Specialità nipponiche

Kubota rinnova la propria offerta nel segmento degli specializzati con il lancio della nuova serie “M5001N”, tre modelli da 73, 93 e 105 cavalli di potenza in grado di far fronte a tutte le esigenze applicative nell’ambito frutticolo e vitivinicolo

Kubota M5001N

Arrivata a sfiorare il sei per cento di quote nel mercato italiano, Kubota ha fatto registrare nel 2016 una crescita in ogni segmento in cui è attiva, riuscendo addirittura a piazzare un suo trattore nella top ten degli specializzati più immatricolati. Un successo significativo raggiunto in un ambito da sempre presidiato esclusivamente da trattori italiani e frutto di un’offerta commerciale capace di rispondere alle esigenze del singolo utente attraverso macchine configurabili in funzione delle differenti necessità applicative. Deriva non a caso proprio da tale filosofia progettuale anche la nuova serie di specializzati “M5001N”, macchine che trovano nell’ultima lettera della sigla il loro profilo di missione. “N” è infatti l’abbreviazione di “Narrow”, “stretto” in italiano, e identifica tre modelli, denominati “M5071N”, “M5091N” e “M5101N”, caratterizzati da larghezze di mille 250 millimetri che ne permettono l’impiego nelle lavorazioni in ambito specializzato tipiche dei Paesi dell’area mediterranea. Proprio in tale ottica, la nuova serie “M5001N” è equipaggiata con un’unità Kubota turbo/intercooler serie “V3800 Cr Tie4” a quattro cilindri da tre litri e 800 centimetri cubi in grado di erogare un range di potenze massime compreso tra i 73 e i 105 cavalli. Operante sulla base di un sistema di alimentazione common rail ad alta pressione e di distribuzioni a quattro valvole per cilindro, il motore risulta allineato alle normative stage 3B in termini di emissioni e si interfaccia con un’inedita trasmissione sincronizzata a tre gamme e sei marce che, affiancate da un hi-lo, mettono a disposizione degli operatori 36 rapporti in avanzamento e altrettanti in retro, con questi ultimi innestabili mediante un inversore operante per via elettroidraulica. Tale soluzione, oltre a semplificare la gestione dei cambi di direzione, agevola soprattutto le manovre in entrata e in uscita dai filari, ambito nel quale la macchina può giovarsi peraltro della presenza del sistema “Bi-Speed” che, durante la sterzata, innesta una frizione dedicata ad azionare un gruppo meccanico che raddoppia la velocità delle ruote anteriori, in modo tale che queste ultime “tirando” il trattore verso l’interno della curva permettano alla macchina di chiudere la traiettoria con un raggio di volta più contenuto. Alla movimentazione delle attrezzature è invece preposto un impianto idraulico a centro chiuso dalla portata massima di 63,3 litri, per il modello d’attacco “M5071N”, e di 68 litri e mezzo, per i più prestazionali “M5091N” e “5101N”, destinati ad alimentare fino a cinque distributori, una presa di forza a due velocità di lavoro, 540 giri al minuto in versione Standard ed Eco, e un sollevatore posteriore dalla capacità massima di due mila e 300 chili. Orientata invece al comfort operativo la presenza di una nuova cabina pressurizzata ad alta visibilità integrante un sedile a sospensione meccanica e un impianto di riscaldamento e di raffrescamento teso a rendere il vano un luogo di lavoro ideale durante l’intero arco dell’anno indipendentemente dalle condizioni ambientali.

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