Top Ten 2020: le classifiche definitive

I cento trattori più diffusi sul mercato, eletti tali dai 17 mila e 879 agricoltori che nel corso del 2020 hanno investito in macchine atte ad accrescere le potenzialità operative delle proprie aziende.Top Ten 2020: le classifiche definitive

Le classifiche “Best seller award” stilate da Macchine Trattori sono relative ai mezzi più immatricolati nel corso di ogni anno solare. Si basano su analisi e interviste condotte nel corso dell’intero anno e, soprattutto, su dati ufficiali diffusi dalla Motorizzazione Civile. Non sono quindi valutazioni o riconoscimenti calati dall’alto sulla base di decisioni prese da giurie più o meno competenti e affidabili nei giudizi, ma derivano da dati oggettivi. Si precisa che nelle classi in cui sono presenti trattori aventi i medesimi volumi di immatricolato gli stessi trattori sono proposti in ordine alfabetico.Top Ten 2020: le classifiche definitive

ANTONIO CARRARO

Grazie a un immatricolato 2020 di mille e 698 trattori, 214 in più rispetto al 2019, Antonio Carraro si riconferma il secondo marchio in assoluto del mercato, alle spalle di New Holland e davanti a John Deere. Una posizione che non è nuova al brand padovano, peraltro suffragata dalla presenza di una macchina nella classifica assoluta dei trattori più venduti in Italia, e che si lega a un listino quanto mai ricco di proposte.

Si spazia infatti dai trattori con pianale di carico ai cingolati su gomma per un totale di oltre trenta diversi modelli che nel loro complesso riescono a soddisfare le esigenze di qualsiasi azienda operante in ambiti diversi dal campo aperto. Lo stesso listino è ovviamente anche alla base del quasi assoluto monopolio, sue le prime nove posizione su dieci, che la Casa detiene nella classe L a cui fanno capo gli isodiametrici.

CLAAS

Fortemente orientata ai trattori di prestazioni superiori ai cento cavalli, e in particolar modo ai campo aperto, Claas ha chiuso il 2020 facendo propria una quota di mercato molto simile a quella dell’anno precedente. Complici i contenuti tecnologici di alto livello che hanno permesso di sfruttare al meglio gli aiuti disponibili.

Analoghe a quella globale, e quindi di buon livello, anche le performance proposte dai vari modelli nelle rispettive classi. Va precisato a tale proposito che se è vero che le Top Ten vedono la Casa presente solo con “Axion 850”, è altrettanto vero che altri “Axion” sono appena fuori le classifiche, affermazione che vale anche per alcuni modelli di potenze medio-basse.

DEUTZ-FAHR

Marchio di riferimento e di livello globale per il Gruppo Sdf, Deutz-Fahr ha chiuso il 2020 con un’ottima performance commerciale che ha trascinato in attivo l’intera Organizzazione. A livello di Top Ten risulta inoltre presente in quasi tutte le categorie, a conferma di una gamma che evidentemente gode degli apprezzamenti del mercato.

Da segnalare in particolare i buoni piazzamenti di “Ttv 7250”, fra i trattori di alta potenza, e di “”5110G”, fra gli aziendali, due macchine che si sono collocate subito ai piedi del podio. Non sembrano invece sfondare gli specializzati, segmento che però Sdf presiede con successo attraverso il suo marchio Same.

FENDT

Il 2020 sarà probabilmente ricordato da Fendt quale anno dei record, vuoi per i volumi di immatricolato, vicinissimi alle mille e 250 macchine, vuoi per le ottime performance commerciali proposte dai suoi specializzati serie “200 Vario”, a metà classifica con il modello “211”, ma subito a ridosso della Top Ten con altre modelli.

Vero che a favorire i trattori teutonici han giocato le agevolazioni di Legge, riducendo il gap economico che li separava dai tradizionali leader del comparto, ma un gap è comunque rimasto e quindi le vendite confermano che quando un prodotto “c’è” gli agricoltori sono ben disposti a fare qualche sacrificio pur di farlo proprio. Da segnalare anche il dominio nella classe “G”, quella di cosiddetti “Super Trattori”, con cinque macchine nelle prime dieci posizioni e un paio di cingolati subito a ridosso.

