McCormick serie “X6 Xtrashift”: efficienze garantite

In un contesto storico come quello attuale in cui le immatricolazioni nazionali di trattori hanno virato verso una marcata flessione dopo un biennio di crescita, con il concreto rischio che la chiusura dell’anno in corso si posizioni sotto le 17 mila unità, sono solo i mezzi caratterizzati da contenuti tecnici innovativi quelli in grado di generare i ritorni più interessanti per costruttori e concessionari. I dati di mercato 2023 confermano in effetti come le aziende agricole prima di investire in nuovi trattori ci pensano due volte, ma quando poi decidono lo fanno guardando al futuro, cercando quindi di arricchire i rispettivi parchi macchine con mezzi in grado di offrire il miglior equilibrio in termini di rapporto fra prestazioni e costi operativi.

Una connotazione quest’ultima da sempre alla base della linea di prodotto McCormick e, in particolare, dei campo aperto di media potenza serie “X6 Xtrashift”, due modelli orientati a soddisfare le esigenze di un ampio range di organizzazioni agricole potendo assolvere alle lavorazioni del terreno e ai trasporti su strada all’interno delle aziende di piccole e medie dimensioni o, viceversa, supportando le applicazioni zootecniche e foraggere nelle realtà maggiormente strutturate.

McCormick serie “X6 Xtrashift”: strutturalmente versatile

Ciò grazie soprattutto a una configurazione strutturale che affianca a un passo di due mila e 420 millimetri una massa a terra nell’ordine dei quattro mila e 800 chili, parametri che permettono loro di proporsi sia quali campo aperto compatti sia quali medium utility strutturati, con il primo profilo di missione agevolato peraltro dalla possibilità di montare posteriormente pneumatici da 38 pollici di diametro che oltre a enfatizzare le doti di trazione garantiscono anche capacità di carico superiori agli standard di classe. Alle applicazioni tipiche dei medium utility guardano invece angoli di volta di 55 gradi che giocano a favore della manovrabilità in tutti gli ambienti caratterizzati da spazi contenuti e la possibilità di installare direttamente in fabbrica un eventuale caricatore frontale originale McCormick per far fronte alle movimentazioni in ambito zootecnico e foraggero.

Massima versatilità operativa indipendente dall’ambito applicativo quindi, connotazione indotta in particolare dalla presenza della trasmissione “Xtrashift”, un powershift a tre stadi operante su un cambio meccanico a tre gamme e quattro marce che mette a disposizione 36 rapporti in avanzamento e 12 in retro, elevabili a 48+16 attraverso un super riduttore operante sulla gamma bassa. L’innesto delle retromarce è inoltre gestibile mediante l’inversore elettroidraulico “Reverse Power Shuttle”, modulabile nella reattività per rendere le risposte più o meno aggressive a seconda del lavoro da svolgere, mentre le funzioni “Eco Forty” e “Park Lock” permettono, rispettivamente, di marciare su strada a 40 all’ora al regime di mille 900 giri, così da minimizzare i consumi, e di bloccare il trattore anche su terreni in pendenza senza la necessità di mantenere la pressione sul pedale del freno.

Fpt Industrial i propulsori

Ne deriva un’efficienza operativa che concorre a rendere più semplice e immediata la gestione delle applicazioni indipendentemente dalle condizioni operative, complice anche l’elasticità di erogazione assicurata da motorizzazioni Fpt Industrial “F 36” a quattro cilindri da tre litri e 600 centimetri cubi. Emissionate stage V mediante sistemi scr affiancati da catalizzatori doc e da filtri dpf, le unità mettono in effetti a disposizione dei due modelli “X6.125” e “X6.135” rispettivamente 119 e 127 cavalli di potenza massima a mille e 900 giri e coppie massime di 518 newtonmetro per entrambe le versioni a mille 300 giri.

Ridotti consumi di carburante

Grazie a ciò, le macchine beneficiano quindi di curve coppia lineari e progressive che concorrono a minimizzare gli assorbimenti energetici e di conseguenza i consumi di carburante anche durante le applicazioni più gravose che prevedono l’impiego di attrezzature impegnative in termini di richiesta idraulica. Necessità queste ultime a cui è peraltro preposto un impianto a centro chiuso a doppia pompa che mette a disposizione 38 litri di olio al minuto per i servizi di bordo e ulteriori 110 litri al minuto per alimentare fino a cinque distributori ausiliari e un sollevatore posteriore da sei mila chili di portata massima.

A livello opzionale è inoltre possibile affiancare il gruppo con un sollevatore anteriore da due mila e 250 chili di capacità per realizzare cantieri di lavoro in combinata, alla cui semplificazione della gestione guarda la possibilità di equipaggiare le macchine con un assale anteriore sospeso a controllo elettronico e a ruote indipendenti che oltre a migliorare la stabilità del trattore durante i lavori in campo concorre anche ad ammortizzare le sollecitazioni indotte dalle attrezzature portate frontalmente durante gli spostamenti su strada.

McCormick serie “X6 Xtrashift”, la tecnologia a portata di mano

Di serie invece la presenza del sistema isobus di dialogo con le attrezzature, della predisposizione per la guida satellitare “Psm”, realizzabile attraverso l’interconnessione dell’antenna “Ags-2” con il volante “Aes-35” e il monitor “X25, e del sistema “McCormick Fleet & Remote Diagnostic Management” che monitorizza le principali attività di una eventuale flotta trattori in qualsiasi momento e in qualunque parte del Mondo. Via computer o dispositivi mobili, i dati sono poi disponibili unitamente a quelli inerenti consumi, livelli, temperature e sessioni di lavoro, così da mantenerne costantemente sotto controllo l’efficienza delle macchine e renderne possibile la diagnostica da remoto.

Comfort full time con McCormick serie “X6 Xtrashift”

Orientati a utilizzi misti e quindi quasi sempre continuativi, i McCormick “X6 Xtrashift” propongono i massimi standard di comfort e di semplicità di gestione, obiettivi perseguiti dai tecnici del Marchio che fa capo ad Argo Tractors lavorando sulla struttura a quattro montanti della cabina, sulla visibilità e sull’ergonomia dei comandi.

Ad assicurare l’ottimale isolamento del vano dalle vibrazioni guarda infatti un sistema di sospensioni meccaniche operanti attraverso molle controllate da ammortizzatori idraulici in grado di realizzare fino a 96 millimetri di corsa, mentre la piena visibilità sull’area di lavoro è garantita da ampie pannellature atermiche e da tettucci trasparenti che agevolano l’impiego di un eventuale caricatore frontale. La gestione di quest’ultimo è peraltro demandata a uno specifico joystick elettroproporzionale che permette di controllare anche il sollevatore e gli innesti delle marce ridotte, mentre la presenza di dieci fari a led assicura la piena fruibilità delle macchine anche in condizione di scarsa o nulla visibilità.

Titolo: McCormick serie “X6 Xtrashift”: efficienze garantite

Autore: Redazione

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