Una proposta, tanti interrogativi

Una proposta, tanti interrogativi

È attualmente all’esame del Senato un disegno di Legge che amplierebbe la platea dei potenziali acquirenti di macchine agricole. La proposta mira infatti a cancellare i limiti che consentono solo ai titolari di partite iva agricole di acquistare e immatricolare un trattore, estendendo di fatto anche ai privati e in particolare agli agricoltori hobbisti la possibilità di circolare con il proprio mezzo agricolo sulle strade comunali, provinciali e statali. Un’iniziativa potenzialmente positiva quindi, fermo restando che così come strutturata la proposta lascia aperti molti interrogativi. Andrebbe innanzitutto specificato quale tipologia di immatricolazione sarebbe prevista per il trattore di un qualsiasi privato, perché da ciò ne derivano diversi costi e obblighi di gestione. Se fosse considerato mezzo agricolo a tutti gli effetti, con relativa targa dedicata, ciò obbligherebbe l’utilizzatore ad avere una formazione specifica e certificata, mentre se fosse invece equiparato a un’autovettura si porrebbe il limite dei tre mila 500 chili di massa complessiva previsto per la patente B che di fatto consentirebbe agli agricoltori hobbisti di immatricolare solo trattori compatti di bassa potenza. Il tutto senza dimenticare i diversi trattamenti amministrativi e assicurativi cui dovrebbero rispondere nei due casi le macchine, in particolare per quanto riguarda la tassa di possesso e la responsabilità civile verso terzi. Interrogativi a cui il Parlamento dovrà rispondere in modo preciso e accurato per evitare di dare vita all’ennesima Legge giuridicamente incompleta o incostituzionale impugnabile da chiunque davanti alla Magistratura.

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