13 modelli suddivisi in quattro serie che si differenziano tra loro per passi, pesi e contenuti tecnici indirizzandosi verso specifici profili di missione. Questa, molto in sintesi, la connotazione primaria delle linee di prodotto “Elios” e “Axos” a marchio Claas

Secondo l’ultimo censimento dell’agricoltura, nel 2021, le aziende agricole e zootecniche italiane sono circa un milione e 133 mila, meno della metà rispetto a venti anni prima. Le superfici agricole sono però rimaste pressoché immutate, cosa che ha dato origine a un incremento delle superfici medie aziendali, passate dai cinque ettari e mezzo a poco più di undici. Il censimento fotografa quindi un’agricoltura che sta lentamente portando le aziende italiane verso dimensioni europee, ma ancora fortemente caratterizzata da una miriade di organizzazioni famigliari o medio-piccole che i costruttori operanti nel comparto della meccanizzazione agricola devono per forza di cose affrontare giocando su offerte altrettanto diversificate in termini di prestazioni e strutture.
La scelta Elios
Ben sapendo però che la maggior parte delle realtà produttive punterà a dotarsi di macchine il più eclettiche possibile. Nasce proprio per interpretare al meglio tale trend la gamma di media potenza Claas, declinata sulla base di due famiglie di trattori a loro volta suddivise in due serie ciascuna così da realizzare una segmentazione fine dell’offerta e rispondere a ogni singola esigenza applicativa con la macchina più adeguata. La gamma attacca con la famiglia “Elios”, proposta nelle serie “Elios 200” ed “Elios 300” che condividono la piattaforma progettuale e la classe di potenza, ma si differenziano tra loro per passi, pesi e contenuti tecnici indirizzandosi verso due diversi profili di missione.

Gli “Elios 200” guardano in effetti principalmente alle manutenzioni e alle movimentazioni aziendali oltre che alle applicazioni zootecniche in virtù di masse nell’ordine dei tre mila e 500 chili e di passi pari a due mila e 186 millimetri, mentre gli “Elios 300” si orientano maggiormente alle attività di fienagione, alle lavorazioni superficiali del terreno e ai trasporti su strada meno impegnativi grazie a pesi superiori di un quintale circa e a passi maggiori di dieci centimetri.
Differenze contenute quindi, ma funzionali a supportare in modo specifico prestazioni motoristiche che vedono nel propulsore del modello d’attacco alla serie “Elios 200” la principale differenza tra le due famiglie a livello di equipaggiamenti ed erogazioni. “Elios 2010”, questa la sigla del trattore vede in effetti sotto cofano un’unità quattro cilindri Fpt Industial “F34” da tre litri e 400 centimetri cubi in luogo del quattro cilindri “F36” da tre litri e 600 centimetri cubi in appannaggio a tutti gli altri modelli “Elios 200” ed “Elios 300”.
L’unità dà luogo a una potenza massima di 76 cavalli e a una coppia massima di 309 newtonmetro a mille 500 giri, prestazioni che assicurano la possibilità di operare con successo anche in appezzamenti di dimensioni ridotte e all’interno di strutture caratterizzate da limitati spazi di manovra, ambiti per i quali i tecnici tedeschi hanno anche previsto un passo di soli 215 centimetri così da enfatizzare le doti di versatilità e maneggevolezza del trattore. 85, 92 e 103 cavalli, sempre con i valori di coppia massima stallati a mille 500 giri, sono poi le tarature massime erogate dai restanti tre modelli “Elios 200” e dalle altrettante versioni che fanno capo alla serie “Elios 300”, performance sovrapponibili ma che risultano inserite in carri fra loro diversi a livello di trasmissioni.

