Landini serie “6H”, ergonomia e comfort al top

Secondo i più recenti dati diffusi da FederUnacoma, i costruttori nazionali operanti nel comparto della meccanizzazione agricola esportano quasi il 75 per cento delle proprie produzioni. Un valore che testimonia sia una qualità costruttiva del “Made in Italy” riconosciuta in tutto il Mondo sia quanto i mercati internazionali apprezzino i ritorni progettuali indotti da esperienze produttive ultradecennali che ben si coniugano con le più moderne connotazioni tecniche. Trattori affidabili e d’avanguardia quindi, ma sempre e comunque a misura d’operatore, di facile gestione e di uso intuitivo.

Ne derivano mezzi tecnologicamente attuali e ricchi di soluzioni tecniche avanzate, ma fruibili anche da chi non ama confrontarsi con elettroniche troppo invasive e spinte preferendo disporre di macchine ben bilanciati in termini di rapporto prestazioni/consumi.

Landini serie “6H”: mezzi versatili ed efficienti

Proprio su quest’ultima connotazione poggia probabilmente il buon riscontro commerciale proposto dai campo aperto di media potenza Landini “Serie 6H” nonostante siano stati lanciati all’inizio dello scorso anno e poi consegnati solo da Settembre in poi causa i problemi di approvvigionamento delle materie prime e della componentistiche che ancora affliggono i costruttori.



Orientati a soddisfare le esigenze di un ampio range di organizzazioni agricole, assolvendo alle lavorazioni del terreno e ai trasporti su strada all’interno delle aziende di piccole e medie dimensioni o, viceversa, supportando le applicazioni zootecniche e foraggere nelle realtà maggiormente strutturate, i due modelli che fanno capo alla “Serie 6H” sono in effetti riusciti a imporsi sul mercato grazie soprattutto a una configurazione strutturale che affianca un passo di due mila e 420 millimetri una massa a terra nell’ordine dei quattro mila e 800 chili, due parametri che permettono loro di proporsi sia quali campo aperto compatti sia quali medium utility strutturati, con il primo profilo di missione agevolato peraltro dalla possibilità di montare posteriormente pneumatici da 38 pollici di diametro che oltre a enfatizzare le doti di trazione garantiscono anche capacità di carico superiori agli standard di classe.

Caricatori frontali originali

Alle applicazioni tipiche dei medium utility guardano invece angoli di volta di 55 gradi, che giocano a favore della manovrabilità in tutti gli ambienti caratterizzati da spazi contenuti, e la possibilità di installare direttamente in fabbrica un eventuale caricatore frontale originale Landini per far fronte alle movimentazioni in ambito zootecnico e foraggero.

Massima efficienza operativa indipendente dall’ambito applicativo quindi, connotazione indotta in particolare dalla presenza della trasmissione “T-Tronic”, un powershift a tre stadi operante su un cambio meccanico a tre gamme e quattro marce che mette a disposizione 36 rapporti in avanzamento e 12 in retro, velocità elevabili a 48+16 attraverso un super riduttore operante sulla gamma bassa. L’innesto delle retromarce è gestibile mediante un inversore elettroidraulico, denominato “Reverse Powershuttle”, modulabile nella reattività per rendere le risposte più o meno aggressive a seconda del lavoro da svolgere, mentre la funzione “Park Lock” permette di bloccare il trattore anche su terreni in pendenza senza la necessità di intervenire sul pedale del freno.

Così configurata, la trasmissione non fa quindi mai mancare il rapporto più adatto per ottimizzare prestazioni e consumi, obiettivo al cui raggiungimento molto concorrono anche le motorizzazioni Fpt Industrial serie “F 36”, dei quattro cilindri da tre litri e 600 centimetri cubi che mettono a disposizione dei due modelli “Serie 6-125H” e “Serie 6-135H”, rispettivamente, 119 e 127 cavalli di potenza massima erogati a due mila e 200 giri e 518 newtonmetro di coppia e milla 400 giri.

Idrauliche da 110 litri di olio al minuto

Emissionate stage V mediante sistemi scr affiancati da catalizzatori doc e da filtri dpf, senza quindi il ricorso a impianti egr, le unità vantano curve di coppia sempre lineari e progressive, in grado di assicurare un’elevata elasticità di esercizio senza dar luogo a consumi eccessivi anche in caso di applicazioni gravose che richiedono la piena potenza. In tali ambiti le macchine possono peraltro giovarsi di un impianto idraulico a centro chiuso che eroga 38 litri per i servizi di bordo e 110 litri al minuto interamente destinati ad alimentare fino a cinque distributori ausiliari e un sollevatore posteriore da sei mila chili di portata massima, con quest’ultimo affiancabile in via opzionale da un analogo gruppo anteriore da due mila e 200 chili di capacità.

A innesto elettroidraulico anche la doppia trazione, il blocco dei differenziali e la presa di forza, gruppo disponibile a due o a quattro velocità di lavoro che ai regimi standard di 540 e mille giri affianca quelli eco.

Per i Landini serie “6H” volendo anche l’assale sospeso

Fra gli optional da segnalare anche la presenza di un assale anteriore sospeso di progettazione originale Argo Tractors proposto in optional che oltre a migliorare il comfort di lavoro concorre anche a stabilizzare la macchina durante la marcia su strada. Di serie invece la presenza del sistema isobus di dialogo con le attrezzature, della predisposizione per la guida satellitare, realizzabile attraverso l’interconnessione dell’antenna “Ags-2” con il volante “Aes-35” e il monitor “X25, e il sistema “Landini Fleet & Remote Diagnostic Management” . Integra un anno di abbonamento “Pro Pack” alla piattaforma “Landini Farm Management” ed è preposto a monitorare le principali attività di una eventuale flotta trattori in qualsiasi momento e in qualunque parte del Mondo.

Via computer o dispositivi mobili i dati sono poi resi disponibili in remoto unitamente a quelli inerenti consumi, livelli, temperature e sessioni di lavoro, così da mantenerne costantemente sotto controllo l’efficienza delle macchine e renderne possibile la diagnostica da remoto.

Ergonomia e comfort al top

Orientati, come detto, a operare full time, i Landini “Serie 6H” propongono i massimi standard di comfort e di semplicità di gestione, obiettivi perseguiti dai tecnici del Marchio emiliano lavorando sulla struttura a quattro montanti della cabina, sulla visibilità e sull’ergonomia dei comandi. Ad assicurare l’ottimale isolamento del vano dalle vibrazioni guarda infatti un sistema di sospensioni meccaniche operanti attraverso molle controllate da ammortizzatori idraulici in grado di realizzare fino a 96 millimetri di corsa, mentre la piena visibilità sull’area di lavoro è garantita da ampie pannellature atermiche e da tettucci trasparenti che agevolano l’impiego del già citato eventuale caricatore frontale. La gestione di quest’ultimo è peraltro demandata a uno specifico joystick elettroproporzionale che permette di controllare anche il sollevatore e gli innesti delle marce ridotte, mentre la presenza di dieci fari a led assicura la piena fruibilità delle macchine anche in condizione di scarsa o nulla visibilità.

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Titolo: Trattori Landini serie “6H”, ergonomia e confort al top

Autore: Redazione

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