Sintesi virtuosa

La rinnovata serie di altissima potenza “T8 Genesis Plm Intelligence” di New Holland si propone quale ideale connubio tra efficienza operativa ed efficacia di gestione. Ciò grazie a nuovi standard di connettività integrata che mirano a ottimizzare la velocità e la qualità delle lavorazioni cui le macchine sono chiamate a far fronte

L’agricoltura mondiale guarda sempre più verso le alte potenze. Il mercato globale dei trattori continua infatti a registrare una progressiva e costante crescita dei volumi di vendita relativi ai modelli da oltre 250 cavalli, un incremento derivato, in particolare, dal rinnovamento dei processi produttivi perseguito dalle aziende agricole maggiormente strutturate e dalle organizzazioni operanti in conto terzi. La contrazione dei margini di guadagno ha in effetti spinto tali realtà imprenditoriali a incentrare i propri sforzi verso un’ottimizzazione dei cicli operativi, in modo tale da elevare la produttività quotidiana attraverso una riduzione dei tempi di lavoro, sia nelle attività in campo sia durante gli spostamenti o i trasporti su strada. Obiettivi questi ultimi raggiungibili solo attraverso l’impiego di macchine sempre più performanti, una tendenza che ha di fatto spinto tutti i più importanti Costruttori operanti nel comparto della meccanizzazione agricola a rinnovare la propria offerta commerciale nei segmenti di mercato dell’alta e dell’altissima potenza per offrire agli operatori modelli sempre più evoluti in termini di performance. Un passaggio recentemente fatto proprio anche da New Holland attraverso il programma di aggiornamento a cui ha sottoposto i suoi trattori convenzionali top di gamma, quella serie “T8 Genesis Plm Intelligence” che farà il suo esordio ufficiale in occasione di Agritechnica 2019 proponendosi quale ideale connubio tra efficienza operativa ed efficacia di gestione.

Una simbiosi frutto, in particolare, dell’integrazione su tutti e quattro i modelli a listino, denominati “T8.350”, “T8.380”, “T8.410” e “T8.435”, della soluzione “Precision Land Management”, una piattaforma per l’agricoltura di precisone sviluppata internamente da New Holland volta ad offrire una connettività a 360 gradi, tra mezzi, operatori e servizi di assistenza, in grado di ottimizzare la velocità e la qualità delle applicazioni cui le macchine sono quotidianamente chiamate a rispondere. Grazie a ciò, le macchine sono anche in grado di adattare le proprie risposte funzionali alle lavorazioni svolte per bilanciare al meglio prestazioni e consumi, obiettivo cui guarda peraltro la presenza di motorizzazioni Fpt Industrial serie “Cursor 9” a sei cilindri da otto litri e sette di cubatura che ottemperano alle normative stage V attraverso l’esclusivo sistema di post trattamento “Hi-eScr2”, integrante in un solo modulo i filtri scr e doc.

Esenti da egr e dpf, i motori possono dunque esprimere liberamente le loro massime prestazioni, assicurate da un sistema di alimentazione common rail operante ad alta pressione e da un turbocompressore a geometria fissa con valvola wastegate, soluzioni che nel loro insieme concorrono a dare origine a tarature massime che spaziano dai 315 cavalli del modello d’attacco “T8.350” ai 415 cavalli del più prestazionale “T8.435”. Performance queste ultime che attraverso il sistema “Engine Power Management”, capace di adeguare in tempo reale le tarature alle effettive condizioni operative mediante la rilevazione continua dei carichi alla presa di forza, all’impianto idraulico e alla trasmissione, possono elevarsi rispettivamente a 351 e 435 cavalli, un surplus di potenza che assicura alle macchine la capacità di azionare le attrezzature più gravose anche nelle condizioni di lavoro più impegnative. Unica eccezione il nuovo modello “T8.435 UltraCommand”, espressamente sviluppato dai tecnici New Holland per far fronte alle attività più pesanti e quindi capace di erogare la potenza massima di 435 cavalli in modo continuativo e non in extra power.

