Kubota: vocazione europea

Nati con l’obiettivo di rispondere alle necessità applicative delle aziende agricole europee a vocazione mista, i nuovi modelli da campo aperto di media potenza serie “M6002” di Kubota propongono come tratto comune una filosofia costruttiva volta a massimizzarne l’efficienza operativa nel più ampio ventaglio applicativo possibile. Grazie a ciò contribuiscono fattivamente al contenimento dei costi di esercizio.

Terza tra i grandi gruppi industriali operanti a livello globale nel comparto della meccanizzazione agricola grazie a un fatturato consolidato superiore ai 16 miliardi di euro, Kubota ha vissuto negli ultimi anni una crescita esponenziale su tutti i più importanti mercati del Vecchio Continente, arrivando a fine 2019 a segnare un aumento delle immatricolazioni del 26 e sette per cento rispetto al 2018. Un exploit frutto anche di un processo di ampliamento di gamma perseguito dalla Casa nipponica con l’obiettivo di rendere la propria offerta commerciale il più adatta possibile a rispondere alle esigenze operative delle differenti tipologie di agricoltura praticate nei diversi Continenti, impegno che lo scorso mese di febbraio ha vissuto un ulteriore step con il lancio di una nuova famiglia di prodotto specificamente rivolta alle necessità applicative degli operatori europei. In occasione della fiera spagnola della meccanizzazione agricola, Fima, tenutasi a Saragoza, hanno infatti esordito i nuovi campo aperto di media potenza serie “M6002”, tre modelli orientati principalmente alle aziende agricole a vocazione mista sviluppati dai tecnici Kubota per meglio raccordare gli utility serie “M5001” con gli attuali top di gamma “M7003”.

Proprio in tale ottica, la macchina è equipaggiata con le medesime unità Kubota serie “V6108 Tief5” a quattro cilindri da sei litri e 100 centimetri cubi che muovono i più strutturati “M7003”, ma in questo caso proposte con tarature di potenza massima che spaziano dai 121 cavalli del modello d’attacco “M6122” ai 141 cavalli della versione più prestazionale “M6142”, passando per i 131 cavalli dell’intermedio “M6132”. Omologati stage V attraverso la contemporanea presenza di un impianto egr per il riciclo dei gas di scarico, di un sistema scr per l’abbattimento degli ossidi di azoto e di filtri antiparticolato dpf che propongono una vita utile di sei mila ore, i propulsori vantano peraltro una doppia mappatura che attraverso la funzione “OverBoost” mette a disposizione un surplus di potenza di 20 cavalli utilizzabile quando le macchine sono impegnate alla presa di forza o nel traino su strada. Ne deriva quindi per gli operatori la certezza di poter contare sempre e comunque sulla giusta erogazione di potenza in funzione dell’attività svolta, senza che ciò vada tuttavia a incidere negativamente sui consumi di carburante grazie alla presenza di alimentazioni common rail ad alta pressione, mille 800 bar, e di distribuzioni a quattro valvole per cilindro che nel loro insieme concorrono a realizzare curve di coppia lineari e progressive.

All’ottimizzazione degli assorbimenti energetici concorre peraltro anche la nuova trasmissione powershift a tre gamme e otto marce, per un totale di 24 rapporti in avanti e altrettanti indietro, gestibile anche in modalità automatica grazie a una centralina dedicata che regola i rapporti in funzione della conformazione dei fondi sui quali è chiamato a lavorare il trattore. Il sistema scala in effetti le marce all’interno della gamma selezionata in caso si incontrino resistenze impreviste, per poi reinnestare i rapporti superiori appena le condizioni applicative lo rendono possibile. Vengono così massimizzate le prestazioni in funzione del variare dei carichi e delle situazioni operative, ivi comprese le attività di traino su strada. In tali circostanze si attiva in effetti il sistema “Overdrive” che consente alle macchine di raggiungere i 40 all’ora al regime ridotto di mille 640 giri, mentre a rendere più efficienti tutte quelle lavorazioni che richiedono costanti cambi di direzione, quali per esempio le attività di movimentazione condotte mediante l’impiego di un caricatore frontale, guarda invece la funzione “Xpress restart” che permette di arrestare il trattore intervenendo solo sul pedale del freno, senza quindi bisogno dell’ausilio della frizione.

Così configurati, i campo aperto di media potenza serie “M6002” sono quindi in grado di far fronte con successo sia alle lavorazioni superficiali del terreno sia alle attività di fienagione, ambiti nei quali le macchine possono giovarsi nelle manovre di fine campo della presenza del sistema “Bi-Speed” che assicura alla macchina la capacità di realizzare raggi di sterzata contenuti entro i quattro metri e mezzo. Alla gestione delle attrezzature, anche quelle più impegnative in termini di assorbimenti idraulici, guarda invece un impianto idraulico load sensing da 115 litri al minuto, flusso destinato ad alimentare fino a quattro distributori ausiliari, una presa di forza a quattro velocità di lavoro, 540 e mille giri in versione standard ed eco, e un sollevatore posteriore da sette mila chili di portata massima.

Occhio di riguardo al comfort

Come da tradizione Kubota, le cabine che equipaggiano la nuova serie “M6002” sono state sviluppate con l’obiettivo di garantire agli utenti il massimo comfort di bordo. Guardano in effetti in tale direzione la presenza di sedili a sospensione meccanica, di impianti di climatizzazione integrali e di una consolle posta a destra dell’operatore che integra un nuovo joystick multifunzione a fianco dei principali comandi dei gruppi di lavoro, dalla presa di forza, ai distributori, fino al sollevatore posteriore. Alla sicurezza operativa sono invece preposte ampie pannellature atermiche che unitamente a un impianto luci strutturato sulla base di dieci fari a led assicurano la piena visibilità sull’area di lavoro anche durante le attività condotte con scarsa o nulla luminosità, ivi comprese le applicazioni che richiedono l’impiego di un caricatore frontale, agevolate anche dalla presenza di serie di un tettuccio apribile che consente un controllo preciso dell’attrezzatura alla sua massima altezza.

Related posts