Steyr: futuro, ma non troppo

Per ora è solo un concept, ma meno avveniristico di quanto l’estetica e il design aerospaziale possono far ipotizzare. “Steyr Konzept” si propone in effetti con contenuti costruttivi e progettuali molto allineati con quanto già oggi è disponibile a livello automotive.

A vederlo più che un trattore sembra un’astronave, ma è solo un’impressione. “Steyr Konzept”, lo studio di fattibilità proposto dalla Casa austriaca ad Hannover e realizzato in collaborazione con Fpt Industrial ha in effetti le ruote saldamente ancorate al terreno né in termini di powertrain è così avveniristico come l’estetica potrebbe far pensare. Il cuore del trattore è in effetti costituito da un sistema di motopropulsore ibrido-elettrico molto attuale, un motore endotermico che aziona un generatore di corrente a sua volta interfacciato con quattro motori elettrici calettati nei cerchi ruota e controllabili individualmente.

Nulla di esoterico quindi, anche perchè il motore termico è un solido “Nef 45”, unità fra le più usate in campo agricolo tarata per l’occasione a 150 chilowatt-204 cavalli di potenza e operante a regime fisso. Il generatore elettrico è staffato direttamente al motore e tramite un inverter alimenta sia un pacco batterie da 60 chilowatt/ora di capacità sia i motori elettrici, da 75 chilowatt di potenza dietro e 50 davanti con potenze di picco rispettivamente di 110 e 75 chilowatt raggiunte nel momento in cui all’energia erogata dal generatore si somma quella disponibile negli accumulatori.

La presenza di un sistema di gestione intelligente dell’energia fa sì che ogni motore elettrico assorba solo la potenza minima necessaria per garantire l’operatività della macchina eliminando anche la necessità di inserire organi intermedi di trasmissione. Ne deriva un sistema operante in continuo e con la massima efficienza oltre che in grado di alimentare anche le utenze accessorie, il circuito idraulico e le prese di forza in primis, ma anche eventuali attrezzature funzionanti per via elettrica.

700 volt e 48 volt le tensioni di lavoro dei circuiti elettrici di bordo e tre le modalità operative disponibili, con quella standard di tipo ibrido-serie, l’opzionale ibrida con intervento della batteria e la terza opzione costituita dalla possibilità di lavoro in full electric. Prevista la possibilità di ricaricare le batterie da rete e di sfruttare eventuali momenti di rilascio, per esempio quando si affronta una discesa, per recuperare energia.

Da segnalare la presenza di sistemi di sterzo e di sospensione di tipo integrali, il baricentro molto ribassato che assicura la massima stabilità sui traversi e, a livello di cabina, la presenza di tutte le soluzioni tecnico-costruttive atte a minimizzare le esigenze di gestione della macchina da aperte dell’operatore che, di fatto, dovrebbe limitare il suo impegno al solo controllo del cantiere. Questi lavora infatti in maniera del tutto autonoma risultando anche asservito da un drone che volando davanti al trattore può fornire in tempo reale ai computer di bordo e ai tecnici aziendali le informazioni necessarie per ottimizzare rese ed efficienza.

Related posts