Il sollevatore “Mini Agri 26.6” di Dieci funzionale anche per spazi ridotti

Compatto, versatile e funzionale. Queste, in estrema sintesi, le peculiarità del sollevatore “Mini Agri 26.6” di Dieci, un modello light duty progettato per lavorare in spazi angusti e difficili e proprio per tale ragione uno dei più apprezzati della Casa emiliana dal mercato nazionale.

Caratterizzato da una larghezza contenuta entro i mille 840 millimetri e da un‘altezza di poco superiore ai mille 900 millimetri, “Mini Agri 26.6” si orienta in effetti principalmente verso le aziende zootecniche nazionali che necessitano di un mezzo polivalente in grado di muoversi agevolmente anche in spazi ridotti, come risultano essere, per esempio, le stalle più datate, senza tuttavia pagare dazio in termini di capacità operativa.

Quest’ultima è infatti garantita sia da una portata massima di due mila e 600 chili, a cui fa eco un’altezza massima raggiungibile di cinque metri e 68 centimetri, sia da un sistema di idroguida dinamica che rende più sicura e stabile la marcia del mezzo sui terreni sconnessi, ambiti nei quali “Mini Agri 26.6” può peraltro giovarsi anche della presenza di un motore Kubota a quattro cilindri da tre litri e 300 centimetri cubi in grado di erogare fino a 74 cavalli di potenza massima. Omologato stage V mediante la contemporanea presenza di impianti egr, filtri dp e catalizzatori doc, il propulsore opera poi in abbinamento a una trasmissione idrostatica che consente alla macchina di muoversi a velocità massime nell’ordine dei 30 all’ora, mentre al mantenimento di elevati standard di produttiva guarda un sistema di ingrassaggio centralizzato che minimizza i tempi di fermo macchina per le manutenzioni.

“Mini Agri 26.6” di Dieci: stabile anche sullo sconnesso

Nessun problema quindi ad affrontare in piena sicurezza anche le movimentazioni più impegnative, complice anche la presenza del sistema di sospensione pneumatica “Easy Ride” che minimizza le oscillazioni del braccio telescopico durante gli spostamenti su terreni irregolari.

Ambiti questi ultimi nei quali “Mini Agri 26.6” propone peraltro i più elevati standard di comfort di categoria attraverso cabine ampie ed ergonomiche progettate sulla base delle più attuali impostazioni automotive e in tale ottica realizzate attraverso elementi di arredo morbidi al tatto che oltre a sottolineare la qualità costruttiva dei vani risultano anche funzionali al contenimento delle vibrazioni e all’isolamento termico della struttura.

La ricerca a favore del comfort

Al medesimo obiettivo guardano anche portiere realizzate in “Double Skin Composite System”, un materiale composito ultraleggero realizzato dal Centro di Ricerca e Sviluppo Dieci che contribuisce a ridurre il peso delle cabine e, allo stesso tempo, a migliorarne l’isolamento acustico.

Gli interni cromaticamente tenui trasmettono poi una sensazione di luminosità, mentre la realizzazione dei componenti mediante stampaggio a iniezione permette di ridurre il numero complessivo delle parti così da renderne facile e preciso il montaggio. Sempre al comfort guardano inoltre i sistemi di ammortizzazione che sospendono integralmente le cabine e un impianto di condizionamento che ottimizza la distribuzione dell’aria sulla base di simulazioni fluidodinamiche computerizzate, mentre alla semplificazione del lavoro è dedicato un joystick multifunzione che permette di controllare con una sola mano tutti i principali comandi funzionali delle macchine, ivi comprese le attrezzature installate sullo snodo del braccio.

“Mini Agri 26.6” di Dieci: In oliveto con testate vibranti

Tra queste, Dieci propone oltre alla gamma sviluppata internamente anche le testate vibranti “New Generation” progettate congiuntamente con Sicma proprio per equipaggiare “Mini Agri 26.6”, così da ampliarne il profilo di missione verso la raccolta di olive, noci, mandorle e frutti pendenti.

Bastano dieci secondi

La pinza a due ganasce Sicma si caratterizza per elevate frequenze, doppia velocità di vibrazione e sistema autofrenante e autocentrante per agevolare l’approccio ed il serraggio al tronco. Grazie alle mescole di gomma che ricoprono la pinza questa non dà inoltre luogo a danni da scortecciamento. Alla pinza può poi essere accoppiato anche l’ombrello preposto a intercettare i frutti in caduta. L’attrezzatura nel suo complesso permette di asportare fin quasi al cento per cento del raccolto in tempi che di norma non superano i 10 secondi.

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Titolo: Il sollevatore “Mini Agri 26.6” di Dieci funzionale anche per spazi ridotti

Autore: Redazione

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