In montagna le stelle alpine

Bcs ha ampliato la gamma delle falciatrici frontali a dischi “Rotex” con macchine più leggere e compatte progettate per utilizzi spiccatamente alpini

Foto notizia 6Le falciatrici frontali a dischi “Rotex” rappresentano uno dei core business di settore per il gruppo Bcs. Sono macchine messe a punto sulla base di un’esperienza maturatasi in oltre 70 anni di attività, avviatasi agli inizi degli Anni 40 con la realizzazione della prima motofalciatrice cui successivamente seguirono macchine antesignane delle attuali falciatrici ”Duplex”. A fianco di tali attrezzature Bcs sviluppò poi anche le falciatrici a dischi “Rotex”, le cui più recenti evoluzioni sono inquadrate nelle famiglie “Xt” e “Xr”, posteriori, “Avant Nt”, frontali, e “Neva”, frontali a parallelogramma multiplo. Nel complesso una gamma che copre larghezze di taglio comprese fra i due metri e i tre metri e 25 centimetri e permette di adattarsi alle differenti esigenze operative essendo le macchine utilizzabili anche in tandem e disponibili con o senza sistemi di condizionamento. Comune a tutti i modelli una progettazione orientata a utilizzi in pianura o collinari in quanto chi pratica la fienagione in ambiti alpini o su pendenze accentuate necessita di falciatrici più leggere e compatte. Proprio a tali operatori Bcs ha deciso di proporre le nuove “Rotex Edelweiss”, falciatrici a dischi frontali che mantengono tutti i plus e le caratteristiche tecniche delle “Rotex Avant Nt”, in primis le larghezze di taglio oscillanti fra i due metri e i due metri e 85 centimetri ottenute con numeri dei dischi variabili fra cinque, sei e sette, ma risultando però più compatte e leggere. Un risultato cui Bcs è pervenuta tramite la riprogettazione del telaio e delle trasmissioni, ottimizzati per funzionare su falciatrici prive di sistemi di condizionamento, e l’inserimento di una scatola di comando della barra in gran parte realizzata con lega leggera. La stessa scatola incorpora sia lo scatto libero sia il limitatore di coppia, layout che facilita anche il collegamento della macchina al trattore, realizzabile utilizzando un normale albero cardanico. La barra è inoltre protetta sia anteriormente sia nella parte superiore da un telo sintetico anziché da lamierati metallici, mentre è invariata la filosofia delle trasmissioni, a ingranaggi senza alcuna cinghia per assicurare massima affidabilità e minime manutenzioni. Per lo stesso motivo le frizioni e le ruote libere che salvaguardano le trasmissioni lavorano in un carter chiuso e in bagno d’olio integrato nel supporto di comando posto dietro ai primi dischi, posizione che riduce gli ingombri e agevola il deflusso del falciato. Le barre di taglio sono invariate rispetto alle soluzioni standard che caratterizzano tutte le barre Bcs e quindi presentano ingranaggi operanti in bagno d’olio con flange portadisco dotate di limitatori di coppia per evitare danni gravi a dischi e strutture in caso di urto con rocce o massi. Così strutturate, e grazie anche ai diversi attacchi con cui si rendono disponibili, le nuove “Edelweiss” possono essere applicate a tutti i tipi di trattori inclusi quelli isodiametrici e ai trattori speciali da montagna risultando, di fatto, attrezzature specializzate per trattori super specializzati.

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