Oltre quota 23 mila

Il mercato delle macchine agricole continua e vivere un periodo di grande euforia con un’ipotesi di chiusura 2021 oltre quota 23 mila macchine. Una crescite a due cifre frenata solo dai problemi di approvvigionamento di materiali e materie prime.

A fine Maggio le immatricolazioni dei trattori erano cresciute di quasi il 60 per cento rispetto ai primi cinque mesi del 2020. A fine Agosto la crescita si è ridotta, mantenendosi comunque sostanziosa, superiore al 46 per cento. Tutti gli operatori sono concordi nell’affermare che l’apparente rallentamento è dovuto solo ai problemi di approvvigionamento di materie prime e componenti. Problema che pervade l’intera industria manifatturiera mondiale. Se le linee di produzione potessero lavorare a pieno ritmo il settore della meccanizzazione agricola vivrebbe quindi un autentico boom.

Alla base ovviamente gli aiuti di stato in essere. Quegli stessi che però si ridurranno a partire dal prossimo mese di gennaio e, fatte salve eventuali deroghe, andranno a chiudersi a fine 2022. Motivo per cui c’è già chi ipotizza un futuro crollo delle immatricolazioni. Complice anche il fatto che un trattore è un bene durevole e non di consumo. Chi voleva o vuole comprare ha comprato o sta comprando e quindi è fisiologico che a breve il mercato rallenti, indipendentemente dagli aiuti. Non è un caso quindi se da più parti si auspichi l’instaurarsi di una politica meno generosa ma strutturale. Così da permettere alle aziende agricole di investire sulla base di programmi a medio termine e non solo per sfruttare situazioni contingenti.

A fine 2022 si capirà se ciò si concretizzerà o meno. Mentre basterà attendere solo pochi mesi per sapere se il 2021 si chiuderà facendo registrare un volume di immatricolazioni che, stando all’attuale andamento dell’anno mobile, supererà le 23 mila unità. Nell’attesa, tutti i Costruttori, hanno modo di brindare ai rispettivi successi con l’unica eccezione di Goldoni, che non ha ancora beneficiato dell’acquisizione da parte del gruppo Keestrac, e del marchio Arbos, probabilmente destinato a eclissarsi e a tornare nella Storia.



Pressoché immutata rispetto a fine Maggio la classifica delle immatricolazioni. Con New Holland sempre in testa al gruppo, ma questa non è una novità, seguita da Landini e John Deere. Marchi che si contendono la piazza d’onore. Più staccato il marchio Same che precede i cugini di Deutz-Fahr, al quarto posto fra i costruttori generalisti, risultando però quinto in assoluto dietro ad Antonio Carraro. In recupero su Deutz-Fahr i marchi Fendt e Kubota, mentre Massey Ferguson torna davanti a Lamborghini a cui si avvicinano leggermente anche Claas a Case Ih. A chiudere i due marchi tecnologici dei gruppi Agco e Argo, Valtra e McCormick.

Oltre quota 23 mila

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