Gli “Elios 200” si propongono infatti di serie con un gruppo meccanico a tre gamme e quattro rapporti che unitamente a un super riduttore mette a disposizione 24 velocità in avanzamento e altrettante in retro. In opzione è possibile disporre di un inversore elettroidraulico “Revershift” e di un powershift a due stadi “Twinshift” operante sulle marce avanti che porta le velocità disponibili 24+12.
I più strutturati “Elios 300” sono invece equipaggiati con una trasmissione a tre gamme e cinque marce che integra di serie sia l’inversore elettroidraulico “Revershift” sia il powershift a due stadi “Twinshift” così da realizzare un gruppo a 30 velocità in avanzamento e 15 in retro. Comuni alle due serie i gruppi di lavoro, alimentati in entrambi i casi da un impianto idraulico sdoppiato che mette a disposizione 27 litri di olio al minuto per i servizi di bordo e altri 60 litri al minuto per alimentare tre distributori meccanici e un sollevatore posteriore da 32 quintali di portata massima.
Quest’ultimo, in caso si debbano eseguire spesso applicazioni gravose in termini di assorbimenti idraulici, può però essere sia alimentato da una terza pompa opzionale e dedicata erogante 27 litri al minuto, soiluzione consigliabile se si desidera disporre anche del sollevatore anteriore disponibile in opzione e capace di 32 quintali di portata.
La gamma Axos

Si colloca un gradino sopra le gamme “Elios 200” e “300” la famiglia “Axos”, recentemente ampliata da Claas affiancando ai trattori serie “Axos 200” le macchine serie “Axos 3”. Gli “Axos 200” sono costituiti da due aziendali caratterizzati da passi di 229 centimetri circa e masse che stallano a i 41 quintali mentre gli “Axosd 3” sono invece declinati sulla base di quattro utility in virtù di passi da 240 centimetri e masse di circa 44 quintali.
Comune a entrambe le serie le motorizzazioni Fpt Industrial a quattro cilindri da tre litri e 600 centimetri cubi che mettono a disposizione tarature massime di 92 e 103 cavalli per i modelli “Axos 200”, erogazioni allineate a quelle proposte dalle due versioni d’attacco della serie “Axos 3” che però alza gli standard prestazionali a 112 e 120 cavalli attraverso i due modelli di maggior potenza. Differenze che incidono sui profili di missione delle macchine unitamente alle diverse trasmissioni che la Casa mette a disposizione. Gli “Axos 200” sono in effetti equipaggiati con un gruppo meccanico a tre gamme e cinque marce che, unitamente a un powershift a due stadi “Twinshift” operante sugli avanzamenti, realizza 30 rapporti avanti e 15 indietro, con questi ultimi facilmente innestabili attraverso l’inversore elettroidraulico “Revershift”.
Grazie a ciò, gli “Axos 200” sono in grado di lavorare in un range di velocità compreso tra i 500 metri e i 40 chilometri l’ora, prestazioni realizzate a regimi motore nell’ordine, rispettivamente, dei mille 400 e dei mille 750 giri al minuto che di fatto assicurano alle macchine consumi tra i più bassi di categoria. I recenti “Axos 3” propongono invece quattro diverse trasmissioni con l’attacco dato da un cambio meccanico a tre gamme e quattro marche che realizza 12 velocità in avanzamento e altrettante in retro. Sempre da 12+12 rapporti, ma realizzati attraverso due gamme e sei marce, la seconda trasmissione disponibile che, nel caso sia integrata da un powershift a due stadi e dall’inversore elettroidraulico “Revershift”, dà origine a 24 rapporti avanti e altrettanti indietro.
Trasmissione powershift a tre stadi

Al top dell’offerta si colloca infine una trasmissione a tre gamme e sei marce che attraverso un powershift a tre stadi operante sulle due gamme basse realizza 36 velocità in avanzamento e 18 in retro, con queste ultime selezionabile sempre mediante l’inversore elettroidraulico “Revershift”.
Coerenti infine con i differenti target operativi anche gli impianti idraulici, con gli “Axos 200” che possono essere equipaggiati con gruppi a tripla pompa in luogo degli impianti sdoppiati di serie, affiancando ai 27 litri di olio al minuto dedicati ai sistemi di bordo e ai 60 litri al minuto riservati ai distributori ulteriori altri 27 litri al minuto destinati ad alimentare fino a tre distributori e un sollevatore posteriore da tre mila 350 chili di portata massima.
Dal canto loro, gli “Axos 3” propongono invece di serie impianti da 60 litri al minuto, elevabili a 90 in via opzionale, per alimentare fino a sei distributori e un sollevatore posteriore da cinque mila e 300 chili di capacità massima.
Titolo: Marchio Claas: a ciascuno il suo prodotto
Autore: Redazione