Declinati sulla base di due serie che danno origine a dieci modelli coprenti un range di potenze massime che spazia tra i 205 e i 445 cavalli, i campo aperto Claas “Axion 900” e “Axion 800” abbinano a prestazioni di classe superiore soluzioni tecnologiche che semplificano e velocizzano i cicli operativi ottimizzando sempre il rapporto tra produttività e costi gestionali

L’uso intelligente della tecnologia è una delle maggiori sfide che la società moderna è chiamata ad affrontare in questo periodo storico. Le innovazioni tecniche non devono infatti essere solo accessibili a tutti, condizione indispensabile affinché una tecnologia diventi una vera “rivoluzione” sociale, ma devono anche e soprattutto agevolare e semplificare la vita di coloro che ne fanno quotidianamente uso.
In tale ottica, ogni innovazione deve quindi essere funzionale al singolo impiego per il quale è stata creata, così da aiutare gli utenti a migliorare la loro qualità di vita o di lavoro attraverso soluzioni di facile e immediato utilizzo. Una tendenza che nell’ambito della meccanizzazione agricola ha portato i più importanti costruttori a livello mondiale a rimodulare progressivamente verso l’alto i contenuti tecnici dei propri trattori, focalizzando l’attenzione verso quelle soluzioni capaci di rendere più semplici e veloci i cicli operativi.
Al passo con l’innovazione
Un esempio in tal senso sono le serie Claas di alta potenza “Axion 900” e “Axion 800”, con la prima che guarda alle necessità operative più gravose, dalla preparazione dei letti di semina ai trasporti su strada dei grandi rimorchi grazie a passi di tre metri e 15 centimetri e a masse a terra superiori alle 13 tonnellate, indirizzandosi di conseguenza verso i contoterzisti e le realtà di gradi dimensioni.

Alle aziende di medie dimensioni guardano invece gli “Axion 800”, macchine che trovano nell’ottimale connubio tra prestazioni e polifunzionalità il loro peculiare tratto distintivo. Indipendentemente però dal rispettivo profilo di missione e proprio nell’ottica di rendere più veloci e proficue le attività, le serie “Axion 900” e “Axion 800” di ultima generazione possono essere equipaggiate sia con l’esclusivo sistema di assistenza “Cemos”, in grado di supportare l’operatore durante le quotidiane applicazioni proponendo in tempo reale e in funzione delle condizioni d’impiego le regolazioni più appropriate dei gruppi di lavoro, sia con l’impianto di regolazione della pressione dei pneumatici “Ctic”, operante attraverso valvole di controllo integrate nel riduttore rotante che monitorano in continuo la pressione e la adeguano in automatico alle necessità applicative.
Vocazione all’efficienza operativa
Ne deriva quindi una vocazione all’efficienza operativa che assicura alle macchine la capacità di proporre il miglior rapporto tra performance e costi operativi in funzione di un ampio range di esigenze applicative, dalla semina su sodo, alle attività di irrorazione su ampie superfici, fino al trasporto e al successivo stoccaggio dei raccolti.
Ciò peraltro anche grazie a passi contenuti entro i tre metri e a masse inferiori alle dieci tonnellate, parametri cui si affianca anche la possibilità di equipaggiare i modelli che fanno capo alla serie “Axion 800” con le medesime trasmissioni a variazione continua “Cmatic” proposte di serie dai top di gamma convenzionali “Axion 900”. Si tratta di gruppi di derivazione Zf realizzati abbinando una trasmissione idrostatica con un cambio meccanico pilotato per via elettronica a quattro rapporti e strutturando il tutto in modo da permettere ai trattori di marciare su strada, ove permesso dal Codice, a 50 chilometri l’ora a un regime motore di mille 600 giri disponendo anche di quattro range di velocità di lavoro in cui le macchine operano solo per via meccanica.
Il tutto con la possibilità di sganciare il legame normalmente in essere fra regime motore, velocità di marcia e potenza erogata, in modo tale da ottimizzare tali parametri massimizzando le prestazioni senza penalizzare i consumi.

Nel caso degli “Axion 800” e se chiamati a operare spesso a pieno regime c’è anche la possibilità di disporre di trasmissioni “Hexashift” – fa eccezione il top di gamma “Axion 870” disponibile solo con cambio “Cmatic” – che si propongono quali gruppi organizzati sulla base di quattro gamme robotizzate a ciascuna delle quali fa capo un powershift a sei stadi per un totale di 24 rapporti in avanzamento e altrettanti in retro.
Questi ultimi sono gestibili anche sottocarico grazie a un inversore elettroidraulico e programmabile nelle sue risposte funzionali denominato “Revershift”. Fra le caratteristiche costruttive peculiari a entrambe le serie da segnalare la presenza di robusti telai di acciaio, progettati per garantire una ripartizione dei pesi perfettamente equivalente tra avantreno e retrotreno e aventi anche la funzione di isolare dal carro il vano abitativo, a differenza di quanto accade sui trattori tradizionali che vedono le cabine appoggiare mediante silent block direttamente sui blocchi che racchiudono le meccaniche motoristiche e di trasmissione. Le prime, nel caso specifico, sono realizzate mediante architetture a sei cilindri di produzione Fpt Industrial che si differenziano tra loro principalmente in termini di cilindrata.

