Il cvt conquista il cingolo

Case Ih lancia i primi trattori articolati e cingolati di altissima potenza mossi mediante una trasmissione a variazione continua. Tre i modelli, per una potenza massima di oltre 610 cavalli e un’idraulica fino a 428 litri di olio al minuto

Case Ih Quadtrac

Marchio famoso nel Mondo per le sue macchine di alta potenza e per la qualità dei suoi prodotti, Case Ih ha fatto sua un’ennesima prima mondiale installando una trasmissione continua “CvxDrive” su tre modelli “Quadtrac” da 540, 500 e 470 cavalli nominali ma da 613, 558 e 525 cavalli veri. La gamma “Quadtrac” si amplia così da cinque a otto macchine risultando anche l’unica al Mondo a proporre sia mezzi dotati di trasmissioni powershift sia di trasmissioni a variazione continua. Queste ultime sono basate sull’ormai classico abbinamento fra un gruppo idrostatico e un powershift a quattro stadi che operano in maniera sincronizzata realizzando quattro velocità di lavoro nell’ambito delle quali i trattori si muovono solo per via meccanica. Connotazione specifica del sistema “CvxDrive” l’integrazione fra pompa e motore idrostatico in un unico blocco e con la prima che assolve alla funzione di variazione della portata permettendo al motore idrostatico fisso di essere azionato in entrambe le direzioni. Quattro frizioni multidisco operanti in bagno d’olio pilotano poi altrettanti riduttori epicicloidali attuando le variazioni di gamma senza interruzioni di coppia e con velocità delle frizioni sempre uguali per garantire cambiate regolari ed esenti da usura delle frizioni stesse. Così concepita la trasmissione permette non solo di slegare le velocità di avanzamento della macchina dal regime del motore, ma anche di realizzare funzioni ausiliarie quali, per esempio, “‘Active Hold Control” che impedisce al trattore di arretrare quando fermo su una pendenza e di ripartire senza che l’operatore debba utilizzare frizione o freni. Al posto del classico pedale dell’acceleratore si è inoltre sostituito un pedale di guida che può pilotare avanzamenti e velocità o il carico motore, a scelta dell’operatore, e c’è anche la possibilità di regolare la massima velocità raggiungibile o di lavoro mediante una rotella e i pulsanti delle gamme posti sulla leva “MultiController” del bracciolo. La stessa leva integra inoltre l’inversore “Powershuttle” che funziona in parallelo con la leva dell’inversore posta sulla parte sinistra del piantone di sterzo, mentre un doppio acceleratore manuale “Eco Drive” consente di impostare il regime minimo e massimo del motore per massimizzare l’efficienza e minimizzare il consumo di carburante. Di fatto un gruppo che integrando elettronica di gestione avanzata, meccanica di alta precisione e una grossa componente idrostatica apre nuove possibilità di lavoro, tutte orientate a minimizzare la fatica e a rendere il più semplice possibile la gestione di un mezzo lungo più di sette metri e mezzo, alto quasi quattro e largo tre che pesa a vuoto 24 tonnellate. Guarda nella stessa direzione anche il sistema “Apm”, “Automatic Productivity Management”, preposto alla gestione automatica della produttività. Di fatto assicura sempre il funzionamento più efficiente possibile della macchina, a prescindere che l’obiettivo dell’operatore o del proprietario sia quello di ridurre al minimo i consumi o incrementare la produttività, coordinando motore e trasmissione. Da segnalare che la pompa a cilindrata variabile che alimenta le utenze idrauliche principali è del tipo a compensazione di flusso e di pressione e vanta una portata massima di 216 litri al minuto elevabili in opzione a ben 428 litri al minuto. L’impianto funziona a una pressione di 210 bar alimentando sino a otto distributori idraulici ausiliari, i quali, assieme al sollevatore posteriore da 90 quintali di capacità, sono controllati elettronicamente mediante il bracciolo “MultiController”.

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