Volvo Penta, dual fuel e batterie al cubo

Volvo Penta ha presentato in occasione di Bauma un’interessante soluzione dual fuel che consente ai propri motori di ridurre fino all’80 per cento le emissioni di gas clima varianti quando chiamati a operare in condizioni di carico medio bassi. Il sistema è di fatto costituito da un modulo di iniezione di idrogeno integrabile su tutte le unità Volvo Penta, comprese quelle già in servizio, lungo i condotti di aspirazione associato a un piccolo serbatoio per contenere tale gas.

Durante il funzionamento delle unità e quando le condizioni operative lo permettono, l’idrogeno viene iniettato per via indiretta all’interno della camera di combustione miscelandosi con aria e gasolio in un rapporto gestito dalla centralina motore e ottimizzato nell’ottica di migliorare l’efficienza combustiva senza andare a impattare sulle prestazioni generate in termini di coppia e potenza e senza limitare il funzionamento nell’unità in caso di assenza di idrogeno.

In tale ottica il sistema non richiede l’introduzione di candele o sistemi di accensione comandata in quanto il ciclo di funzionamento delle unità rimane un ciclo diesel tradizionale. Volvo Penta ha presentata tali sistemi dual fuel in equipaggiamento a un motore “D8” e sta concludendo in queste settimana gli ultimi test di durata per ottimizzarne il funzionamento e ottenere le massime riduzioni di emissioni senza compromettere l’affidabilità dei motori.

Consegne previste già quest’anno

Le consegne dei primi motori dual fuel a clienti selezionati sono previste già nei primi mesi del 2023. Da sottolineare che i kit offerti da Volvo Penta non sono una novità assoluta in ambito motoristico, visto che nel segmento automotive da anni vengono proposti in aftermarketin abbinamento a motori sia diesel sia benzina.



A tale proposito è da sottolineare che la nuova soluzione dual fuel è stata sviluppata in collaborazione di Cmb.Tech, azienda specializzata nella fornitura di kit dual fuel e nella reingegnerizzazione di sistemi propulsivi dei segmenti nautici e industriali per permetterne il funzionamento con miscele utilizzanti anche carburanti alternativi quali idrogeno o ammoniaca.

Batterie ad architettura cubica

Tra le novità Volvo Penta anche i nuovi pacchi batterie ad architettura cubica specificatamente orientate alle applicazioni industriali. Sistemi che si vanno ad affiancare ai pacchi batterie ad architettura “flat” entrate in produzione nel 2021. Rispetto alle generazioni precedenti le nuove batterie sono sviluppate utilizzando nuove celle agli ioni di litio prodotte da Samsung che offrono il 40 per cento in più di densità energetica a favore di maggiore autonomia a parità di ingombri.

La struttura quasi cubica dei componenti, di dimensioni 768 millimetri di lunghezza per larghezza e altezza rispettivamente di 684 e 668 millimetri, punta a proporre una maggiore flessibilità di installazione. Soprattutto nelle configurazioni multiple. La capacità energetica dei nuovi pacchi è di 90 chilowattora associata a 173 chilowatt di potenza di picco e 99 chilowatt in continuo. Il tutto per un peso di circa 600 chili che determina una densità gravimetrica netta di 150 wattora per chilo associata a una densità energetica approssimativa di 260 wattora litro. Le nuove celle fornite da Samsung saranno utilizzate anche per la nuova generazione di batterie “flat” che nei dimensionamenti proposti da Volvo Penta permetteranno di assicurare capacità di 94 chilowattora con potenze di picco di 97 chilowatt e 91 chilowatt di potenze di picco.

Titolo: Volvo Penta, dual fuel e batterie al cubo

Autore: Redazione

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