Telescopico Merlo Tf33.9-140: garanzia di innovazione

Il telescopico Merlo “Tf33.9-140” si propone sul mercato in una configurazione full optional che lo rende uno dei telehadler più interessanti in termini di rapporto fra prestazioni ed equipaggiamenti. Una competitività incrementata anche dalla possibilità di godere dei crediti di imposta attualmente in auge

Nati inizialmente quali mezzi di lavoro industriali e quindi avulsi dal Mondo agricolo, i sollevatori telescopici si sono poi imposti anche in tale settore passando rapidamente dal proporsi quali semplici strumenti di servizio all’essere sistemi operativi imprescindibili per qualsiasi azienda agricola o zootecnica che punti a lavorare in termini di efficienza. Un’evoluzione tecnico-funzionale indotta dai sempre più avanzati contenuti tecnologici e prestazionali proposti dalle macchine ma anche dall’ampliamento della loro offerta, oggi strutturata in classi commerciali esattamente come accade nel Mondo dei trattori.

telescopico Merlo Tf33.9-140
telescopico Merlo Tf33.9-140

Un esempio in tal senso la gamma Merlo, organizzata per famiglie in base alle prestazioni, i sollevatori di media e alta capacità, alle dimensioni, le macchine compatte destinate a operare in interni o presso le piccole organizzazioni agricole, e anche al sistema di propulsione, i mezzi azionati per via elettrica. In totale un’offerta di oltre 50 modelli quasi tutti personalizzabili così da permette a ogni azienda agricola di disporre del sollevatore che per capacità, equipaggiamenti e dimensioni meglio le si addice.

L’avverbio “quasi” è però d’obbligo in quanto la gamma Merlo affianca ai modelli personalizzabili anche soluzioni full optional come per esempio risulta essere il telescopico Merlo “Tf 33.9-140” che funge da elemento di attacco alla gamma media della Casa abbinando a una capacità di carico di 33 quintali e a un’altezza di lavoro di poco inferiore ai nove metri un equipaggiamento tecnologico e prestazioni motoristiche che lo portano a competere con i sollevatori di classe superiore.

Telehadler al top per rapporto prestazioni-equipaggiamenti

telescopico Merlo Tf33.9-140
telescopico Merlo Tf33.9-140

Il quattro cilindri Deutz serie “Tcd 3.6” installato parallelamente all’asse longitudinale del veicolo eroga infatti 143 cavalli a due mila a 200 giri/motore, una potenza fra le più elevate del segmento fruibile in maniera continuativa anche se si opera in ambienti difficili grazie alla presenza di serie del sistema “Fan Drive” preposto a invertire il senso di rotazione della ventola quando è necessario pulire le griglie di ventilazioni da depositi di pula o di polvere.

Telescopico Merlo Tf33.9-140: garanzia di innovazione

Sempre di serie anche la presenza di una trasmissione “CvTronic” a due velocità integrante il sistema di gestione “Edp Plus” che oltre a ottimizzare costantemente il rapporto di trasmissione fra motore e ruote in un’ottica di abbattimento dei consumi mette anche a disposizione tre modalità operative, “Speed Control”, Eco” e Heavy Duty”, da settarsi in funzione del profilo di missione che deve affrontare la macchina. Di fatto accade che l’operatore debba preoccuparsi solo di gestire il lavoro in termini di precisione e velocità, obiettivo perseguibile agendo su due soli comandi, lo sterzo e un joystick elettro-proporzionale integrante tutti i comandi che pilotano l’inversore elettroidraulico, il braccio e le attrezzature di testa.

telescopico Merlo Tf33.9-140
telescopico Merlo Tf33.9-140

Con questi ultimi gruppi azionati per via elettro-idraulica mediante un impianto dedicato di tipo load sensing e di elevata capacità, 125 litri/minuto, che nulla condivide con l’idraulica di servizio, preposta a gestire sterzo, freni e trasmissione. Lo sterzo ovviamente agisce sulle quattro ruote risultando configurabile oltre che nelle due classiche modalità integrali, in fase e in controfase, anche in modalità tradizionale con riallineamento automatico delle ruote posteriori quando selezionata. Sempre integrali invece la trazione, anche su strada a 40 chilometri/ora, e l’impianto frenante, operante medinate dischi a secco o in umido a scelta del cliente e integrabile con i sistemi idraulici o pneumatici necessari per trainare eventuali rimorchi di massa importante presenti nel parco macchine aziendale.

