World Fira, le novità esposte alla fiera della robotica agricola 2023

In collaborazione con il portale www.meccagri.it

Circa due mila i visitatori e 70 espositori non sono certo numeri da record per una fiera agricola. Lo diventano però se sono riferiti a una manifestazione super specializzata come World Fira, rassegna dedicata al Mondo della robotica applicata al settore agricolo che si è tenuta ai primi di Febbraio alla periferia di Tolosa.

La fiera della robotica agricola 2023 in Francia

La fiera della robotica agricola 2023 in Francia

Organizzata dall’associazione per la promozione della robotica in agricoltura Gofar e giunta alla sua settima edizione, la fiera della robotica agricola 2023 tenutasi in Francia è uscita per la prima volta dai padiglioni fieristici trovando un grande slancio promozionale nell’organizzazione di una ventina di prove in campo, dieci al giorno per due giorni, che han permesso ai visitatori di osservare i robot in attività, cioè impegnato nelle mansioni per le quali sono stati progettati.

Dal diserbo meccanico o laser all’analisi delle piante, alle lavorazioni interfila o sottofila, alla semina e all’irrorazione. Tante le esibizioni in tal senso, alcune delle quali han visto protagonisti anche macchine che facevano la loro prima apparizione in pubblico, le stesse cui sono dedicati i box presenti in queste stesse pagine. Da segnalare fra gli espositori anche FederUnacoma, goldpartner della manifestazione. Ha presenziato con un proprio stand all’interno del quale han trovato spazio alcuni dei marchi nazionali più impegnati nel settore, in primis Cobo, Tecomec, X Farm e Field Robotic, con quest’ultimo che risulta essere uno spin off dell’Università di Bologna.

NaioTecnologies

La francese Naïo Technologies ha organizzato la prima dimostrazione pubblica per l’ultimo nato della sua famiglia di robot agricoli elettrificati, Jo”, un porta gli attrezzi per la lavorazione del terreno nei vigneti ad alta densità. Largo e alto due metri e largo solo 68 centimetri, si muove grazie a due cingolature che gli permettono di affrontare anche fondi molto cedevoli o in forte pendenza, fino al 45 per cento. Le sue attività variano in funzione dell’attrezzatura installata, ma in ogni caso al controllo della macchina provvedere un sistema di intelligenza artificiale che permette a “Jo” di operare in maniera autonoma 24 ore su 24 con un’autonomia variabile fra le otto e le dodici ore a fronte di pari tempi di ricarica. Secondo la Casa la velocità massima di lavoro di poco superiore ai due chilometri/ora permetterebbe di coprire fra una ricarica e l’altra anche superfici di 15 ettari effettuando diserbi meccanici tra filari e sul filare. Il tutto con un peso di circa otto quintali senza batterie.

Leggi anche: Ecco “Jo”, il robot agricolo elettrificato della francese Naïo Technologies

PixelfarmingRobotics

Costituita nel 2017 per sostenere la robotica agricola, l’azienda olandese PixelfarmingRobotics ha presentato in anteprima “RobotOne”, una macchina equipaggiata con dieci bracci robotici operanti in maniera fra loro indipendente a livello di larghezza della fila e di profondità di lavoro. Ogni braccio può reggere un proprio attrezzo teso alla rimozione delle infestanti e, più in generale, alle pratiche di agricoltura rigenerativa finalizzate al miglioramento della salute del suolo. Provvisto di pannelli solari che consentono la ricarica delle batterie, il robot opera grazie a 14 telecamere che rilevano in tempo reale le profondità di lavoro e un’antenna gpscon correzione rtkche ne assicura sia i movimenti sia una precisione di lavoro che può scendere al di sotto del centimetro. Anche in questo caso è importante l’apporto dei software di intelligenza artificiale in quanto permettono alla macchina di riconoscere le male erbe e di attaccarle con strumenti meccanici o laser. La macchina pesa due tonnellate, opera a una velocità massina di tre chilometri/ora e mezzo e secondo la Casa può lavorare fino a un ettaro di terreno all’ora.

Pex Automotive

La slovena Pex Automotive ha portato in campo “Slopehelper”, robot agricolo porta-attrezzi a guida autonoma e propulsione elettrica. Provvisto di una piattaforma sulla quale possono essere installate le più diverse attrezzature, può svolgere tutte le operazioni del ciclo annuale in vigneti e frutteti con l’unica eccezione della vendemmia e della raccolta. Per il resto tutto è concesso, dai diserbi alle potature passando per pacciamature, irrorazioni e concimazioni. Tali attività sono espletabili anche su pendenze di 42 gradi e fra gli equipaggiamenti non manca una stazione meteorologica che raccoglie dati relativi al clima,  temperatura, solarizzazione, umidità dell’aria e velocità del vento. Prevista pure una serie di macchine fotografiche per scattare foto alle foglie.L’autonomia di lavoro varia dalle otto alle 14 ore, a seconda della strumentazione utilizzata e il tempo di ricarica della batteria è di circa otto ore. “Slopehelper” pesa circa due tonnellate in condizioni di lavoro, può muoversi anche a dieci chilometri/ora e ha un’autonomia di circa 14 ore.

ExxactRobotics

Derivato da “Traxx”, uno sprayer scavallante a guida autonoma in grado di far fronte anche a lavorazioni del terreno costruito dalla francese ExxactRobotics, “TraxxConcept H2” è un prototipo funzionante grazie a una cella a combustibile alimentata a idrogeno anziché dal motore diesel che muove “Traxx” alimentando i suoi motori elettrici. La cella opera in tandem con piccole batterie che fungono da riserva di potenza per superare eventuali picchi di resistenze ivi comprese quelle indotte da pendenze del 38 per cento. Sorgente energetica a parte, la macchina ripropone la struttura di quella diesel e quindi dispone di assali telescopici, sistema GpsRtk esensori di prossimità lidar. Controllabile da remoto, può supportare lame interceppi, dischi, ruote stellari e sistemi di irrorazione con pannelli di recupero. Secondo la Casa può raggiungere una velocità di sei chilometri/ora e lavorare in autonomia fino a dieci ore.

Alla fiera robotica agricola 2023 anche la componentistica

In occasione di World Fira 2023 nutrita è stata anche la partecipazione dei costruttori di componenti, in particolare quei sensori di automazione quali risultano essere le soluzioni lidar 2D e 3D, le telecamere, gli scanner laser, i sensori induttivi e i sensori di misura angolari. Si tratta di apparati che nel loro complesso operano per permettere alle centraline di bordo di riconoscere l’ambiente circostante e di far muovere la macchina e i suoi strumenti operativi con la precisione e la sicurezza necessarie. E’ grazie ai dati forniti da tali soluzioni che i software di bordo possono poi pilotare la meccanica per espletare le attività previste.

Titolo: World Fira, le novità esposte alla fiera della robotica agricola 2023

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