FERRARI

Anche nel 2020 Ferrari con il suo “Cobram 60” è stato l’unico marchio che nella categoria degli isodiametrici è riuscito a contrastare l’egemonia di Antonio Carraro. Una sorta di costante storica indotta dal fatto che il gruppo Bcs spalma la sua produzione su tre marchi, Bcs, Ferrari e Pasquali, sostenendoli anche in maniera univoca sul mercato.

Questo fa sì che anche i trattori di maggior successo stentino a entrare nella loro classifica, quella degli isodiametrici appunto, causa la dispersione delle immatricolazioni. A maggior ragione lo scorso anno, chiuso dal Gruppo lombardo con un leggero affanno.

KUBOTA

Brand che per anni ha vissuto una costante e continua crescita. Kubota nel 2020 ha accusato i problemi indotti dalla pandemia chiudendo con una flessione pronunciata. Facile ipotizzare che al calo molto abbiano contribuito i lockdown. A livello internazionale per le limitazioni indotte sui trasporti. A livello nazionale, con gli agricoltori hobbisti. Un importante bacino di clienti per Kubota che si sono dovuti fermare.

Partita a inizio 2020 al quinto posto fra i costruttori generalisti, la Casa ha chiuso poi al settimo. Ma ciò non ha impedito ai suoi trattori di far comunque sentire i propri rombi. Soprattutto nelle classifiche che impattano sui mezzi di bassa e media potenza. Il modello “M5111” è anche andato a conquistare il terzo gradino del podio nella Top Ten dei trattori aziendali. Facile ipotizzare che le difficoltà 2020 siano solo un inciampo e che la Casa nel 2021 recupererà rapidamente la verve che le è propria.



LAMBORGHINI

Lamborghini e Landini sono gli unici due marchi italiani che per vie diverse possono vantare trascorsi storici tali da conferir loro un’immagine nobile e quasi aristocratica. Una situazione che è probabilmente alla base della presenza Lamborghini in ben tre categorie e della conquista di un terzo posto a livello di compatti.

Questo nonostante abbia chiuso il 2020 con una flessione pronunciata, unico brand del gruppo Sdf a perdere volumi. La sensazione è che se il Marchio fosse più sostenuto da Sdf potrebbe fare molto più sia a livello nazionale sia europeo. Complice quel ritorno di immagine indirettamente indotto da Lamborghini Auto.

LANDINI

Fuori dalla classifica assoluta nel 2019 causa la mancata sincronizzazione fra l’uscita di scena dei modelli omologati sulla base di vecchie normative e il lancio delle nuove macchine. Landini si è presa quest’anno la rivincita piazzando due trattori nella classifica assoluta e risultando presente anche in classi diverse da quelle che le son sempre state proprie.

A conferma di un trend di crescita lento ma costante che ha permesso al Marchio di chiudere il 2020 con una crescita di quasi un punto percentuale. Risultato cui hanno contribuito anche i trattori di più alte prestazioni. Quei serie “7 Robo-Six” che non stati commercializzati in numero tale da permetterne l’ingresso in classifica, ma che cominciano a rubare volumi alla diretta concorrenza.

MASSEY FERGUSON

Come il marchio cugino Valtra, anche Massey Ferguson chiude pressoché in pari il 2020 rispetto al 2019 in termini di volumi. Recuperando anche una posizione a livello di classifica fra i costruttori generalisti. A sostenere gli ex Rossi di Sua Maestà soprattutto i super trattori serie “Mf8700”. Macchine che piazzano ben due modelli nella classe “G”. Bene anche i mezzi di alte prestazioni serie “Mf7700” che conquistano il terzo gradino del podio nella categoria “F”.

Il mercato inquadra in definitiva i Massey Ferguson quali ottime opzioni di scelta. Soprattutto quando gli operatori necessitano trattori di gamma alta, mentre sembra ritenerli meno appetibili man mano che scende la richiesta prestazionale. A conferma la totale assenza nelle classi che inquadrano aziendali, utility e specializzati.

