New Holland “T4 Lp”, trattori tagliati su misura

Sono passati 38 anni dal 1985, quando Fiat Agri presentò i suoi primi trattori utility a profilo ribassato “66 Lp”. Vera e propria novità per il settore, erano mezzi caratterizzati da larghezze analoghe a quelle proposte dalle versioni convenzionali, ma grazie a riduttori posteriori epicicloidali che sostituivano quelli in cascata e alle gommature di diametro ridotto risultavano particolarmente bassi al cofano, al sedile e ai parafanghi, senza che ciò andasse a limitare la luce libera da terra. Ideati per operare negli uliveti, nei vigneti a tendone e nei frutteti, si dimostrarono strategici anche a livello zootecnico, diventando in breve tempo una delle linee di prodotto specializzate più apprezzate dal mercato italiano. Fu proprio da tale know-how che New Holland attinse a piene mani nel 2014 allorché decise di dare vita agli utili ribassati sere “T4 Lp”, macchine costantemente sottoposte negli anni successivi a interventi d aggiornamento per adeguarne le doti operative in funzione delle mutate esigenze applicative indotte dalla moderna agricoltura.

Capacità di carico al top di settore con New Holland “T4 Lp”

Rientra proprio in tale ottica la presenza di un assale anteriore heavy-duty da due mila e 500 chili di portata che, abbinato a un analogo gruppo posteriore da tre mila e 700 chili di capacità, permette alle macchine di proporre una capacità di carico complessiva di cinque mila e 300 chili. La possibilità di installare poi posteriormente pneumatici da 24 fino a 30 pollici consente inoltre alle macchine di operare con carreggiate registrabili di 610, 711 o 762 millimetri, così da dare luogo a larghezze a filo ruota variabili in funzione delle specifiche esigenze applicative tra un minimo di mille 558 millimetri e un massimo di due mila 500 millimetri. Così strutturati, i “T4 Lp” risultano quindi in grado di far fronte a molteplici applicazioni, a partire dalle movimentazioni in ambito zootecnico, grazie a un’altezza massima di due mila 173 millimetri che diventano due mila e 500 nella versione con cabina permette in ogni caso alle macchine di entrare facilmente anche nelle stalle più datate, passando per le lavorazioni in ambito specializzato, per arrivare fino alle attività di fienagione condotte su terreni declivi.

80 litri al minuto per il lavoro

Tutti ambiti nei quali gli utility ribassati New Holland sono in grado di gestire senza problemi anche le attrezzature più impegnative grazie alla presenza di un impianto idraulico sdoppiato, applicazioni cui mira peraltro la presenza di un massimo di cinque distributori ausiliari posteriori, otto uscite idrauliche ventrali, un sollevatore posteriore da due mila 900 chili di portata e un analogo impianto anteriore da mille 970 500 chili di capacità, tutti gruppi asserviti da un circuito idraulico sdoppiato che mette a disposizione delle esigenze operative fino a 100 116 litri al minuto, 64 80 dei quali esclusivamente destinati ad alimentare fino a quattro cinque distributori ausiliari, un sollevatore posteriore da due mila e 900 chili di portata, gestibile peraltro anche attraverso il sistema a controllo elettronico “Lift-O-Matic Plus”, e un analogo gruppo anteriore da mille 500 970 chili di capacità massima.

Coerente con un’impostazione progettuale volta a enfatizzare la polivalenza funzionale anche l’offerta di trasmissioni, declinata sulla base di quattro differenti gruppi che spaziano dai 16 rapporti in avanzamento e altrettanti indietro proposti dal cambio base “Shuttle Command”, fino alle 44 velocità avanti e 16 indietro messe a disposizione dall’offerta più evoluta “Dual Command”, integrante un powershift a due stadi e un super riduttore.

New Holland “T4 Lp”, di serie il sistema “Park Lock”

Indipendente dalla trasmissione, la velocità massima raggiungibile su strada è sempre e comunque di 40 all’ora, così come è comune a tutte le versioni la presenza del sistema “Park Lock” che permette di arrestare in automatico il trattore sui terreni in pendenza senza dover intervenire sul pedale del freno. Quattro Cinque infine anche le tarature di potenza massima, 75, 86, 99, e 110 e 120 cavalli, erogate da due unità Fpt Industrial, serie “F34” a quattro cilindri da tre litri e 400 centimetri cubi per il modello da 75 cavalli e “F36” a quattro cilindri da tre litri e 600 centimetri cubi per le restanti potenze, entrambi emissionati stage V.



La conformità alle norme sulle emissioni Stage V sulla serie “F34” è stata raggiunta mediante un sistema di post-trattamento dei gas di scarico che prevede un impianto egr, un catalizzatore doc esente da rigenerazione e un filtro dpf, mentre la nella serie “F36” è emissionata con l’esclusivo sistema “Compact Hi-eScr2”, privo di egr e racchiuso in un blocco compatto denominato “Ats” e posto sotto il cofano così da non generare ingombri che possano anche minimamente ledere la visibilità dell’operatore.

Protezione totale

Oltre che in versione piattaformata, i “T4 Lp” sono disponibili anche con cabine “Blue Cab 4” che come lascia intendere la sigla assicurano all’operatore a bordo la protezione in classe 4, quindi ai vertici di categoria, contro la possibile infiltrazione di polvere, aerosol e vapori. Ciò grazie a un sistema di doppio filtraggio brevettato e omologato a norma “En 15695-2:2009” e mantenuti in sovrappressione rispetto all’esterno mediante impianti di ventilazione a norma “En 15695-1:2009”. I due filtri, uno di categoria “2” e l’altro di categoria “4”, sono inoltre collocati sul tetto e consentono all’operatore di passare dalla protezione di livello inferiore a quella superiore solo quando è necessario come, per esempio, durante la distribuzione di fitofarmaci. Ciò allunga la vita utile dei filtri e riduce i costi di manutenzione, obiettivo al cui raggiungimento concorre anche un sistema di gestione dei filtri che tiene traccia sia degli interventi effettuati sia delle ore di utilizzo.

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Titolo: New Holland “T4 Lp”, trattori tagliati su misura

Autore: Redazione

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