Gli sfalci artistici delle falciatrici a dischi Kuhn

Se si analizza l’intera produzione Kuhn relativa alle barre di taglio a dischi, dalle origini a oggi, si scopre che la Casa francese ha immesso sul mercato oltre 650 mila falciatrici nel volgere di mezzo secolo, quasi mille e 100 attrezzature al mese per cinquant’anni di fila. Un record, maturato grazie a una qualità costruttiva che non ha mai accusato flessioni nel tempo e a un’offerta quanto mai ampia e variegata, tale da soddisfare le più diverse esigenze operative.

Denominatore comune all’intera gamma la leggerezza delle barre e il loro montataggio sul telaio tramite silent block, a garanzia della stabilità e precisione nel taglio. A ciò si aggiunga la presenza del sistema di alleggerimento “Lift Control”, adibito alla gestione dinamica delle barre in funzione del contour del piano di lavoro, tutte caratteristiche costruttive che permettono alle falciatrici di operare velocemente e ad altezza costante per produrre foraggi puliti e recisi in modo netto, in modo da minimizzarne le perdite e di preservarne le qualità.

Sopra nella foto: Il sistema di trasmissione di ingranaggi che aziona i dischi di taglio e assicura una perfetta fasatura fra le rotazioni dei singoli organi

Le stesse connotazioni ovviamente si ritrovano anche sull’offerta attuale, strutturata sulla base di soluzioni idonee a soddisfare ogni tipo di realtà aziendale, a partire dalle più piccole che necessitano di attrezzature basiche ma efficienti per salire a quelle organizzate in maniera industriale e ai contoterzisti, organizzazioni cui guardano le falciatrici triple con i loro fronti operativi che possono raggiungere i nove metri e mezzo di larghezza.

Tagli sempre netti e precisi

Fra tali soluzioni spiccano in particolare le falciatrici a dischi serie “Gmd 8730”, capaci di una larghezza massima di otto metri e 80 centimetri lungo i quali opera la barra “Optidisc Elite”, progettata per assicurare un taglio netto, avulso da sfilacciamenti delle fibre vegetali. Il taglio è inoltre operato sulla base di un’angolazione rispetto alla coltura tale da evitare il cosiddetto “effetto onda” che spesso dà luogo a tagli di altezza non uniforme, mentre il verso di rotazione dei dischi garantisce la corretta realizzazione delle andane. Queste ultime possono essere organizzate sulla base di larghezze modulate in modo che le ruote del trattore la calpestino né manca un occhio al comfort di lavoro dell’operatore grazie alla presenza di un comando elettroidraulico per dar luogo al sollevamento delle attrezzature posteriori.

Tale opzione è disponibile di serie sul modello “Gmd 8730” e risulta particolarmente utile nelle fasi di rifinitura degli appezzamenti. Per dar luogo a cantieri di lavoro combinati le falciatrici portate posteriormente possono poi abbinarsi alle attrezzature frontali “Gmd 2721 F” e le “Gmd 3121 F”, modelli leggeri e quindi particolarmente indicate per far fronte a sfalci collinari o montani, o alle più strutturate falciatrici “Gmd 3125 F” e le “Gmd 3525 F”, destinate a usi intensivi. Modello intermedio fra le macchine sopra menzionate “Gmd 3123 F”, concepito per abbinarsi a trattori di potenze comprese fra 80 e 170 cavalli. Grazie al suo peso limitato a 750 chilogrammi riduce sia gli sforzi di sollevamento permettendone il brandeggio anche con trattori di potenze medio-basse sia le pressioni al suolo del cantiere di lavoro, ritorno importante se si opera su aree di pregio.

Basculamenti fino a 24 gradi totali

Per meglio seguire il profilo del terreno i bracci di sollevamento possono inoltre essere pilotati in modalità flottante né manca la possibilità di far basculare la barra sulla base di un’inclinazione laterale di 12 gradi in entrambe le direzioni per assecondare fedelmente ogni irregolarità del piano di campagna. Come accennato pocanzi la gamma delle falciatrici a dischi Kuhn guarda anche a quanti devono conciliare le elevate performance con investimenti contenuti, obiettivo perseguito con le attrezzature a ripiegamento verticale serie “Gmd 285”, “Gmd 315” e “Gmd 355”, per larghezze di lavoro rispettivamente di 280, 310 e 350 centimetri.



Grazie alla loro capacità di lavorare ad alta velocità anche se portate da trattori di bassa potenza richiesta risultano caratterizzate da una grande versatilità di impiego adattandosi alle superfici più disparate, anche quelle che si presentono in termini irregolari e accidentati. Le loro cinematiche di alleggerimento sono infatti particolarmente flessibili e permettono alle barre di adattarsi a ogni condizione esterna a tutto vantaggio della tutela del manto erboso godendo in tal senso del sistema “Constant Float” regolabile con estrema facilità e senza richiedere attrezzi speciali.

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Titolo: Gli sfalci artistici delle falciatrici a dischi Kuhn

Autore: Redazione

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