NEW HOLLAND

Leader indiscusso del mercato anche in un momento storico difficile come il 2020, New Holland ha riconfermato tale posizione nelle classifiche dei trattori più immatricolati. Questo facendo suo l’intero podio assoluto e piazzando altre due macchine al settimo e al nono posto della TopTen.

Quasi completamente sua la classifica dei cingolati e al vertice nelle classi “B”, “C” e “D”, oltre che in quella degli specializzati. Meno forte la presenza nelle classi che inquadrano i campo aperto di alte e altissime potenze, settori in cui dominano i trattori di produzione estera. Forti soprattutto di un’immagine tecnologica che i mezzi in giallo-blu non riescono a darsi nonostante per contenuti e prestazioni non siano secondi a nessuno. A conferma che anche nel settore della meccanizzazione agricola il successo commerciale molto si lega alla comunicazione e alla promozione.Top Ten 2020: le classifiche definitive

SAME

I Rossi di Treviglio chiudono bene il 2020, in leggera crescita rispetto al 2019 e portandosi a casa anche il primo posto nella Top Ten. Posizione relativa ai trattori compatti con “Solais 55”, macchina che si piazza anche al sesto posto nella classifica assoluta. In tale ambito brilla poi anche un secondo Same, “Fruttero 80.4”, che si piazza subito alle spalle della tripletta New Holland.

Due “Dorado” inseriscono poi il Brand nella classifica degli utility, mentre gli intramontabili “Explorer” lo sorreggono a livello di aziendali. La strategia Sdf che punta sul proprio Marchio di origine per presidiare le basse e le medie prestazioni sembra quindi funzionare, fermo restando che in Italia Same godrebbe certamente di maggior rilevanza se fosse presente anche nelle potenze superiori ai 136 cavalli proposti dal top di gamma “Virtus 140”.Top Ten 2020: le classifiche definitive

VALTRA

Per un solo trattore di differenza, 355 contro 356, il marchio Valtra non chiude il 2020 con un volume analogo a quello del 2019, anno in cui risultò essere fra i brand caratterizzati dal maggior tasso di crescita. Di fatto, quindi, la conferma delle crescenti simpatie con cui il mercato guarda ai trattori finlandesi, atteggiamento peraltro ribadito anche a livello di Top Ten dai buoni piazzamenti maturati dalle famiglie “N” e “T”, con la seconda che ha inserito due macchine nelle classifiche E e F.

Tutto lascia ipotizzare quindi che in futuro potrebbero svettare anche i trattori di minori prestazioni proposti dalle famiglie “A” e “G”, con i 59 “A104” e i 42 “A114” immatricolati lo scorso anno che confermano in effetti l’ipotesi, mentre devono ancora giocarsi la partita i serie “G”, trattori che molto mutuano dai contenuti in essere sui mezzi di classe superiore ma che essendo stati lanciati di recente devono ancora essere metabolizzati dal mercato.



Le regole di assegnazione

1) La suddivisione delle classi e le denominazioni fanno riferimento al mercato. Sono aggiornate di anno in anno in base alle evoluzioni tecnico-prestazionali delle macchine.
2) Le potenze di riferimento sono quelle massime di omologazione.
3) I pesi dei “Compatti” sono relativi alle versioni doppia trazione/open.
4) I pesi dei trattori non compatti sono relativi alle versioni “dt” con cabina.
5) Per i passi fanno fede le versioni standard di ogni singolo modello.
6) Le immatricolazioni riferite a diverse versioni di uno stesso specializzato sono state sommate tra loro.
7) Sono considerati “Specializzati” e posti nella classe relativa tutti i trattori da vigneto (larghezza di 1,0/1,2 metri), i frutteti (larghezza di 1,2/1,4 metri) e i frutteti larghi (larghezza di 1,4/1,6 metri).
8) Sono considerati “Isodiametrici” anche i modelli di tali mezzi equipaggiati con ruote posteriori maggiorate.
9) Sono considerati “Cingolati” tutti i trattori che si muovono su cingoli di acciaio.
10) I trattori che per caratteristiche tecnico-prestazionali non rientrano nelle classi di riferimento, in particolare i cingolati e i semicingolati su gomma, sono considerati “eccezioni”. Sono inseriti, volumi di immatricolazione permettendo, nella classe di riferimento a loro più vicina.

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