento si trovava su un’area di 123 ettari, risultato di un investimento da 500 milioni di dollari. Negli anni il sito produttivo è cresciuto esponenzialmente: 126 ettari nel 2016, 131 nel 2019, 137 nel 2021, 258 nel 2022.

Crescita che ha visto espandersi sia le divisioni dedicate alla produzione di pneumatici e di balck carbon, sia le divisioni ricerca e sviluppo, controllo qualità e testing. Entro la fine del 2023 la previsione è di raggiungere una superficie totale di 323 ettari, di cui 283 già acquisiti. Il tutto coadiuvato dall’introduzione di nuovi macchinari, banchi di prova per le aree di testing e impianti di produzione dell’energia. In grado di aumentare i volumi di produzione e i livelli di qualità degli stessi.

Secondo i trend più recenti, le attività di Bkt sono aumentate del 49% rispetto al periodo pre-pandemia e, rispetto ai 92 MT di produzione al giorno del 2015, Bhuj ha chiuso il 2022 con il miglior risultato di sempre: 436 MT quotidiani.

Lo stabilimento di Bhuj di Bkt: nuovi livelli di qualità

Oggi lo stabilimento indiano di Bhuj vede installati macchinari più efficienti, con caratteristiche che consentono di lavorare più velocemente e con maggiore precisione, aumentando la quantità di produzione e la qualità del prodotto finito. Ciò significa, per esempio, che viene ridotta la quantità di prodotto scartato, aumentando la sostenibilità del processo produttivo e riducendo di conseguenza i costi di produzione. I processi, inoltre, sono sempre più affidabili e ciò ha portato una diminuzione dei rischi sul lavoro.

Cresce la produzione di carbon black Bkt

Un’ulteriore scelta di Bkt per potenziare il sito di Bhuj in India è stata quella di investire in un impianto di Carbon Black. L’impianto è entrato in funzione nel 2017, quando sono stati raggiunti i primi 65.000 MT/anno di “Hard grade carbon black“, il tipo di nerofumo utilizzato specificamente nel battistrada degli pneumatici

Nell’anno successivo, la produzione è aumentata da 65.000 a 110.000 MT e ha visto l’aggiunta di produzione di “Soft grade carbon black”, che viene utilizzato nella mescola della carcassa per migliorarne la resistenza e la durata, generando meno calore. Nel 2021, la produzione totale dei due tipi di nerofumo ha raggiunto 138.000 MT all’anno, mentre l’anno scorso è salita a 165.600 MT all’anno.

L’obiettivo per il 2023 è di 198.600 MT ma, oltre a questo, il dipartimento di Ricerca e Sviluppo prevede di aggiungere un terzo tipo di nerofumo. Lo “Specialty carbon black”. Si tratta di un tipo di nerofumo con proprietà uniche rispetto a quello utilizzato nelle mescole di gomma, come l’elevata resistenza alla colorazione, l’elevata purezza, il basso livello di ceneri e il bassissimo livello di IPA, che lo rendono adatto all’uso in applicazioni specifiche come vernici, plastica e inchiostri.



L’ampliamento dell’impianto significa aumento della capacità produttiva che ha portato ad un miglioramento anche della logistica delle operazioni. Ciò ha permesso di introdurre nuova forza lavoro specializzata e di fornire una maggiore flessibilità nei flussi di produzione e stoccaggio. La costruzione di nuove strutture, inoltre, ha segnato un miglioramento anche delle condizioni di sicurezza dei dipendenti. A fine dicembre 2022, il numero delle persone che vi lavorano era di 4.776 unità. Investimenti da parte dell’azienda indiana sono stati fatti anche nell’ampliamento degli spazi che ospitano le famiglie dei lavoratori dipendenti. A oggi 1.000 persone.

Bkt e l’attenzione all’ambiente

Oltre al benessere dei lavoratori, Bkt è attenta anche al benessere ambientale. Il sito di Bhuj, progettato anche in quest’ottica, presenta, fin dal 2013, una centrale elettrica interna per avere una fonte di elettricità affidabile e controllata.

Oltre a un impianto di pannelli solari da 1 MW, gran parte dell’energia è ottenuta da un impianto di cogenerazione, ampliato nel 2022. Una centrale in grado oggi di offrire 40 MW di potenza. Dal 2019 è poi stato adottato il principio “Zero Liquid Discharge” (ZLD), che significa che nessun rifiuto liquido viene rilasciato all’esterno dello stabilimento. Tutta l’acqua utilizzata nello stabilimento viene trattata, purificata e riutilizzata. L’obiettivo del principio ZLD è conservare le risorse idriche, ridurre l’impatto ambientale dello scarico delle acque reflue migliorando l’efficienza complessiva e la sostenibilità dell’impianto.

Carbon black e sostenibilità

Bkt ha anche introdotto un nuovo approccio alla produzione di carbon black, rendendo l’intero processo più sostenibile. Primo fra tutti il trasporto del carbon black. Bkt ha sostituito le grandi bulk bag con dei silos mobili. Ciò significa che l’impianto di produzione di pneumatici ora riceve il carbon black tramite dei silos mobili trasportati pneumaticamente allo stoccaggio.

Questo consente innanzitutto a Bkt di risparmiare sugli imballaggi, ma non solo. L’intero sistema di trasporto è progettato per ridurre l’uso e il consumo di energia e per garantire la massima qualità. Per ogni trasferimento di materiale vengono infatti controllati il peso e l’energia utilizzata. Con l’obiettivo di ridurre il consumo energetico fino al 70%. Ciò si tradurrebbe in un risparmio di oltre due milioni di chilogrammi di emissioni di CO2 all’anno. Paragonabili a 5.000 appartamenti di 100 metri quadrati ciascuno. Il gas utilizzato per produrre il carbon black, inoltre, confluisce in un impianto di cogenerazione in grado di riutilizzare 75.000 metri cubi di gas all’anno. Ciò traduce in un risparmio di 215.000 tonnellate di carbone all’anno.

Bkt e la ricerca a Bhuj

Bkt è una realtà particolarmente attenta anche alla ricerca. La divisione Ricerca e Sviluppo di Bkt, in particolare, è stato un elemento centrale che ha fatto crescere il sito di Bhuj guidandone l’innovazione e la crescita.

Istituito nel 2017, questo hub sviluppa sia prodotti che processi per garantire all’azienda di poter mantenere il presidio internazionale. Guidato da un team specializzato di ricercatori e analisti, rimane uno dei centri di ricerca tra i più importanti ed aggiornati nel comparto degli pneumatici.

Ma cercare la soluzione giusta significa anche testarla. E a tal proposito, sempre nel 2017, è stato inaugurato un apposito “Test Track”. Con 6 piste diverse, questo circuito include le piste per i test di prestazione degli pneumatici in condizioni di asciutto e bagnato, una pista in asfalto e una pista in cemento inclinata. Grazie a un’ampia varietà di prove è possibile misurare molte caratteristiche importanti come trazione, maneggevolezza, comfort, compattazione del suolo grazie a dispositivi e strumenti di alta precisione.

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Titolo: Bkt: nuova espansione a Bhuj, obiettivo 2 miliardi di dollari

Fonte: Ufficio stampa Bkt

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