Kawasaki X1: anche per la filiera agricola

Anche il gruppo Kawasaki ha deciso di proporsi quale costruttore di droni con un elicottero autonomo, K-Racer X1, in grado di trasportare cento chili su lunghe distanze proponendosi anche per la filiera produttiva agricola. Al carico e allo scarico provvede un secondo drone autonomo.

Il marchio Kawasaki è famoso per le sue velocissime moto. Prodotti che in realtà rappresentano una parte marginale del core business di un colosso presente in quasi tutti gli ambiti produttivi. Opera infatti nel settore aeronautico e aerospaziale. Nel navale e in quello dei trasporti su rotaia oltre che in tutti gli ambiti che gravitano attorno alle produzioni energetiche. Così come la cantieristica, il mining, la meccanizzazione agricola e la robotica.


Proprio a tale contesto si rifà l’ultimo progetto Kawasaki. Un drone autonomo volante a decollo verticale realizzato dalla divisione “K-Racer” e denominato “X1”. Un elicottero ibrido il cui rotore principale a quattro pale da quattro metri di diametro si abbina a due eliche di spinta che assicurano velocità di volo elevata agendo anche da rotori anticoppia.

Ad azionare il tutto provvede un motore quattro cilindri ciclo otto derivato dal propulsore che muove “Ninja H2R”, l’unica moto sovralimentata oggi sul mercato. Si propone con una cilindrata di un litro ed è tarata per erogare una potenza di 310 cavalli a 14 mila giri al minuto con una coppia di 165 newtonmetro a 12 mila 500 giri. Prestazioni dal sapore racing che assicurano la possibilità di trasportare fino a cento chili di carico operando su lunghe distanze con minimi tempi di rifornimento.



Adatto anche per l’agricolo

“X1” rientra nei piani di sviluppo “Group Vision 2030” di Kawasaki Heavy Industries i cui obiettivi sono riassunti all’interno di tre macro aree definite dalla messa a punto di sistemi orientati a una società sempre più connessa, di sistemi di mobilità e di soluzioni ambientalmente allineate con le attuali tendenze di tutela del Pianeta.


In tale ottica si inquadrano i piani per la mobilità del futuro e i progetti di sviluppo sia di droni autonomi a decollo verticale sia di robot autonomi terrestri operanti nei più disparati ambiti produttivi. Dall’industria all’agricoltura, ambito peraltro in cui Kawasaki è presente con divisioni specifiche. Nel caso di “X1” l’idea di fondo è quella di realizzare un veivolo in grado di trasportare di tutto, dalle merci alle attrezzature di rilevamento o lavorazione senza essere gravato dai limiti operativi tipici dei droni volanti full electric. “X1” potrebbe quindi inserirsi anche nelle filiere produttive agricole per agevolare produzioni e trasporti, quelli cui al momento guarda il prototipo volendo assolvere a compiti di consegna tra magazzini, punti vendita o clienti finali avvalendosi di un secondo drone, terrestre, integrato nel vano di carico.

Consegne e ritiri cingolati

Tale volume è in effetti costituito da un robot cingolato autonomo o telecomandato che funge da navetta fra il veivolo e i magazzini di carico e scarico, mezzo sviluppato per muoversi su tutti i terreni e interfacciarsi con i sistemi di carico automatici delle più diverse catene di produzione. Una volta caricato il sistema raggiunge da solo il veivolo che abbandona all’arrivo per portare il carico a destinazione.


Al momento Kawasaki sta effettuando test di verifica concentrati, a valutare le capacità operative dei due droni quando programmati per operare senza interventi umani.

Kawasaki X1: anche per la filiera agricola

Fonte: redazione

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