Fpt industrial “Xc13 H2”: evoluzione continua

Forte di una produzione annua mondiale di oltre centomila motori agricoli cui si affiancano quelli industriali e marini, Fpt Industrial non ha mancato di lanciare in occasione di Agritechnica ulteriori novità tese sia ad ampliare la sua offerta nell’ottica multi-fuel anticipando le future soluzioni propulsive. 

Da qui un costante impegno nel miglioramento continuo dei motori diesel a combustione interna, abbinato all’introduzione di carburanti totalmente sostenibili come il biometano e l’idrogeno.

Fpt industrial “Xc13 H2” progettato ex novo

Non a caso Hannover ha tenuto a battesimo la versione “H2” alimentata a idrogeno di “Xc13”. Unità policombustibile esposta ad Hannover anche nelle varianti diesel e metano, messa a punto da Fpt utilizzando gli stessi parametri geometrici che caratterizzano i sei cilindri “Cursor”, l’architettura sei cilindri e la cilindrata da 12 litri 876 centimetri cubi con canne da 135 millimetri di alesaggio per 150 di corsa, ma riprogettando l’intero motore definendo un’unità completamente nuova, a cominciare dal basamento, dal sotto-basamento e dalla testa. Componenti realizzati con ghisa a grafite compatta. La maggior robustezza di tale materiale rispetto alla ghisa comune ha permesso di ridurre gli spessori delle pareti dei componenti riducendone le masse di circa il dieci per cento rispetto a “Cursor 13”, unità dalla quale “Xc13” ha mutuato la testata e il sistema di accensione a candela posizionato centralmente lungo l’asse cilindro. 

Fpt industrial “Xc13 H2”: cosa sapere

Si accomuna invece alle versioni diesel il sistema di iniezione del carburante di tipo diretto e il sistema di sovralimentazione, basato su un turbocompressore a geometria variabile dedicato simile a quello che equipaggia la versione diesel. Diversa ovviamente la termodinamica in quanto l’idrogeno avanza un rapporto stechiometrico di circa 34 parti di aria per una di idrogeno e ciò porta “Xc13” a lavorare con miscele di almeno 68 parti di aria per una di idrogeno. L’elevata diluizione con l’aria riduce la formazione di ossidi di azoto dando origine a una linea di scarico derivata da quella delle versioni diesel. Il motore è già stato sottoposto a una serie di importanti prove pratiche attuate equipaggiando un gatto delle nevi Prinoth e Fpt Industrial sta lavorando per la sua industrializzazione.

Sempre guardando all’ampliamento delle soluzioni esposto ad Hannover la versione definitiva da 204 cavalli di “N45”, il quattro cilindri che ha quasi monopolizzato il settore agricolo nelle classi di potenza medio-alte. La nuova taratura è sempre realizzata sulla base del blocco motore standard da quattro litri e mezzo di cilindrata e tali risultano anche la distribuzione a quattro valvole per cilindro e il sistema di aspirazione forzato mediante turbo e intercooler. L’alimentazione è delegata a un impianto common rail operante a mille e 600 bar di pressione mentre l’emissionamento è assicurato da un sistema integrato di post trattamento “Hi-eScr2” che esclude la necessità do dover prevedere un egr sull’aspirazione.

Grazie a tali contenuti l’unità eroga la sua massima potenza a due mila e 200 giri abbinandola a una coppia massima di 800 newtonmetro realizzati a mille e 500 giri. Il tutto per una massa di 402 chili che realizza un rapporto peso/potenza inferiore ai due chili/cavallo, parametro condiviso anche da alcune unità cugine a sei cilindri “N67” che in occasione di Agritechnica 2023 han visto la presenza del modello alimentato a gas naturale caratterizzato dalle stesse prestazioni del suo equivalente diesel in termini di potenza, coppia e durata. Si inserisce in una gamma di motori a gas naturale fra le più ampie del mercato per le applicazioni on-road e off-road, con soluzioni da 136 a 460 cavalli per veicoli leggeri, medi e pesanti nel segmento on-road e da 75 a 234 cavalli per l’off-road. Tutti i motori “Nef” e “Cursor” possono essere alimentati a gas naturale compresso o liquefatto oltre che derivante da impianti biogas, soluzione che sta particolarmente a cuore a Ftp Industrial quale gruppo fortemente orientato a bilanciare le esigenze di produttività con quelle di sostenibilità. 

Punta all’industrializzazione anche “F28 Hybrid”, ennesima versione di un quattro cilindri di potenza medio-bassa, da 50 a 101 cavalli, che fa dell’eclettismo la sua arma vincente. È infatti disponibile oltre che in versione diesel anche nelle versioni “natural gas” e, appunto, “Hybrid”, soluzione quest’ultima realizzata abbinando a un’unità diesel da 75 cavalli di potenza un generatore elettrico integrato nel volano in grado di erogare 27 cavalli in modalità continuativa e 40 quale prestazione di picco. Batterie permettendo, ciò assicura un disponibilità d totale di 102 cavalli continui e di 115 cavalli di picco senza dover ricorrere a gruppi propulsivi di cilindrata, dimensioni e massa superiori a quelle di “F28”. 

Titolo: Fpt industrial “Xc13 H2”: evoluzione continua

Autore: Jacopo Oldani

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