Con Ferrari serie “Vega” model year 2024 solo il meglio

Rinnovati nei contenuti tecnici e nelle soluzioni funzionali, gli isodiametrici Ferrari top di gamma, i serie “Vega”, trovano nei modelli “Vega 85” l’offerta più evoluta e completa. Sono proposti in quattro versioni, articolata, sterzante, “DualSteer” e “Mt”, e vantano tutte le più recenti tecnologie sviluppate da Bcs Group.

L’innovazione tecnica coniugata con la diversificazione dei prodotti è da sempre una delle prerogative che hanno permesso al gruppo Bcs di ricoprire nel corso degli ultimi 80 anni un ruolo da protagonista nel comparto della meccanizzazione agricola. Una filosofia industriale che abbraccia tutti gli ambiti commerciali presidiati dal Gruppo lombardo, dalle falciatrici ai monoasse fino ai trattori, e che in otto decenni ha dato vita a linee di prodotto caratterizzate da doti di attualità tecnologica e differenziazione funzionale tali da mantenerle sempre un passo avanti rispetto alla concorrenza. Ultimo esempio in tal senso la serie “Vega” di Ferrari, sviluppata attingendo a piene mani dalle più evolute soluzioni messe a punto dal Gruppo di Abbiategrasso, ma declinata sulla base di due versioni che guardano a differenti target commerciali.

Due versioni per altrettanti target

Al top del Marchio di origini emiliane si collocano in effetti i “Vega 85” e “Vega K90”, mezzi che condividono quattro configurazioni, articolata, sterzante, “DualSteer” e “Mt”, e gran parte dei gruppi funzionali, dalla struttura base della trasmissione a quattro gamme e altrettante marce fino al sollevatore posteriore da due mila e 300 chili di portata. Diversi però i contenuti tecnologici e le motorizzazioni, con i “Vega K90” che sono azionati da motori Kubota “V3800” a quattro cilindri da tre litri e 800 centimetri cubi tarati a 75 cavalli mentre i “Vega 85” sono spinti da unità Kohler serie “Kdi 2504 Tcr” a quattro cilindri da due litri e 300 centimetri cubi eroganti anch’essi 75 cavalli di potenza massima. Medesime prestazioni quindi, ma abbinate a differenti contenuti tecnici per permettere a ogni trattore di sposare al meglio le attività che gli si prospettano. In tale ottica accade che i “Vega 85” guardino alle organizzazioni più strutturate, quelle che hanno la possibilità di investire su mezzi caratterizzati da soluzioni innovative ed evolute tese a velocizzare e semplificare i quotidiani cicli operativi.

Niente fermi macchina manutentivi

Esempi in tal senso il sistema “Self Cleaning System”, che permette di invertire il senso di rotazione della ventola di raffreddamento, così da eliminare i fermi macchina indotti dalla necessità di pulire le griglie di ventilazione, e le frizioni “Easy Plus” a gestione elettronica che automatizzano molte delle manovre cui deve far fronte l’operatore.

Le trasmissioni, di progettazione e realizzazione originale Bcs Group, sono sempre meccaniche a 16 velocità in avanzamento e altrettante in retro ma le frizioni a dischi multipli in bagno d’olio che le collegano ai rispettivi motori sono gestite elettronicamente da centraline dedicate che consentono di cambiare marcia o direzione a pulsante, senza dover ricorrere al classico pedale della frizione. Messa in questa termini si potrebbe pensare che il sistema sia simile a quanto proposto dalla maggior parte dei trattori tradizionali, ma in realtà non è così. Oltre alla sopracitata funzione “Power Clutch System” il sistema mette a disposizione dell’operatore anche la funzione  “Smart Brake&Go” che permette di arrestare e far ripartire il trattore intervenendo solo sui pedale del freno. Allo stesso contenuto digitale si lega poi anche l’inversore elettroidraulico “EasyDrive”, altra soluzione di brevetto originale Bcs Group programmabile sulla base di cinque livelli di reattività e fruibile senza staccare le mani dal volante. Ne deriva quindi una gestione delle macchine che semplifica anche le applicazioni più impegnative e gravose, dote ulteriormente enfatizzabile se si equipaggiano i “Vega 85” con la tecnologia “Ai-Tractor”, di fatto un sistema di intelligenza artificiale che gestisce in maniera autonoma frizione, freni, inversore e acceleratore per dar luogo risposte sempre adeguate a parametri quali, per esempio, la velocità di marcia, il rapporto inserito, il regime motore e l’inclinazione della macchina.

Quattro modalità di lavoro

Le risposte funzionali del sistema tengono inoltre conto anche della modalità operativa impostata dall’operatore agendo sul menù del cruscotto che permette di selezionare quattro diverse tipologie di lavoro ognuna delle quali prevede regole di ingaggio della frizione e dell’inversore diverse e dedicate. Grazie a tale soluzione l’operatore può quindi concentrarsi solo ed esclusivamente sulla guida e sul controllo delle attrezzature utilizzate.

