“Premos 5000”, la pellettatrice Krone dall’elevata produttività oraria

Trainati dai rincari energetici degli ultimi venti mesi, i pellet da biomasse hanno visto più che raddoppiare il prezzo rispetto a un anno prima. Aderendo infatti alle pre-vendite primaverili del 2021 si spuntavano prezzi inferiori ai cinque euro per un sacco da 15 chili. 

Un bancale da 990 chili di pellet di abete poteva quindi costare fra i 300 e i 330 euro. Un anno dopo, pur aderendo alle pre-vendite, tali prezzi erano già saliti da un minimo del 30 a un massimo del 50 per cento a seconda delle rivendite e del tipo di pellet richiesto. Nell’autunno scorso un ulteriore balzo verso l’alto con il succitato bancale che arriva a sfiorare gli 800 euro a parità di merce. In risposta a tale inasprimento dei costi ci sono aziende che avendo optato per il riscaldamento a pellet si sono organizzate in termini di “fai da te” equipaggiandosi con pellettatrici trifase hobbistiche di bassa potenza, macchine che però hanno un costo di quasi cinquemila euro, necessitano di una grandi disponibilità di residui di potatura o di ramaglie secche raccolte in boschi e brughiere e non sono comunque adatte per far fronte alle esigenze delle grandi aziende zootecniche ove i costi di riscaldamento delle stalle incidono significativamente sui bilanci economici. 

Ciò in quanto sebbene le vacche da latte abbiano un optimum termico intorno ai dieci gradi centigradi, i rigori invernali vanno comunque scongiurati, pena il calo della produttività e l’aumento delle patologie. I pellet quale nuovo oro agro-industriale quindi, prodotti cui già aveva guardato Krone negli anni quando lanciò la sua pressa pellettatrice trainata “Premos 5000” che direttamente in campo trasforma in pellettati sia la paglia da utilizzare quali combustibili per impianti di riscaldamento sia i foraggi disidratati da somministrare poi alle mandrie. Entrambe le pratiche vengono espletate in pochi minuti, sfruttando le economie di scala che si generano sovrapponendo la raccolta dei prodotti in campo e la loro pellettizzazione. Il tutto realizzando un prodotto finito facilmente trasportabile in azienda senza più necessitare di alcun altro macchinario fisso oltre che foriero di ulteriori consumi e di spazi occupati. 



Elevati quindi i vantaggi logistici ed economici derivanti da tale concentrazione di processi resi possibili da un’attrezzatura polivalente che in un solo passaggio raccoglie, sminuzza e poi compatta il materiale raccolto utilizzando i più opportuni additivi quando necessari. 

Premos 5000: dal raccolto al prodotto finale

Le “Premos 5000” sono in effetti un vero e proprio cantiere di lavorazione in campo capace anche di trasferire ai carri di raccolta un prodotto già di per sé ad alta densità. In termini di masse volumiche steriche, parametro impiegato per i combustibili legnosi tal quali, si ottengono infatti valori fra i 600 e i 700 chili/metro cubo, da tre a quattro volte superiori a quelli proposti dalle balle di paglia. Ciò minimizza quindi anche i viaggi dei carri di trasporto da e per l’azienda, grazie ai ridotti volumi ottenuti al termine dei processi di pellettizzazione. 

Un insieme di sinergie che Krone stima produrre livelli di efficienza cinque volte superiore alle procedure convenzionali che prevedono la trasformazione in azienda. Elevata inoltre la produttività oraria in campo in quanto può toccare le cinque tonnellate/ora come da sigla di denominazione della macchina e inizia al momento della raccolta del materiale sfuso grazie a pick-up da 235 centimetri di larghezza che raccolgono il prodotto convogliandolo subito verso un rotore di taglio. Sarà poi questi a produrre i frammenti necessari alla successiva fase di pellettizzazione, alimentata da una coclea che deposita il materiale già frammentato sul nastro trasportatore preposto al trasferimento del prodotto verso due rulli pressori dotati di file alternate di denti e fori che per estrusione provvedono alla formazione di pellet cilindrici da 16 millimetri di diametro. La loro robustezza strutturale è garantita da un’equilibrata combinazione di pressione e calore, con la prima che può toccare i duemila bar inducendo temperature di 80 gradi centigradi e una umidità residua tra il 12 e il 15 per cento. 

Krone Premos 5000

Valori che assicurano l’ottimale coesione del materiale e anche un trattamento termico che evita l’insorgere di degradi dovuti a muffe o altri agenti patogeni. In caso poi il raccolto non potesse originare tali livelli di umidità, Krone ha equipaggiato le “Premos 5000” con un sistema di umidificazione intelligente fornito in via opzionale a quanti operano su prodotti particolarmente secchi. La produzione dei pellet è infine ultimata con il loro trasferimento al serbatoio di accumulo mediante un sistema di coclee integrato da un secondo nastro trasportatore, serbatoio che da pieno è successivamente svuotabile tramite un ulteriore e ultimo nastro che va a scaricare direttamente nel cassone dei mezzi di trasporto finali. 

Fruibili anche in lettiera

Da segnalare che due chili e mezzo di pellet in veste di combustibili sostituiscono un chilo circa di olio da riscaldamento, ma possono anche essere usati quali componenti delle lettiere sfruttandone la capacità di assorbire fino a un litro di acqua ogni 250 grammi di prodotto a vantaggio della qualità del letame che vede diminuire il volume fresco fino al 60 per cento circa e quindi anche le masse da movimentare.

Leggi anche: Krone: concept a guida autonoma

Titolo: “Premos 5000”, la pellettatrice Krone che trasforma la paglia direttamente in campo

Autore: Redazione

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