Nato quale costruttore di falciatrici semoventi e di motocoltivatori, il gruppo Bcs ha nel tempo ampliato le possibilità di utilizzo di tali macchine mediante la messa a punto di attrezzature specifiche. Fra queste, i trinciaerba Bcs, proposti nelle versioni a lama e a coltelli

Le motofalciatrici prima e i motocoltivatori poi, sono state le macchine che hanno permesso all’attuale gruppo Bcs di nascere e crescere fino ad arrivare oggi a configurarsi quale azienda di levatura internazionale operante nei settori del foraggero e dell’agricoltura specialistica con una gamma di trattori le cui potenze spaziano fra i 26 e i 75 cavalli. Tale produzione non ha però posto in secondo piano i monoasse che, al contrario, hanno visto crescere costantemente le proprie possibilità operative grazie alla messa a punto di sempre nuove e specifiche attrezzature. Fra queste i gruppi trinciaerba preposti al taglio rustico di superfici incolte, attrezzi robusti e affidabili operanti sia con le tradizionali lame rotanti sia con rotori dotati di coltelli mobili.
I sistemi trinciaerba monolama di Bcs
I primi, monolama, sono in grado di lavorare su una larghezza di 80 centimetri godendo di un ponte basculante che permette di seguire il profilo del terreno e di ruotine anteriori pivottanti che favoriscono la manovrabilità del cantiere. Questi risulta gestibile con potenze dell’ordine dei sette chilowatt, meno di dieci cavalli, e permette di regolabile le altezze di taglio attraverso appositi distanziali da posizionarsi sulla lama di taglio.
Atti a pulire soprattutto aree caratterizzate da vegetazione verde o piccole sterpaglie, i trinciaerba a lame rotanti cedono il posto ai modelli a rotore nel caso si debbano affrontare pulizie più impegnative, rese tali dalla presenza di specie legnose, quali arbusti, rovi o residui di potatura.
Due i modelli preposti a tali lavorazioni, con quello di attacco denominato “BladeRunner” e concepito per dar luogo a sfalci e trinciature di erbe infestanti, erbacce e sterpaglie su terreni coltivati. Al suo fianco “RollerBlade” che invece guarda a lavorazioni ancor più heavy-duty su terreni rustici e non precedentemente lavorati.

Comuni a entrambe le attrezzature i rotori portacoltelli, le trasmissioni a ingranaggi in bagno d’olio con freno sulla presa di forza e ruota libera anti-trascinamento, ma diverse le larghezze di lavoro e le strutture esterne.
“BladeRunner” è disponibile nelle larghezze di lavoro di 60, 75, 90 e 110 centimetri e si propone con una bocca anteriore mobile e attillata che consente di falciare materiale anche alto e denso risultando protetta da un telo e una barra, mentre “RollerBlade” avanza solo due larghezze di lavoro, 75 e 90 centimetri, e propone una bocca fissa, prominente in avanti e con palette mobili di protezione.
Grazie al design più basso del suo carter “RollerBlade” si rivela un utile alleato per i manutentori del verde potendo lavorare sotto le piante, vicino ai cespugli e, complice la presenza di un rullo antiscalpo, anche su aiuole rialzate e delimitate da cordoli.
Il carter di “RollerBlade”si propone inoltre con il lato destro completamente libero da ingombri per poter operare vicino a muri e ostacoli e l’appoggio a terra è assicurato dalla presenza del già citato rullo antiscalpo agendo sul quale è anche possibile regolare l’altezza di taglio da un minimo di un centimetro a cinque in maniera continua e agendo su una pratica manovella.
In entrambi i casi il taglio è affidato a coltelli a “Y” che coprono per intero le larghezze di lavoro, ma quelli di “RollerBlade” pesano un buon 60 per cento in più rispetto a quelli che equipaggiano “BladeRunner” così da poter aggredire anche le infestanti più coriacee.

A supportare “BladeRunner” e a regolare l’altezza di taglio da due a dieci centimetri provvedono inoltre due ruotine pivottanti, soluzione che ovviamente dà luogo a masse diverse, da 72 a 105 chili nel caso di “BladeRunner” e da 93 a 106 chili nel caso di “RollerBlade”, e ad altrettanto diverse potenze minime di azionamento, rispettivamente comprese fra i cinque e gli otto chilowatt e mezzo e fra i sei e sette chilowatt e mezzo.
Funzionali ad ogni evenienza
Volendo puntualizzare l’uso delle due attrezzature si può affermare che “BladeRunner” risulti essere un trinciaerba maneggevole, perfetto per utilizzi su terreni in piano o su pendenze moderate. Un attrezzo versatile e polivalente oltre che di facile gestione e abbinabile anche a monoasse di potenza contenuta. “RollerBlade”è invece più orientato alle lavorazioni pesanti e in pendio, ambiti in cui si rivela una vera e propria macchina da sbancamento. É però impegnativo in termini di manovrabilità e per tale motivo è preferibile sia abbinato a monoasse dotati di frizioni di sterzo.
Titolo: Bcs, trinciaerba per ogni evenienza
Autore: Redazione