Verso l’agricoltura 4.0

A tale scopo “Tf 33.9-140” è omologabile anche quale trattore agricolo risultando dotato come tale e sempre di serie di tutti gli equipaggiamenti necessari per beneficiare dei crediti di imposta previsti dal “Piano Transizione 5.0” o, in alternativa, delle agevolazioni previste dagli aiuti “Industria 4.0”. Si può quindi affermare che “di serie” ci sono anche gli aiuti, a maggior ragione se si pensa che Merlo mette a disposizione di quanti interessati e a prezzi concordati anche consulenze specifiche. Non ci sono invece da prevedere esborsi per disporre di una cabina completamente climatizzata ed eventualmente anche sospesa se fra i due modelli “Tf 33.9-140” si decide di optare per la versione “Cs”, soluzione introdotta nel settori proprio da Merlo e a suo modo ancora oggi esclusiva come risulta essere anche il sistema elettronico di monitoraggio “Ascs”, “Adaptive Stability Control System”.

telescopico Merlo Tf33.9-140

Si interfaccia con l’operatore tramite un display a colori da oltre dieci pollici di diagonale e regola in automatico la velocità e l’entità massima dei movimenti del braccio in base al carico brandeggiato, alla pozione dello stesso e all’attrezzo in uso, riconosciuto automaticamente da appositi sensori. Al raggiungimento del limite operativo di stabilità, il sistema dapprima riduce la velocità del braccio e poi ne blocca completamente i movimenti che potrebbero risukltare aggravanti nei confronti dell’instabilità incipiente.

Ciò mediante un controllo indipendente di ogni movimento idraulico che identifica proprio quali movimenti sono potenzialmente pericolosi per la sicurezza attuando solo quelli preposti a ristabilire una condizione di sicurezza. Anche il personale meno esperto e in via di formazione può quindi usare il sollevatore in totale sicurezza.

Da segnalare, sempre fra le dotazioni di serie, anche il freno di stazionamento a innesto automatico, la presenza di robusti riduttori epicicloidali sugli assali e, a livello operativo, il sistema inching, che assicura avanzamenti lenti e calibrati quando è necessario attuare manovre delicate. Nel complesso accade che acquistando un “Tf 33.9-140” o un “Tf 33.9-140 Cs” gli unici optional disponibili risultino essere costituiti da due sistemi dedicati a ben precise attività e quindi non di uso generalizzato quali la sospensione del braccio, per chi deve movimentare spesso sfusi marciando su fondi sconnessi, e la predisposizione per la navicella porta-persone, indispensabile solo se si deve lavorare in quota di persona.

Massima robustezza

telescopico Merlo Tf33.9-140
telescopico Merlo Tf33.9-140

Tutti i sollevatori Merlo sono caratterizzati dalla presenza di un braccio composto da due profilati “C” di acciaio alto-resistenziale, con saldature realizzate lungo l’asse neutro di flessione. Le tubazioni idrauliche e i cablaggi elettrici, posti all’interno del braccio con un meccanismo “a cartuccia”, sono protette contro eventuali urti risultando anche facili da estrarre per eventuali manutenzioni. I pattini di scorrimento sono conformati a “L” e realizzati con materiali compositi la cui natura permette di minimizzare gli attriti anche nel caso di lavorazioni pesanti e impegnative attuate in maniera continuativa.

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