I trituratori di Nobili per sarmenti della linea “Triturator”

Hermann Hesse, nobel per la letteratura nel 1946, narrò che una sera vide la luce della Luna brillare fra i sarmenti e rispecchiarsi in un ruscello. Pura poesia, ma dietro la quale si celano non pochi problemi per gli agricoltori. Viti e frutteti vanno in effetti potati in maniera professionale e ciò dà origine a quintali di residui difficili da gestire non disponendo di attrezzature ad hoc.

Una produzione ampia e garantita

Si inseriscono proprio in tale settore, con buona pace di Hesse, i trituratori di sarmenti sviluppati da Nobili nell’ambito della linea di prodotto “Triturator”, una cinquantina di trince progettate per far fronte in maniera specialistica ai più diversi impieghi nell’ambito delle quali si inseriscono le macchine serie “Bv-Bvr” e “Trp-Rt”.

Le prime sono concepite espressamente per operare in vigneto e in frutteto e costruite con acciai alto resistenziali. Lavorano i residui di potatura tramite mazze e contro coltelli risultando anche equipaggiabili in via opzionale con denti di raccolta atti ad agevolare il convogliamento dei sarmenti verso gli organi di triturazione.



La serie“Bv” si dividenelle duesottoserie“10” e “100” che si diversificano nei diametri dei rotori, 400 millimetri contro 425, e nelle velocità di rotazione, duemila e 400 giri per le “10” e duemila e 325 per le “100”. La prima è declinata in quattro modelli siglati “Bv 10”, “Bv 12”, “Bv 14” e “Bv 16” le cui larghezze di lavorovanno da un minimo di 966 millimetri a un massimo di mille e 530 e guarda essenzialmente al vignetidisponendo ditimoniad attacco centrale fisso. La sottoserie “100” può invece essere usata anche nei frutteti presentandosi con un timone ad azionamento meccanico o idraulico traslabile lateralmente di 350 o 450 millimetri.

I trituratori di Nobili disponibili anche versioni frontali

Le larghezze spaziano fra i mille e 530 e i duemila e 282 millimetri e non manca la possibilità di disporre di versioni frontali, identificate dalle sigle “Bvr 160”, Bvr 180” e Bvr” 200” per larghezze che vanno da mille e 530 millimetri a mille e 906. Caratterizzate da un profilo basso, arrotondato e senza sporgenze, le attrezzature frontali possono operare in stretta vicinanza delle piante, offrendo una bocca di ingresso maggiorata per consentire l’introduzione e la triturazione di un volume maggiore di sarmenti. Il rullo di appoggio, a fondelli smontabili, è inoltre regolabile in due posizioni, una avanzata e una arretrata. La prima consente una maggiore velocità operativa, mentre la seconda esalta la triturazione dei sarmenti, con o senza denti di raccolta.

Da sarmenti a cippati

La lignina e la cellulosa contenute nei sarmenti possono essere guardate sia quali materiali da lasciar macerare sul terreno per concimarlo sia quali fonti energetiche se i sarmenti sono trasformati in cippato.

A tale compito guardano i “Triturator” di Nobili serie “Trp-Rt” disponibili nei tre modelli “120”, “145” e “175” i cui fronti operativi sono rispettivamente pari a mille e 200, mille e 450 e mille e 730 millimetri. Si tratta di attrezzature semi-portate posteriormente dotate di rulli o ruote che ne regolano l’altezza durante il lavoro e studiate in maniera specifica per raccogliere, triturare e stoccare i sarmenti dei vigneti, dei frutteti e degli oliveti. Presentano tutte un pick-up ha largo 465 millimetri che permette di sollevare i tralci senza che vengano sporcati da erba, sassi e terra. All’interno della camera di triturazione opera invece a duemila e 600 giri al minuto un rotore da 465 millimetri di diametro che sminuzza i materiali riducendoli alle lunghezze utili per dar luogo a un cippato di qualità che appositi sacchi di tessuto traspirante concorrono a far essiccare in maniera rapida e naturale.

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Titolo: I trituratori di Nobili per sarmenti della linea “Triturator”

Autore: Redazione

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