La macchina New Holland “11.90X Multi” per la raccolta multi-frutto

In viticoltura e in frutticoltura, olivi e mandorli inclusi, la fase di raccolta è una delle più delicate e costose. Basti pensare, per esempio, che con una raccolta manuale delle olive di tipo tradizionale e remunerata a ore può impattare  sui costi aziendali anche per cinque euro per chilo di olio prodotto. Un operaio può infatti raccogliere fra i dieci e i 15 chili d’olive l’ora in funzione della conformazione delle piante ammesso però di riuscire a reperire maestranze qualificate, altro problema con cui devono vedersela le aziende di settore.

Sempre a livello di raccolta di olive le cose migliorano se la raccolta avviene tramite bacchiatura su teli di plastica coinvolgendo due soli operatori che si alternano a staccare le olive dai rami e a stendere e ritirare i teli. In tal caso i costi scendono intorno a un euro e mezzo per chilo d’olio, cifra che può ulteriormente essere ridotta ricorrendo agli scuotitori meccanici affiancati da reti a terra o da ombrelli raccoglitori. In entrambi i casi però si deve calibrare bene l’intensità di scuotimento di rami e tronchi per evitare di arrecare danni alle piante e incidere negativamente sulla loro longevità. Danni a parte tale forma di raccolta può scendere anche sotto l’euro per chilo d’olio, costo sempre e comunque molto superiore ai 30-35 centesimi di euro per litro d’olio prodotto assicurati dalle raccoglitrici semoventi New Holland e in particolare dalla nuova “Braud 11.90 X Multi”.

Macchina New Holland “11.90X Multi”, un investimento molto redditivo

A livello di costi la macchina straccia letteralmente qualsiasi altra soluzione di raccolta quindi, lasciando anche comprendere come il futuro economico dell’olivicoltura professionale italiana non possa più ignorare la raccolta meccanizzata di ultima generazione, già affermatasi ampiamente in Spagna. Analoghi scenari sono poi ravvisabili anche nella mandorlicoltura, altra attività di alto pregio economico in cui la meccanizzazione è in una fase di profondi mutamenti. La raccolta non può infatti prescindere dall’uso di differenti tipologie di macchine, essendo divenuta quella manuale una rarità che sopravvive solo in appezzamenti marginali non meccanizzabili e quindi dalla bassissima redditività.

Negli impianti tridimensionali convenzionali, a vaso, si deve invece necessariamente operare in modo simile a quello adottato negli uliveti, tramite lo scuotimento dei frutti da far cadere a terra o negli ombrelli di raccolta, con i vantaggi e gli svantaggi che comporta una raccolta poco delicata nei confronti delle piante e una velocità di esecuzione decisamente bassa. Ciò ha aperto spazi importanti a nuove soluzioni progettate per una raccolta meccanizzata ad alta efficienza, vedendosi oggi sempre più macchine semoventi, già frequenti nei vigneti, operare anche all’interno dei moderni uliveti e mandorleti. Negli impianti super-intensivi, definiti anche bidimensionali, è possibile infatti operare la raccolta in modo più veloce, più efficiente e quindi anche più economico. Il tutto, ovviamente, a patto che oliveti e mandorleti siano allevati con filari dallo spessore ridotto al fine di consentire appunto l’utilizzo di raccoglitrici meccaniche a tunnel.

Meglio le raccoglitrici semoventi

In special modo le attrezzature semoventi appaiono in tal senso ampiamente consigliabili, poiché consentono di produrre di più e in minor tempo, ottimizzando la raccolta sia in termini di riduzione delle perdite di prodotto, sia di pulizia del raccolto da conferire. Anche in questo caso si rivela dunque preziosa la raccoglitrice New Holland “Braud 11.90 X Multi”, mezzo che trova proprio nella versatilità di utilizzo uno dei suoi migliori punti di forza. Sviluppata per operare in frutteti ad alta densità, tale macchina si propone per la raccolta meccanizzata in impianti impostati a filari, eccellendo quindi anche in oliveti e mandorleti realizzati secondo criteri super-intensivi.

L’adattabilità di questa macchina alle file di piante è dovuta in primis al tunnel maggiorato del trenta per cento in larghezza rispetto ai modelli già presenti in gamma, abbinato a un telaio che offre una luce libera da terra di 82 centimetri. All’interno del tunnel operano poi 42 scuotitori di tipo “Sdc”, acronimo di Shakingdynamic control, capaci di staccare facilmente i frutti dai rami operando sempre con la massima delicatezza, sia sui frutti, sia sulle chiome. Le perdite a terra sono quindi minime grazie anche alla lunghezza di tenuta del tunnel stesso, pari a tre metri e 60 centimetri, che parimenti offre un’ampia camera di decompressione da 110 centimetri dietro al telaio del sistema stesso di scuotimento. Elevata risulta inoltre la capacità operativa vista la capienza dei due serbatoi di raccolta, ciascuno dal volume di due metri cubi e mezzo per un totale di cinquemila litri stoccabili a bordo. Nei due serbatoi il raccolto viene però depositato solo dopo essere transitato attraverso un efficiente sistema pneumatico di pulizia che assicura l’allontanamento di eventuali foglie e rametti. Un livello prestazionale, questo, assicurato dai doppi convogliatori di ricezione da 400 millimetri abbinati a un efficiente ventilatore di pulizia dal diametro di 638 millimetri. Il tutto, garanzia di una maggiore capacità pulente soprattutto quando si operi su colture a minore densità, come appunto olive e mandorle.

La potenza docile e confortevole della macchina New Holland 

Mosse da motori Ftp Industrial a sei cilindri, per 182 cavalli di potenza massima, la nuove “Braud 11.90 X Multi” di New Holland constano della trasmissione idrostatica “Twin Lock Poclain” che permette avanzamenti, progressioni e rallentamenti morbidi e regolari. Ciò consente alle raccoglitrici dei Giallo-blu modenesi di avanzare fino a velocità di tre chilometri orari negli uliveti e fino a quattro nei mandorleti, la compattazione dei cui terreni è mitigata dalla larghezza stessa d’appoggio della macchina. Questa è infatti allestita di serie con pneumatici “440/80R28” per le ruote anteriori e “650/60R34” per le posteriori.

Tali dotazioni ne permettono l’utilizzo anche in campi i cui terreni si presentino relativamente umidi. Circa poi le cabine, queste si collocano a pieno titolo come “Best in Class” grazie alla loro tenuta ermetica e alla efficiente climatizzazione dell’ambiente operativo. Ampie le vetrature, a garanzia di massima visuale sui filari grazie anche ai sistemi di illuminazioni a led forniti di serie. Semplici e intuitivi risultano inoltre i comandi e le impostazioni della macchina, impartibili tramite la leva multifunzione e il monitor “IntelliViewIv”, un touchscreen da dieci pollici e quattro. Al comfort complessivo della cabina contribuisce infine il sedile a sospensione pneumatica, indispensabile per mitigare la fatica degli operatori in caso di lavoro prolungato.



Per via opzionale la raccoglitrice può essere dotata di un sistema di tracciamento gps atto a localizzare i tracciati delle file raccolte, mentre con l’opzione telematica completa, il“RowTracking System”, inclusivo del modulo “IntelliField, è possibile condividere i tracciati compiuti nel caso in cui nello stesso campo si utilizzino più raccoglitrici. In termini operativi, grazie alle proprie features costruttive, le “Braud 11.90 X Multi” possono quindi abbattere significativamente i tempi e i costi della raccolta.

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Titolo: La macchina New Holland “11.90X Multi” adatta per la raccolta multi-frutto

Autore: Redazione

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