Le mietitrebbie rotative di Case Ih Axial-Flow 160 e Axial-Flow 260 sono famose in tutto il Mondo per le loro elevate velocità operative attuate nel rispetto della granella, della paglia e del suolo. Meno noto il fatto che a tale plus abbinino anche una versatilità di utilizzo tale da permettere l’uso di una stessa macchina su qualsiasi tipo di produzione

Presentate nel 2023 in occasione di Agritechnica e immesse sul mercato lo scorso anno, le mietitrebbia rotative Case Ih facenti capo alle due serie “Axial -Flow 160” e “Axial-Flow 260” non hanno tradito quella nomea che le vuole ai vertici delle rispettive classi in termini di velocità di lavoro. A tale plus affiancano anche il massimo rispetto della granella, della paglia e del suolo oltre a una versatilità di utilizzo che permette loro di lavorare con successo su qualsiasi tipo di raccolto.
Lo speciale sistema di separazione Case Ih si basa infatti su un rotore a flusso assiale appositamente progettato per le colture europee che opera in assenza del classico battitore. La separazione all’atto pratico avviene sfruttando la sola forza centrifuga e attuando il passaggio sgranatura-separazione in maniera continua e senza soluzione di continuità. Un processo più delicato di quello tradizionale che oltre a salvaguardare l’integrità della granella e della paglia permette anche di operare su granelle sottili con rese superiori in termini di tonnellate/ora.

A tale obiettivo concorre peraltro anche il sistema di pulizia “Cross Flow” che si attiva al termine del processo di separazione basandosi su un ventilatore con pale dal profilo a “V” che danno luogo a elevati volumi d’aria, vortici uniformi distribuiti lungo l’intero asse del rotore che a differenza di quanto avviene nei sistemi di pulizia tradizionali non sono affetti da sacche d’aria localizzate essendo la distribuzione del flusso pulente uniforme lungo l’intera superficie inferiore dei crivelli.
Anche l’Harvest Command
La velocità del ventilatore risulta inoltre regolabile in base alle dimensioni della granella esattamente come risulta regolabile la velocità di rotazione del rotore, tutte programmazioni operative che il sistema “Harvest Command” regola e ottimizza in automatico e in modo proattivo al variare delle condizioni di raccolta giovandosi di 16 diversi sensori due dei quali – il sensore preposto al controllo delle pressioni in essere sui crivelli e una telecamera multispettrale che analizza in tempo reale il flusso del prodotto post lavorazione – di esclusiva Case Ih.
“Harvest Command” automatizza completamente la mietitrebbia consentendo agli operatori di concentrarsi esclusivamente sulla supervisione del lavoro che possono comunque ottimizzare se ritenuto opportuno intervenendo sulla consolle di bordo o sul monitor touchscreen “Pro 700” per regolare le impostazioni del sistema. In pratica, la piattaforma “Harvest Command” richiede solo due interventi manuali da parte dell’operatore: la regolazione della distanza del controbattitore dal rotore e l’attivazione della coclea di scarico.
Per il resto fa tutto lui, controllando autonomamente tutte le impostazioni della macchina, dalla velocità di avanzamento regolata in base al carico del prodotto, alla velocità della ventola, le aperture del setaccio e il posizionamento delle alette della gabbia del rotore. Di fatto accade che le “Axial Flow” siano quanto mai facili da gestire se si decide di dare fiducia al sistema informatico di bordo che integra una gamma completa di soluzioni informatiche volte a facilitare il lavoro in tutte le sue fasi. Fra queste, oltre alla già citata funzionalità “Harvesting Command”, le modalità di guida autonoma in campo “AccuSync” e “AccuGuide” che automatizzano anche le curve di fine fila e le funzionalità “Field Ops” che prevedono la possibilità di gestire eventuali flotte, anche se costituite da macchine aventi marchi diversi, e i controlli amministrativi dell’intera azienda.

Una centralina specifica provvede invece alla gestione dei sistemi di propulsione, tutti basati su unità Fpt Industrial serie “Cursor” con i due modelli “Af 6160” e “Af 7160” equipaggiati con motori serie “9”, i top di gamma “Af 8260” e “Af 9260”, rispettivamente con unità serie “13” e “16” e il modello intermedio “Af 7260” con un “Cursor 11”.
Da ricordare che la sigla di ogni motore è indicativa della cilindrata nominale dell’unità e quindi nulla ha a che vedere con le erogazioni che nei casi specifici spaziano fra un minimo di 400 cavalli e un massimo di 634, tutte prestazioni realizzate con i minimi consumi possibili e nel rispetto dell’ambiente. A tale obiettivo provvedono in effetti sia i motori emissionati in stage V senza dover far uso di sistemi egr sia la possibilità di prevedere cingolature anteriori sospese eventualmente abbinate a sistemi di trazione di tipo integrale.

I cingoli assicurano la possibilità di ridurre fino al 35 per cento le pressioni al suolo, massimizzano la trazione e sono anche disponibili con una sospensione idraulica basata su due cilindri da 40 millimetri di corsa in entrambe le direzioni che contrastano gli effetti delle superfici irregolari così da distribuire la pressione in modo uniforme sull’impronta del cingolo.

La presenza dei nastri gommati non preclude la possibilità di dotare la macchina di un sistema di trazione posteriore che si rivela prezioso soprattutto se si opera su fondi molto cedevoli o in pendenza, frangenti che molto fanno apprezzare anche la presenza di serie del sistema “Terrain Tracker” che mantiene la testata sempre parallela al terreno e nell’assetto impostato dall’operatore.
Da segnalare anche la possibilità di scegliere il trattamento finale dei residui sulla base di quattro diverse modalità che spaziano dalla deposizione in campo o in andana della paglia tal quale nel caso la si voglia poi recuperare quale sotto prodotto di mietitura alla sua trinciatura con successivo spargimento su un’ampiezza che può superare i 12 metri.
Lusso all’americana

Le mietitrebbia sono macchine che quando entrano in azione operano spesso a ciclo continuo, fermandosi solo per i rifornimenti e le manutenzioni. Importante quindi che offrano agli operatori il massimo comfort, prerogativa che le “Axial-Flow” fanno propria offrendo cabina ampie e luminose disponibili in due allestimenti, “Deluxe” e “Luxury” entrambi caratterizzati da standard di comfort quanto mai elevati che si esaltano in particolar modo con il pacchetto “Luxury” che oltre a proporre un ampio uso di pellami pregiati per i rivestimenti del vano, integra anche una poltrona di guida sospesa pneumaticamente mediante un sistema semiattivo oltre che dotata di seduta e schienale ventilati e riscaldati.
Di serie il frigorifero estraibile e gli specchietti elettrici e riscaldati oltre a una consolle regolabile nella posizione per permettere di avere tutti i comandi della macchina sottomano, a partire dal joystick multifunzione che permette di gestire tutte le funzionalità principali della macchina e della testata se si vuole operare manualmente.
Titolo: Mietitrebbia rotative Case Ih Axial Flow: veloce, virtuosa e versatile
Autore: Redazione