Da segnalare che proprio in funzione della maggior dinamicità proposti dai “Vega 85” rispetto agli standard di settore Ferrari ha voluto garantir loro anche la possibilità di gestire attrezzature di pari livello, obiettivo perseguito tramite un impianto idraulico sdoppiato che affianca ai 33 litri e mezzo di olio riservati ai servizi di bordo 29 litri e mezzo o 51 litri al minuto destinati ad alimentare il già citato sollevatore da due mila e 300 chili di portata massima e fino a 12 distributori ausiliari, con quelli posteriori posizionati sui parafanghi e quindi di facile utilizzo. Per assicurare la pulizia dell’olio idraulico è inoltre presente sul circuito di raffreddamento anche un filtro spin-on operante in pressione che concorre alla massimizzazione della produttività oraria, obiettivo cui guardano peraltro anche specifici joystick proporzionali che oltre a controllare il sollevatore e i distributori permettono di comandare anche l’inserimento e il disinserimento della presa di forza e la regolazione del flusso idraulico. Ne deriva quindi un elevato comfort operativo, cui molto concorre anche la presenza di posti guida piattaformati e isolati dal carro mediante silent block che oltre ad assicurare maggior spazio all’operatore propongono contenuti ergonomici e di comfort di classe superiore indotti da una maggior corsa di regolazione longitudinale della poltrona di guida e dalla presenza di pedali sospesi integralmente posti in posizione più avanzata rispetto al passato.

Cabine anche in classe 4

Previste sui “Vega 85” model year 2024 anche due prese usb per alimentare eventuali dispositivi elettronici oltre alla possibilità di cabinare le macchine mediante vani “Space Clima” a sei montanti oppure “Vista Pro” a quattro montanti, con queste ultime omologate in classe 4 per isolare completamente l’operatore dalle inalazioni nocive di polveri, aerosol e vapori durante i trattamenti fitosanitari. Ciò grazie alla presenza di due filtri ai carboni attivi facilmente sostituibili, mentre un apposito display inserito in plancia permette di avere sempre sotto controllo la pressione interna, le temperature interna ed esterna e la velocità di ventilazione.

Manovrabilità senza compromessi

Come detto, i Ferrari “Vega 85” sono disponibili anche in configurazione “DualSteer”, soluzione originale Bcs Group volta a realizzare le più evolute doti di manovrabilità nell’ambito dei trattori isodiametrici. A conferma il raggio di sterzo minimo che scende dai tre metri e mezzo circa delle versioni tradizionali a poco più di due metri e venti centimetri, grazie a un impianto operante per via idraulico-meccanica che interviene sia sull’articolazione centrale del trattore sia sulle ruote anteriori, permettendo a queste ultime di proporre angoli di volta dell’ordine dei 70 gradi.

Smart technology

I Ferrari “Vega 85” equipaggiati con la tecnologia “Ai-Tractor” propongono quattro diverse modalità operative per altrettante e diversificate gestioni delle modalità di ingaggio delle frizioni. La prima, denominata “Muletto”, assimila il comportamento del trattore a quello di un elevatore elettrico o idrostatico permettendo quindi all’operatore di espletare eventuali impilaggi accostandosi lentamente e con precisione ai carichi da sollevare azionando solo il pedale dell’acceleratore. L’intelligenza artificiale si occupa di gestire la frizione e, se chiamati in causa, anche i freni e l’inversore, lasciando all’operatore la possibilità di selezionare diverse velocità di avanzamento. La seconda modalità operativa, denominata “Frena e va”, permette invece di comandare avanzamenti e retromarce con il pedale del freno e la leva dell’inversore in maniera dolce e senza strappi, lasciando alla centralina il compito di gestire rallentamenti arresti e ripartenze.

Nel momento in cui l’operatore preme il pedale del freno la frizione si apre, facendo avanzare il trattore per inerzia alla velocità che l’operatore sta modulando agendo sui freni. Rilasciando il pedale del freno il trattore riprende senza contraccolpi la velocità precedente, anche in pendenza e con carico applicato, nella direzione selezionata. Le ulteriori due modalità sono invece denominate “Inversione rapida” e “inversione lenta”, con la prima orientata alle attività foraggere e alle manutenzioni viarie e del verde consentendo di gestire le manovre usando solo l’inversore, dimenticandosi di freni, frizione e acceleratore che sono controllati dall’intelligenza artificiale.

La stesso accade in modalità “Inversione lenta”, ma con la differenza che quando l’operatore aziona l’inversore il trattore si arresta per qualche istante prima di ripartire progressivamente consentendo all’operatore stesso di agire eventualmente sul volante. Si tratta di una modalità orientata ai lavori che richiedono maggior precisione, come le uscite da un filare, il taglio dell’erba in presenza di ostacoli o la movimentazione di carichi pesanti.

Titolo: Con Ferrari serie “Vega” model year 2024 solo il meglio

Autore: Redazione

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