Bcs serie Fighter: comodità e manovrabilità

Agili e versatili, i rinnovati super ribassati di Bcs serie Fighter si propongono con pneumatici posteriori maggiorati che ne enfatizzano le doti di trazione senza tuttavia penalizzare gli ingombri verticali, contenuti entro i 170 centimetri grazie alla possibilità di equipaggiarli con la cabina low profile “Compact Pro”

Bcs Fighter
Bcs Fighter

Prodotti da un consorzio industriale europeo di cui fa parte anche l’italiana Leonardo, gli “EuroFighter” sono aerei da combattimento multiruolo di quarta generazione avanzata. Si tratta di velivoli estremamente agili e versatili grazie a una progettazione incentrata su alette canard poste anteriormente che generano una portanza aggiuntiva tesa a ridurre il carico sulle ali basse a delta, in modo tale da assicurare le più elevate doti manovrabilità.

Di fatto dei velivoli multiruolo, capaci dunque di adattarsi con successo a un ampio ventaglio di missioni, senza mai pagar dazio in termini di efficacia operativa. Sono le stesse peculiarità che nell’ambito della meccanizzazione agricola sono in appannaggio ai trattori isodiametrici a ruote maggiorate e super-ribassati prodotti da Bcs e non a caso battezzati anche loro “Fighter”, due mezzi di fascia alta capaci di esibire le medesime doti di manovrabilità offerte dai tradizionali isodiametrici, ma abbinandole a una forza di trazione e a una capacità di carico posteriore di standard superiore grazie alla presenza di ruote posteriori maggiorate.

Denominati “Fighter 85 Rs” e “Fighter K90 Rs”, propongono infatti pneumatici posteriori che possono arrivare a 24 pollici di diametro contro i 18 o 20 pollici delle ruote che equipaggiano gli isodiametrici tradizionali, soluzione peraltro foriera anche di una più elevata superficie d’appoggio sui terreni cedevoli e che quindi gioca a favore sia della tutela del suolo sia della stabilità.

Bcs Fighter
Bcs Fighter

Ne deriva che i “Fighter” sono in grado di lavorare in piena sicurezza anche nelle condizioni più critiche, complice anche la presenza di serie del telaio oscillante a snodo centrale “Os-Frame”, una soluzione esclusiva Bcs che garantisce la massima aderenza sui terreni sconnessi e irregolari attraverso la capacità di far oscillare l’assale anteriore di 15 gradi rispetto al posteriore, in modo tale da ottimizzare l’aderenza dei pneumatici alla conformazione del fondo. Macchine complete e polivalenti quindi, oltre che caratterizzate da soluzioni tecniche collaudate e affidabili che ne rendono l’uso quanto mai facile e intuitivo anche a chi non ha ancora maturato le necessarie malizie di settore.

Rientra in tale ottica la presenza di un powertrain che affianca ai due motori da 75 cavalli di potenza e di derivazione Kubota o Rehlko, marchio con cui da fine 2024 sono stati ridenominati i motori Kohler, trasmissioni meccaniche sincronizzate a quattro marce e quattro gamme che realizzano 16 rapporti in avanzamento e altrettanti in retro, con questi ultimi innestabili mediante un inversore sincronizzato.

Così concepiti i Bcs “Fighter 85 Rs” e “Fighter K90 Rs” risultano quindi quanto mai versatili e polivalenti, doti peraltro indotte anche dalla presenza di impianti idraulici a doppio circuito che mettono a disposizione 33 litri al minuto per i servizi di bordo e ulteriori 51 litri al minuto per alimentare sia un sollevatore posteriore da due mila e 700 chili di capacità massima sia sette prese idrauliche, con queste ultime gestibili mediante comandi meccanici posti sul parafango destro delle macchine e quindi in posizione ergonomica e di comodo utilizzo.

Bcs Fighter
Bcs Fighter

Nella stessa zona sono poi posizionati anche i comandi per l’inserimento della presa di forza che, come da tradizione Bcs, vanta una frizione autonoma operante in bagno d’olio e quindi di lunga durata.

Installata invece in posizione avanzata la leva del cambio, scelta che permette di accedere al posto guida senza dover scavalcare tunnel troppo pronunciati e che quindi si rivela preziosa nel momento in cui si decide di equipaggiare le macchine con le cabine ultra-ribassate “Compact Pro”, pressurizzate e certificate in classe 4, che limitano l’ingombro massimo da terra a soli 170 centimetri.

Una vera e propria esclusività di settore che al momento solo il Gruppo lombardo propone sul mercato e che permette l’uso della macchina anche all’interno di coltivazioni a chioma bassa, in vigneti a pergola o a tendone e in serre senza arrecare alcun danno alle colture.

Comodi e al sicuro

Realizzate partendo da un telaio monoscocca di acciaio isolato dal carro mediante speciali silent-block, le cabine low profile “Compact Pro” omologate in classe 4 sono chiuse sui quattro lati da pannellature di cristallo atermico e nella parte superiore da un tettuccio isolato integrante il sistema di condizionamento e di ventilazione gestibile per via elettronica tramite un display a cristalli liquidi posto sul montante destro della cabina.

Bcs Fighter
Bcs Fighter

I filtri ai carboni attivi a triplo strato fermano qualsiasi tipo di infiltrazione, solida, liquida e gassosa, senza tuttavia che ciò impedisca all’operatore di lavorare sempre e comunque con la temperatura interna e il tasso di umidità da lui giudicati più consoni alle condizioni climatiche esterne. Di fatto un sistema di stampo automotive ed una cabina dotata di tutti i comfort ormai imprescindibili come prese usb ed autoradio di serie.

Attenti ai due

Gli isodiametrici a ruote maggiorate Bcs serie “Fighter” sono disponibili con due diversi motori, un Rehlko “Kdi 2504 Tcr” e un Kubota “V3800-Cr-T-Ew03”. Fermo restando che i primi sono solo una ridenominazione delle unità Kohler, sono identiche fra le due unità le tarature di potenza, 75 cavalli, gli emissionamenti in stage V ottenuti mediante l’abbinamento fra sistemi egr sull’alimentazione e sistemi doc/dpf sullo scarico, le aspirazioni forzate mediante sistemi turbo/intercooler e le alimentazioni attuate mediante sistemi common rail gestiti per via elettronica e operanti ad alta pressione.

Rehlko 3
Rehlko

Diverse però le cubature, parametro che incide sulla funzionalità del singolo propulsore. I tre litri e 800 centimetri cubi del quattro cilindri Kubota rendono in effetti l’unità un po’ più elastica rispetto al quattro cilindri Rehlko, affermazione suffragata da una superiore riserva di coppia proposta dall’unità giapponese e da una maggior coppia di spunto. A favore del “V3800” anche il più basso indice di sollecitazione, parametro che lascia ipotizzare una maggior propensione del motore a far fronte a utilizzi gravosi e continuativi.

Tali plus sono però pagati in termini di masse e dimensioni, con queste ultime tali da aver costretto i tecnici Bcs a disegnare per “Fighter K90 Rs” una cofanatura specifica, decisamente meno snella e filante di quella che invece connota “Fighter 85 Rs”, pesando pure quel paio di quintali circa in meno che lo rendono un  po’ più scattante e pronto all’acceleratore quando impegnato su strada per il traino di rimorchi leggeri o nelle manutenzioni aziendali.

Title: Bcs serie Fighter: comodità e manovrabilità

Autore: Redazione

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