Gli “Axion 800” sono in effetti mossi da unità da sei litri e 700 centimetri cubi serie “Nef” che mettono a disposizione un range di potenze massime oscillante fra i 205 cavalli del modello d’attacco “Axion 800” ai 280 cavalli della versione più prestazionale “Axion 870”, valore quest’ultimo che può elevarsi di ulteriori 15 cavalli grazie al sistema “Cpm”, “Claas Power Management”. Mette a disposizione un surplus di potenza quando il trattore opera alla presa di forza, è impegnato in applicazioni che prevedono l’utilizzo dell’impianto idraulico o traina su strada.
Motori “Cursor” da otto litri e 700 centimetri cubi invece per gli “Axion 900”, unità in grado di erogare tarature massime comprese tra i 325 cavalli della versione “Axion 920” ai 445 cavalli del top di gamma “Axion 960”. Sia i “Nef” sia i “Cursor” operano grazie alla presenza di alimentazioni common rail operanti a mille 800 bar, di distribuzioni a quattro valvole per cilindro, di turbocompressori a geometria fissa o variabile e di sistemi di raffreddamento a controllo elettronico per adeguare la propria azione alle effettive esigenze termiche del motore e minimizzare di conseguenza gli assorbimenti energetici. Gli stessi motori inoltre superano le norme anti inquinamento mediante sistemi di post trattamento scr e senza dover ricorrere a egr di sorta, cosa che concorre ad abbattere ulteriormente i consumi.
Verso lo stesso obiettivo guardano peraltro anche gli impianti idraulici, tipo load sensing e aventi capacità diverse in funzione dei diversi profili di missione delle due famiglie di macchine.
Gli “Axion 800” propongono di serie un impianto capace di 110 litri di olio al minuto elevabili a 150 litri in via opzionale e in grado di alimentare fino a sette distributori ausiliari oltre a un sollevatore posteriore da 122 quintali di portata e a un analogo gruppo anteriore da 56 quintali di capacità.
Gli “Axion 900” invece dispongono di impianti idraulici capaci di oltre 220 litri al minuto di portata che alimentano fino a otto distributori ausiliari e i sollevatori posteriore e anteriore rispettivamente in grado di movimentare carichi da 112 e 65 quintali. Diverse, ma sempre inseribili per via elettroidraulica anche le velocità di lavoro delle prese di forza, con gli “800” che mettono a disposizione i 540 e i mille giri e i “900” che permettono di operare a 740 e mille giri.
Pressione al suolo dimezzata
Due modelli appartenenti alla serie “Axion 900”, gli “Axion 930” e “Axion 960”, sono disponibili anche in allestimento “Terra Trac”, l’esclusivo sistema di cingolatura Claas derivato dall’esperienza maturata dal Gruppo tedesco nel segmento delle grandi raccoglitrici semoventi. A differenza dei cingoli che equipaggiano queste ultime, il sistema “Terra Trac” degli “Axion 900” propone però una configurazione tarata specificamente sulle esigenze applicative tipiche dei trattori di alta potenza e quindi incentrata su una ruota motrice maggiorata, su una trasmissione di azionamento rinforzata e su ruote a raggi di nuova concezione sulle cui superfici esterne trovano posto talloni atti ad espellere la fanghiglia che si accumula fra rullo e nastro quando si lavora su terreni cedevoli o ad alto tasso di umidità.

Così configurato, il sistema permette alle macchine di proporre, rispetto agli analoghi modelli gommati, una forza di trazione superiore del 15 per cento, un’area di contatto più ampia del 35 per cento e una pressione al suolo inferiore del 50 per cento senza che ciò leda la mobilità su strada delle macchine, grazie a una larghezza della carreggiata che indipendentemente dalle cingolature installate, 890, 735, 635 o 457 millimetri le misure disponibili, rimane sempre inferiore ai tre metri.
Del tutto analoga rispetto alle versioni gommate anche la velocità massima raggiungibile di 40 all’ora, così come il comfort grazie alla presenza di rulli di supporto sospesi per via idropneumatica. Questi smorzano vibrazioni e scossoni indotti dalla marcia su fondi rovinati e sconnessi. In tali ambiti gli “Axion 900 Terra Trac” possono inoltre giovarsi di un sistema di oscillazione che consente alla cingolatura di basculare longitudinalmente fra gli otto e i 15 gradi, in modo tale da ampliare o ridurre gli angoli di attacco in funzione delle caratteristiche morfologiche del fondo.
Vantaggi in doppia cifra percentuale Come detto, i campo aperto di alta potenza Claas sono equipaggiabili con il sistema di assistenza ad apprendimento automatico “Cemos”. Di fatto una sorta di consulente di bordo, a cui l’operatore può far ricorso per ottenere la miglior efficienza possibile dell’accoppiata trattore attrezzatura, senza tuttavia dover essere lui a gestirne i parametri operativi. In funzione dell’attività da svolgere, “Cemos” propone in effetti i valori ottimali per la regolazione di tutti i principali gruppi funzionali, quali, per esempio, motore, trasmissione e impianto idraulico, oltre a indicare le zavorre necessarie e la pressione ideale dei pneumatici.
Una volta in campo, la banca dati integrata illustra poi passo dopo passo la regolazione dell’attrezzatura in uso attraverso istruzioni visive di semplice e immediata comprensione, mentre durante il lavoro l’operatore può aprire le finestre di dialogo per verificare le impostazioni di base e confrontarle con le modalità operative precaricate “Potenza” e “Efficienza”, con la prima orientata ridurre al massimo le tempistiche di lavoro, mentre la seconda mira a privilegiare il contenimento dei consumi di carburante. Grazie a ciò, trattore e attrezzatura riescono quindi operare sempre al massimo della loro potenzialità, realizzando risparmi di combustibile che possono arrivare anche al 12 per cento e una resa per unità di superficie che può aumentare fino all’11 per cento.
Titolo: Trattori Claas Axion 800 e Axion 900: benefici tecnologici
Autore: Redazione