Strategiche evoluzioni

Seconda generazione dei campo aperto top di gamma Kubota, la serie “M7002” mira a elevare gli standard prestazionali dei campo aperto di media-alta potenza della Casa giapponese attraverso soluzioni tecnico-funzionali che semplificano e velocizzano le principali applicazioni dell’agricoltura europea

Kubota serie M7002

12 miliardi e 200 milioni di dollari. È questo il fatturato atteso per il 2017 dai vertici del gruppo Kubota. Un valore che, se confermato dai dati definitivi, evidenzierà una crescita di circa il nove per cento rispetto al 2016, frutto, in particolare, di un aumento su base annua dei ricavi lordi derivati dalle attività della Casa di Osaka in Europa pari al 12 per cento. Il triplo rispetto all’incremento del quattro per cento ottenuto sui mercati asiatici. Un risultato quest’ultimo che testimonia quindi come il Gruppo giapponese sia ormai una realtà consolidata nel Vecchio Continente, mercato nel quale Kubota ha progressivamente espanso le sua attività attraverso una strategia a lungo termine che le ha permesso di costruire le fondamenta sulle quali poggia l’attuale ruolo di protagonista che la Casa ricopre nel panorama trattoristico continentale. Tale posizione è stata peraltro conquistata senza la tentazione di bruciare le tappe per capitalizzare più rapidamente possibile gli investimenti, ma viceversa ottenuta in maniera razionale a livello di distribuzione e assistenza, affiancando i propri tecnici agli operatori continentali per meglio adeguare il know-how tecnologico maturato in Asia e in America alle esigenze del mercato europeo. Grazie a tale approccio la Casa nipponica è quindi riuscita a sviluppare una linea di prodotto per il mercato continentale che dapprima ha conquistato la leadership assoluta nel settore delle potenze inferiori ai 50 cavalli e, successivamente, si è imposta anche nel segmento compreso tra i 60 e i 130 cavalli e, più recentemente, in quello tra i 125 e i 175 cavalli, giocando principalmente su trattori altamente affidabili in termini meccanici, ricchi di contenuti tecnici e ampiamente personalizzabili in funzione delle singole esigenze applicative. Tutte doti che non a caso sono alla base anche della nuova serie “M7002”, tre modelli prodotti unicamente nello stabilimento francese di Bierne e denominati “M7132”, “M7152” e “M7172” che rappresentano la diretta evoluzione delle versioni top di gamma lanciate da Kubota nella seconda metà del 2014 e arrivati oggi al loro primo rinnovamento tecnico-funzionale volto a incrementarne la versatilità operativa. Un upgrade mirato quindi che non ha modificato o stravolto l’impronta progettuale delle macchine, ma che si è invece concentrato su specifici interventi in grado di migliorarne gli standard di efficienza, come la massa complessiva ammissibile portata a 11 mila e 500 chili, circa mezza tonnellata in più rispetto alle versioni di precedente generazione, e la possibilità di montare pneumatici da 600/60 R28 all’anteriore e da 710/60 R38 al posteriore, a tutto beneficio della motricità di trattori che, in un’ottica di razionalizzazione dei parchi macchina aziendali, sono stati appositamente progettati per operare sempre al massimo delle proprie capacità sia nelle attività di fienagione, sia nelle lavorazioni in pieno campo, sia infine nei traini su strada. Tutte applicazioni che, seppur contigue, molto si differenziano tra loro in termini di sforzi richiesti e di conseguenza difficilmente affrontabili con successo da una sola macchina senza il supporto di motorizzazioni capaci di abbinare a una spiccata densità di potenza anche un’elevata elasticità di erogazione, prerogative non a caso in appannaggio delle unità Kubota “V6108”, dei quattro cilindri da sei litri e 100 centimetri cubi di cilindrata in grado di erogare tarature massime nell’ordine dei 130, dei 150 e dei 170 cavalli, prestazioni che grazie alla funzione “OverBoost” possono elevarsi rispettivamente fino a 150, 170 e 175 cavalli quando le macchine sono impegnate alla presa di forza o nel traino su strada. Omologati stage 4 attraverso la contemporanea presenza di un impianto egr per il riciclo dei gas di scarico, di un filtro dpf per il controllo del particolato e di un sistema scr per l’abbattimento degli ossidi di azoto, i propulsori operano sulla base di alimentazioni common rail ad alta pressione, di distribuzioni a quattro valvole per cilindro e di sovralimentazioni asservite da impianti intercooler, tutte soluzioni che nel loro insieme assicurano, oltre alla già citata elasticità di erogazione, un contenimento dei consumi di carburante indipendentemente dalle condizioni operative. Così equipaggiati, i Kubota serie “M7002” si propongono quindi quali trattori caratterizzati da elevati standard di polivalenza e versatilità di impiego, complice anche la possibilità di disporre della vera e propria novità che, più di ogni altra, differenzia tali macchine dai modelli precedenti, ovvero l’inedita trasmissione full powershift realizzata dai tecnici della Casa di Osaka mediante l’affiancamento di sei gamme con cinque marce che nel loro insieme realizzano 30 rapporti in avanzamento e 15 in retro, elevabili a livello opzionale a 54+27 attraverso un super riduttore operante sulle quattro gamme più basse in fase di avanzamento e sulle due più lente in retro. Gli operatori che prevedono di impiegare principalmente le macchine su strada, magari con rimorchio al seguito, possono comunque scegliere in alternativa un gruppo a variazione continua di derivazione Zf a elevata componente meccanica che permette ai mezzi di marciare a velocità di 50 all’ora, ove consentito dal Codice, e integrante un sistema di frenatura dinamica che di fatto realizza una decelerazione assistita del motore tesa al mantenimento costante della velocità quando i trattori affrontano un percorso in discesa. A enfatizzare la polifunzionalità delle macchine guarda poi la possibilità di equipaggiare la serie “M7002” con due diversi impianti idraulici, il primo strutturato sulla base di una pompa a centro aperto da 80 litri al minuto di capacità e il secondo a centro chiuso con portata massima pari a 110 litri al minuto, entrambi destinati ad alimentare fino a cinque distributori, una presa di forza a quattro velocità di lavoro, 540 e mille giri al minuto sia in versione standard sia in modalità Eco, e un sollevatore posteriore a controllo elettronico da nove mila chili di capacità massima, con quest’ultimo affiancabile a livello opzionale da un analogo gruppo anteriore da tee mila e 900 chili di portata massima.

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