I biofungicidi Gowan efficaci contro i patogeni

Nel 1953, con una seconda versione nel 2005, s’impose all’attenzione del grande pubblico il film “La guerra dei mondi”, ispirato all’omonimo romanzo di Herbert George Wells, del 1897. In entrambi i casi, la Terra viene invasa da una specie aliena, scatenando una lotta feroce alla fine della quale, per fortuna, i “buoni” vincono e i “cattivi” soccombono. Anche se in modo meno spettacolare, ogni giorno tale trama si realizza anche fra microrganismi. Solo che in tal caso a vincere sono spesso i microrganismi “cattivi”, cioè quelli che danneggiano le piante coltivate. Per contrastarli, però, si stanno moltiplicando le soluzioni basate su agrofarmaci a basso rischio afferenti al settore del biocontrollo. Fra questi spiccano diversi microrganismi “buoni”. In sostanza, la fitoiatria del futuro potrebbe somigliare sempre più a una guerra dei micromondi.

Su tale fronte di ricerca un ruolo da protagonista lo ha assunto nel tempo Gowan, azienda che oggi offre un catalogo prodotti in cui le biosoluzioni occupano uno spazio tecnico di primo piano. Nei programmi di difesa promettono quindi di conquistare spazi importanti prodotti come “Ibisco”, “Polyversum e “Remedier”. Formulato come liquido, “Ibisco” contiene “cos-oga”, ovvero chito-oligosaccaridi contenuti nelle pareti cellulari dei funghi, abbinati a oligo-galaturonidi, frammenti di pectina derivanti dalle pareti cellulari vegetali.

La biosintesi come barriera difensiva

Tali molecole operano in veste di elicitori, stimolando nelle colture la biosintesi di metabolitiimplicati nelle risposte difensive ai patogeni. Fra tali risposte, per esempio, figurano lefitoalessine. “Ibisco” può essere applicato per il controllo dell’oidio della vite, della fragola, del brusone del riso e di numerose colture orticole. Ancor più ampia l’etichetta di “Polyversum”, agrofarmaco biologico a base di Pythiumoligandrum, ideale per l’agricoltura biologica e integrata grazie ai suoi molteplici modi d’azione.

In primis, questo microrganismo benefico esercita una forma di micoparassitismo nei confronti dei patogeni, penetrandovi all’interno e decomponendonelecellule mediante enzimi litici. Inoltre, quando applicato al terreno colonizza le radici delle colture sottraendo spazio ai patogeni in grado di attaccarle. In secondo luogo, i metaboliti prodotti da Pythiumoligandrum stimolano nelle colture la produzione di barriere morfologiche ebiochimiche utili al contenimento delle malattie.

Stimolazioni benefiche per le rese

Infine, “Polyversum stimola la crescita sia delle radici sia della porzione epigea della pianta, aumentando le rese. Nello spettro d’azione di “Polyversum” compaiono septoriosi e fusariosi dei cereali a paglia, come pure muffa grigia e marciumi acidi della vite. La botrite è il patogeno target anche su fragola, ortaggi a foglia, solanacee, cucurbitacee, asparago, actinidia e fagiolino. Infine “Remedier”, agrofarmaco biologico a baseTrichoderma asperellum e Trichodermagamsii, entrambi capaci di esercitare un’azione antagonista nei confronti dei patogeni, dei quali ostacolano la proliferazione.



“Remedier” è quindi particolarmente indicato nella prevenzione dei funghi che attaccano gli apparati radicali e il colletto delle colture orticole, quali Rhizoctonia, Pythium,Sclerotinia, Verticillium, Thielaviopsis, Phytophthora. In frutticoltura le sue applicazioni alle chiome contrastano invece le proliferazioni di Armillaria, come pure i cancri rameali, nelle drupacee, Stemphylium, su pero, e mal dell’esca, su vite.

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Titolo: I biofungicidi Gowan efficaci contro i patogeni

Autore: Redazione

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