In tale ottica, la macchina è inoltre equipaggiata con un’inedita trasmissione powershift a quattro gamme e cinque marce che, integrata da un rapporto dedicato esclusivamente a raggiungere su strada i canonici 40 o 50 all’ora al minor regime possibile, dà origine a 21 velocità in avanzamento e cinque in retro. I restanti tre modelli sono invece mossi da cambi powershift che mettono a disposizione degli operatori 18 rapporti in avanzamento e quattro in retro o 19 avanti e quattro indietro, gruppi peraltro integrabili in via opzionale con un super riduttore che eleva le velocità disponibili a 23+6. Sempre a livello opzionale è inoltre possibile equipaggiare le macchine con una trasmissione a variazione continua, denominata “AutoCommand”, strutturata sulla base di quattro range operativi prettamente meccanici e programmabile dagli operatori in funzione delle diverse necessità applicative, in modo tale da delegare alla sola centralina il compito di mantenere costante la velocità di avanzamento indipendentemente dal carico motore. Grazie a ciò, gli operatori possono così concentrare le loro attenzioni esclusivamente sul controllo delle attrezzature, azionate attraverso un impianto idraulico strutturato sulla base di una pompa dalla portata massima di 157 litri al minuto, affiancabile da una seconda pompa opzionale da 122 litri al minuto, che alimenta fino a sei distributori ausiliari e un sollevatore posteriore da dieci mila e 927 chili di capacità massima.

Tutte soluzioni tecniche votate ad assicurare la massima produttività quindi e, proprio in tale ottica, gestibili in modo semplice e immediato attraverso il nuovo bracciolo di comando “SideWinder Ultra”, installato all’interno di cabine riviste e ampliate a livello di volumetrie per assicurare sia un maggior comfort operativo sia la massima la visibilità sull’area di lavoro, con quest’ultima assicurata dall’impiego in fase costruttiva di ampie pannellature atermiche, dalla presenza del nuovo display “InfoView”, posizionato nel campo visivo della console dietro al volante, e da quattro telecamere che agevolano il controllo delle attrezzature in campo e le manovre di immissione su strade trafficate durante gli spostamenti o i trasporti con rimorchi al seguito.

Connettività a 360 gradi

L’integrazione completa del sistema “Precision Land Management” sulla serie “T8 Genesis Plm Intelligence” ha permesso ai tecnici New Holland di realizzare trattori in grado di assicurare una connettività completa e continua con tutti i più moderni sistemi di gestione, sia in termini di parco macchine sia a livello aziendale.

Attraverso la tecnologia “MyPlmConnect gli operatori possono, per esempio, mantenere costantemente aggiornata la connessione con i propri software agronomici di fiducia durante le attività, trasferendo a questi ultimi in tempo reale i parametri e i dati delle lavorazioni in corso, mentre collegandosi al portale “MyNewHolland” gli utenti potranno monitorare in qualsiasi momento posizione, stato operativo e condizione funzionale del proprio intero parco macchine. Visualizzabili sia su computer sia su dispositivi mobili, in questo caso tramite applicazioni dedicate, i parametri delle macchine sono inoltre verificabili in tempo reale dal titolare dell’azienda agricola attraverso il sistema “New Holland IntelliView Connect” che replica su un computer la schermata visualizzata a bordo del trattore dal monitor touchscreen “IntelliView 12”, mentre la funzione “New Holland Remote Assistance” permette alla rete di assistenza di gestire in modo proattivo i trattori dei propri clienti, evidenziando i requisiti di manutenzione in prossimità delle scadenze così da minimizzare i tempi di intervento e, di conseguenza, i fermi macchina.

Massima tutela dei terreni

I modelli “T8.410” e “T8.435” sono equipaggiabili a livello opzionale anche con il sistema di cingolatura posteriore “SmartTrax” che consente di ridurre fino al 57 per cento la compattazione del terreno.

Strutturato sulla base di nastri tensionati automaticamente e di tre rulli centrali indipendenti che assicurano la fluidità di marcia sia in campo sia su strada, il sistema permette di ottimizzare le capacità di trazione delle macchine quando queste ultime sono chiamate a lavorare su terreni irregolari o particolarmente umidi, senza tuttavia pregiudicare la manovrabilità tipica dei modelli standard. Dote quest’ultima ulteriormente enfatizzabile grazie anche alla possibilità di sostituire il ponte anteriore standard con l’assale ammortizzato “TerraGlide” che oltre a rendere confortevole e morbida la guida assicura alle macchine un angolo di volta di 55 gradi che concorre fattivamente a minimizzare gli spazi di manovra.

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