Seminatrici Kuhn serie “Maxima 3” e “Kosma”, precisione nel dna

Le masse in gioco rientrano fra i parametri operativi da valutare attentamente nella scelta di un’attrezzatura. Non sempre sono in effetti indispensabili pesi consistenti, soprattutto se a parità di risultato finale le minori masse impiegate concorrono anche a ridurre i rischi di compattamento del terreno e i consumi di carburante. Ciò a maggior ragione quando si utilizzano le seminatrici, macchine che in funzione della tipologia di lavoro da svolgere e delle condizioni del fondo devono adattarsi alle necessità specifiche in modo tale da garantire sempre il miglior rapporto tra prestazioni e costi operativi. Proprio per tale ragione, Kuhn ha declinato la sua offerta nel segmento delle seminatrici pneumatiche di precisione sulla base di due differenti serie, denominate “Maxima 3” e “Kosma”, che si orientano ad altrettanti profili di missione.

Kuhn “Maxima 3”

Le prime, disponibili in 13 modelli, guardano alle applicazioni più impegnative in virtù di masse comprese tra i mille e 70 chili nel modello di attacco, a quattro file, e i tre mila e 780 della versione top di gamma, a 12 file e basata su un telaio doppio telescopico. Le seconde, più leggere in funzione di pesi che attaccano dai 910 chili della versione base a quattro file per raggiungere i due mila e 650 chili del modello più strutturato a 12 file, vocato alla semina della barbabietola da zucchero, offrono invece una riduzione fino al 30 per cento della capacità di sollevamento richiesta al trattore rispetto alle “Maxima 3” di pari configurazione, così da permetterne l’abbinamento anche con mezzi di media potenza.

Range tra i più alti del mercato

Kuhn “Maxima 3”

Così configurata, la gamma di seminatrici pneumatiche di precisione Kuhn propone uno dei più ampi range di masse in gioco del mercato, non solo in termini strutturali ma anche e soprattutto a livello di elementi di semina. Se nella serie “Maxima 3” questi ultimi raggiungono i 120 chili di peso a vuoto, nella serie “Kosma” i pesi si fermano a 95 chi, fermo restando che tali parametri corrispondono alla pressione al suolo durante la semina quando le macchine siano impostate senza pressioni extra, come accade quando si lavora su terreni molto sciolti e con profondità di semina superficiali.

A fronte di terreni più compatti e con profondità di semina più elevate è invece necessario esercitare pressioni superiori, in modo da garantire la necessaria omogeneità della messa a dimora. Un obiettivo quest’ultimo reso peraltro possibile da un sistema di regolazione della pressione del coltro semplice e gestibile senza attrezzi che per la serie “Kosma” permette di impostare pressioni aggiuntive di 12 chili e mezzo o di 25 chili, fino a raggiungere una capacità pressoria massima di 120 chili. Più generose le prestazioni extra offerte dalla serie “Maxima 3”, con impostazioni della macchina che permettono di salire di 20, 40 o 60 chili per raggiungere il tetto massimo di 180 chilogrammi.

Anche ad azionamento elettrico

Alla precisione operativa concorre anche il sistema di distribuzione dei semi che su entrambe le serie può essere ad azionamento meccanico oppure elettrico, con quest’ultimo che garantisce la massima osservanza della dose di semi per ettaro senza attingere alla potenza elettrica del trattore.

Kuhn serie “Kosma”

Ciò grazie alla presenza di un proprio alternatore operante a 48 volt che assicura una rotazione continua di grande precisione anche in caso di accelerazioni o decelerazioni improvvise, potendo operare con popolazioni di semina estreme, fino a 600 mila unità per ettaro, a seconda del tipo di semi e della velocità d’avanzamento. Quest’ultima varia peraltro da quattro a otto chilometri orari per le “Kosma” e tra cinque e dieci all’ora per le “Maxima 3”, potendo giovarsi in entrambi i casi di espulsori che rilasciano i semi presenti sul disco attraverso uno sportello modificato che assicura un’interruzione netta della suzione pneumatica che li trattiene.

Come orientarsi fra le diverse sigle

Oltre al numero di file, le seminatrici Kuhn si distinguono fra loro per le sigle che le accompagnano. Le “Kosma” sono infatti declinate sulla base di tre differenti versioni. La sigla “M” identifica i modelli a telaio fisso da quattro a sei file, mentre la “Td” e la “R” indicano rispettivamente le macchine dotate di telaio telescopico e le versioni ripiegabili da otto a 12 file. Analogamente, anche le “Maxima 3” presentano le medesime versioni, declinate però in ulteriori sottoversioni che coprono ogni possibile configurazione della macchina. La sigla “Trr” indica in effetti il telaio trainato ripieghevole, mentre “Rxl” e “Rt” definiscono rispettivamente il telaio ripieghevole di grande larghezza e il telaio ripiegabile e telescopico. Le versioni “Tim” della serie “Maxima 3” indentificano infine le attrezzature caratterizzate da telai telescopici indicizzabili, anche in versione larga, capaci di operare a interfila variabile, con queste ultime che sull’intera gamma Kuhn sono impostabili tra un minimo di 37 centimetri e mezzo e un massimo di 80 centimetri.

Titolo: Seminatrici Kuhn serie “Maxima 3” e “Kosma”, precisione nel dna

Autore: Redazione

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