Fpt Industrial tra passato, presente e futuro

Iveco ha celebrato il suo primo mezzo secolo di vita celebrando mezzo secolo di innovazione industriale e crescita commerciale. Nato infatti dall’unione di realtà storiche del calibro di Fiat Veicoli Industriali, Unic e Magirus-Deutz, il Marchio ha saputo evolversi fino a dar vita a Iveco Group, realtà forte di sette brand tra i quali Fpt Industrial, 36 mila dipendenti, 19 siti produttivi e 30 centri ricerca e sviluppo

Fpt Industrial
Fpt Industrial

Una festa, perché quando una realtà industriale taglia il traguardo dei suoi primi 50 anni è giusto festeggiare. Ma anche un momento di riflessione. Su un passato da celebrare, su un presente da vivere e su un futuro da costruire rimanendo fedeli a se stessi, quindi sempre aperti a quell’ansia di innovazione che fu ed è alla base del successo dell’attuale Iveco Gruop.

Questo, in sintesi, lo spirito che ha permeato le celebrazioni organizzate dalla multinazionale torinese nel Giugno scorso presso le Officine Grandi Riparazioni di Torino, per l’occasione diventate sede di una mostra che racconta le tappe fondamentali di una crescita avviatasi nel 1975 dall’unione di realtà storiche del calibro di Fiat Veicoli Industriali, Unic e Magirus-Deutz, il Marchio ha saputo evolversi fino a dar vita a Iveco Group, organizzazione oggi forte di sette brand tra i quali Fpt Industrial, 36 mila dipendenti, 19 siti produttivi e 30 centri ricerca e sviluppo.

Proprio queste ultime realtà hanno permesso di abbinare all’aspetto storico-culturale delle celebrazioni anche un contenuto dal sapore industriale grazie al debutto in anteprima mondial, di tre nuovi veicoli elettrici destinati a ridefinire l’efficienza nel trasporto pesante e leggero.

Al primo, al trasporto pesante, guarda in particolare Iveco “S‑eWay Artic”, un 4×2 che promette autonomie fino a 600 chilometri grazie all’0imopiego di batterie al litio di nuova generazione firmate Catl, capaci di erogare 603 chilowattora lordi e ricaricabili dal 20 all’80 per cento in 60 minuti. Alimentano un doppio asse motorizzato Fpt Industrial erogante 480 chilowatt di potenza e mille e 800 newtonmetro di coppia, prestazioni che confermano la possibilità di gestire anche il lungo raggio per via elettrica infrastrutture permettendo. Più compatti, ma non meno tecnologici, i due commerciali leggeri che affiancavano “S‑eWay Artic”, mezzi denominati “eJolly” ed “eSuperJolly” messi a punto in collaborazione con Stellantis.

Il primo si colloca sotto la famiglia “Daily”, è equipaggiato con un motore elettrico da cento chilowatt alimentato da batterie da 49 o 75 chilowattora che promettono autonomie fino a 224 o 352 chilometri con ricarica rapida fino a 100 chilowatt e possibilità di recuperare di cento chilometri in 15 minuti. “eSuperJolly”, sposta verso l’alto le prestazioni motoristiche, 200 chilowatt, si offre con una batteria da 110 chilowattora che dovrebbe garantire un’autonomia fino a 420 chilometri. Il tutto per volumi utili di carico fino a 17 metri cubi e portate fino a 14 quintali.

Questi tre veicoli secondo Iveco rappresentano l’avanguardia dell’elettrificazione fermo restando che a Torino non è però mancato anche “Xcursor 13 Hydrogen”, versione alimentata a idrogeno di “Xc13”, l’unità policombustibile esposta nel 2023 ad Hannover anche nelle varianti diesel e metano, messa a punto da Fpt Industrial utilizzando gli stessi parametri geometrici che caratterizzano le unità “Cursor”. Se è vero che al momento nessuno può indicare quale sarà la tecnologia motoristica che si imporrà in futuro è altrettanto vero che Fpt Industrial è pronta per farvi fronte.

Titolo: Fpt Industrial tra passato, presente e futuro

Autore: Redazione

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