Forti di portate di 10 e di 16 quintali, gli elevatori idraulici a tre sfili “10 Tbcl” e “16 Thad” di Cm guardano alle esigenze applicative delle aziende vitivinicole di medie e grandi dimensioni che intendono velocizzare le tempistiche legate alla logistica dei raccolti

Negli ultimi anni le attività di movimentazione sono diventate una problematica prioritaria per le aziende vitivinicole. Le sempre più variabili condizioni climatiche, caratterizzate da violente e repentine avversità meteorologiche, rischiano durante ogni vendemmia di ridurre le finestre temporali utili all’ottimale raccolta dell’uva.
Per tutelare la redditività aziendale, è dunque necessario programmare con attenzione la fase di raccolta e, soprattutto, sveltire le attività di trasporto e di stoccaggio del prodotto. Esigenze cui guardano specificamente gli elevatori idraulici triplex “10 Tbcl” e “16 Thad” di Cm, le attrezzature bestseller di segmento dell’Azienda ravennate in funzione di una progettazione e di uno sviluppo volto a privilegiare la velocità e la sicurezza delle attività di movimentazione in ambito viticolo attraverso soluzioni tecniche declinabili sulla base delle singole necessità applicative.
Elevatori triplex Cm, affidabilità romagnola
Elevata possibilità di personalizzazione dunque, prerogativa da sempre offerta dal Marchio romagnolo ai propri clienti, volta peraltro anche a enfatizzare una qualità costruttiva derivata dall’impiego in fase realizzativa di profili in acciaio laminati a caldo. Grazie a ciò, anche la versione compatta “10 Tbcl” assicura la completa e sicura fruibilità dei dieci quintali di portata massima che all’atto pratico ne orienta il profilo di missione verso quelle aziende viticole di medie e piccole dimensioni che necessitano di un elevatore leggero e maneggevole per rendere più rapide le movimentazioni in ambiti caratterizzati da ridotti spazi di manovra.

In tali contesti, è possibile peraltro beneficiare di una visibilità completa del carico grazie a una struttura forte di due cilindri di sollevamento laterali, in luogo del classico cilindro singolo centrale, che comandano l’alzata e la discesa in modo tale da assicurare il pieno controllo dell’attività in corso. Ne deriva quindi la massima sicurezza operativa, dote condivisa anche dal modello “16 Thad” da 16 quintali di portata che guarda alle necessità delle aziende maggiormente strutturate o che necessitano di attrezzature specificamente orientate a operare in vigneti a tendone.
Attrezzature con maggior efficienza
Ciò grazie in particolare a un’alzata libera di 200 millimetri che permette di sollevare esclusivamente le forche, senza quindi che l’attrezzatura aumenti il suo ingombro verticale rispetto alla posizione di riposo, mentre al mantenimento costante della velocità di salita e discesa delle forche stesse è preposto un cilindro di sollevamento a doppio effetto che rende l’intero processo avulso dal rischio di “strappi”.
Comune a entrambi gli elevatori triplex Cm della Casa romagnola invece la possibilità di equipaggiare le attrezzature con soluzioni opzionali a comando idraulico di progettazione originale Cm orientate a massimizzare l’efficienza delle attrezzature, quali, per esempio, gli stringicasse personalizzabili in funzione delle singole necessità operative, i rovesciatori e i telai con contenitori ribaltabili per l’uva.
Titolo: Elevatori triplex Cm per viticoltura: raccolti più veloci
Autore: Redazione