Dossier: Covid-19 e agricoltura intensiva

Comparazione fra dati sanitari americani e usi di agrofarmaci in genere e di glifosate in particolare.

Recentemente sono state avanzate ipotesi circa la correlazione tra agricoltura intensiva e diffusione dell’epidemia di Cov-Sars-2, altrimenti noto come Covid-19 o più generalmente come Coronavirus. Per verificare l’eventuale veridicità di tali illazioni è stata eseguita un’analisi prendendo in considerazione gli Stati Uniti, Paese che attualmente fa registrare il maggior numero di contagiati e di decessi dovuti al virus e caratterizzato da un’agricoltura fortemente intensiva. A tale scopo sono state raccolte le informazioni da banche dati ufficiali (U.S e usi Geological Survey), sia per quanto concerne l’impiego di agrofarmaci in genere sia di glifosate in particolare, essendo al momento il principale accusato in tal senso. Sono stati quindi fotografati al 22 aprile 2020 i diversi Stati americani per quanto riguarda numero di positivi e di decessi per Covid.19, utilizzando i dati condivisi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Sono quindi stati confrontati i dati ottenuti attraverso i grafici di seguito riportati.

La conclusione di tale confronto dimostra come le correlazioni fra Covid-19 e il trinomio agricoltura intensiva / pesticidi / glifosate sono da considerarsi pure illazioni pseudo-scientifiche prive di alcun fondamento, afferenti al pericoloso contenitore del complottismo chemofobico.

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