È disponibile in after market l’ultima generazione di filtri UfiCore di Ufi Filters. Caratterizzati da un’efficienza di filtrazione che può arrivare al 99 e 99 per cento, si propongono con undici codici che nel loro insieme permettono di far fronte a più di 500 applicazioni diverse

Uno dei problemi più sentiti dai progettisti che operano nei settori dei macchinari operanti in off-road è insito nella necessità di proteggere gli impianti di bordo dei vari mezzi e, ovviamente, anche i relativi operatori dagli inquinanti esterni. In particolare da polveri, umidità, liquidi e gas. Normalmente lo si fa o mediante protezioni fisiche inserite là dove necessario, un esempio in tal senso gli o-ring e i cortechi usati per isolare dal Mondo esterno i cuscinetti e assicurarne la necessaria lubrificazione, o con sistemi filtranti dedicati quali, sempre per esempio, le cartucce tese a mantenere puliti gli olii idraulici e di lubrificazione piuttosto che quelle preposte a filtrare l’aria aspirata dai motori.
Quest’ultima problematica risulta particolarmente critica, vuoi per i volumi dei fluidi in gioco vuoi per l’impatto che i filtri hanno sui rendimenti dei propulsori e quindi sui consumi. Relativamente ai volumi basti pensare che un motore turbodiesel da quattro litri di cilindrata che lavora a due mila e 200 giri/minuto e risulta caratterizzato da un rendimento volumetrico oscillante fra il punto e mezzo e due punti circa, respira fra i sei e gli otto metri cubi di aria al minuto.
Filtri Uficore, una nuova generazione di filtri
Sono volumi che su un turno di otto ore danno luogo a consumi di aria compresi fra i tre mila e i quattro mila metri cubi, di fatto gli spazi impegnati da un minimo di 11 a un massimo di 15 appartamenti da cento metri quadrati l’uno. Il motore in questione di fatto respira ogni otto ore l’aria contenuta in un intero condominio, massa fluida che deve arrivare nelle camere di combustione il più possibile pulita ed esente da inquinanti evitando però che tale esigenza impatti negativamente sul rendimento volumetrico del motore come accade quando i filtri-aria sono mal progettati o intasati.
Un problema che Ufi Filters studia da anni e che ha deciso di risolvere mettendo a disposizione dei costruttori di macchine una nutrita serie di filtri aria, oltre due mila proposte solo in after market ciascuna delle quali rivolta a far fronte a una ben specifica esigenza. In tale otica l’ultima e tecnologicamente più avanzata new entry è data dai filtri off-road “UfiCore”, già disponibili in oltre 500 modelli divisi in undici codici e caratterizzati da una struttura del media filtrante costituita da un sistema di canali, chiusi e aperti. Un design a scanalature ondulate fa sì che il flusso d’aria sia diretto nel lato del dispositivo contenente il filtro che, essendo chiuso all’estremità, devia l’aria verso il canale adiacente. In questo modo, l’aria pulita arriva al sistema di aspirazione del motore riducendo al minimo le sue perdite di velocità e di pressione.

Questa particolare tecnologia consente di ridurre fino al 40 per cento le dimensioni del filtro rispetto alle soluzioni tradizionali, basate su media filtranti pieghettati, dà luogo a un’efficienza funzionale dichiarata dell’ordine del 99 e 99 per cento con perdite di pressione ridotte al minimo e minimizza il peso del manufatto rendendone anche più agevole l’installazione. Il tutto con media filtranti a base di cellulosa e fibre sintetiche di facile smaltimento.
Titolo: Filtri Uficore di Ufi Filters: tutele dei motori progettate col core
Autore: Redazione